Take another little piece
of my heart ~
And each time I tell myself that I, well, I can’t stand the pain.
« Non è
giusto. »
« Non fare
così. »
« E come dovrei
fare? Continui ad andartene. Ogni volta che te ne vai ti porti via un pezzo di
noi. Fa male, lo sai? Persino a me.
»
Gli occhi di Dorothy
luccicavano. Era una ragazza forte, la sua
Dorothy; non piangeva quasi mai – e forse lo immaginava che, se solo
avesse potuto, sarebbe stato lui a
piangere. Perché c’era una cosa che non le aveva detto e che
però sapevano entrambi da sempre, fin dal momento del loro primo addio.
Ogni volta che te ne vai mi porti via un pezzo che non ho.
«
Spaventapasseri... » Si era avvicinata, stringendo quelle sue malandate
imitazioni di mani. La traccia di tristezza era già sparita. «
Quella è la mia famiglia.
»
« Lo so. » E
proprio lui, che aveva soltanto due disegni al posto degli occhi, fu costretto
a distoglierli. « Ma lo siamo anche noi... e lo sono anch’io... no?
»
Dorothy sorrise, di quel
suo sorriso meraviglioso, che sparì subito dopo nelle pieghe dei suoi
stracci.
« Certo. È
per questo che tornerò ancora. »
Lo Spaventapasseri non
poté fare altro che ricambiare l’abbraccio, odiandosi,
perché aspettava già il
momento in cui sarebbe venuta a ridargli quel pezzo che non aveva.
But when you hold me in your arms, I’ll sing it once again.
Spazio
dell’autrice
Penultimo capitolo, ambientato
nel pre-epilogo del quarto o anche del quinto volume,
secondo libera interpretazione. Perché Dorothy continua ad andarsene; e anche se poi, ogni volta, torna, è
indubbio che i suoi amici ne soffrano – e lo Spaventapasseri più
di tutti, anche se è fatto di paglia, anche se gli manca qualcosa.
Sono in fissa.
Sì, sono tragicamente in fissa con un pupazzo impagliato. x3
Aya ~
Credits: Take another little piece
of my heart © Janis Joplin