Anime & Manga > Il tulipano nero
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Autore: telesette    23/09/2011    2 recensioni
I pensieri di Robert De Vaudrel, all'epoca del suo primo incontro con Simòne Lorène, in quella giornata di sole sulla strada per Parigi. Un dolce ricordo che ha segnato per sempre le vite di entrambi...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Tulipano Nero ( ラ・セーヌの星, Ra・Sēnu no Hoshi, letteralmente La Stella della Senna ) è un anime televisivo giapponese. La serie è stata creata su soggetto di Mitsuru Kaneko, con la regia di Yoshiyuki Tomino e Masaki Osumi. Frutto di una coproduzioneUnimax/Nippon Sunrise, si compone di 39 puntate ed è andata in onda per la prima volta in Giappone nel 1975; in Italia è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel 1984 ed è stata pubblicata in DVD da Yamato Video.

 

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Il Tulipano Nero - La Stella della Senna (IT)

La Fanciulla della Rosa Bianca

Francia, 1784

La vidi solo di sfuggita, ma era senza dubbio la fanciulla più dolce e affascinante che avessi mai incontrato. Non era soltanto bella, era diversa: i suoi abiti erano assai modesti, indubbiamente una ragazza del popolo, ma il suo modo di muoversi aggraziato e il passo leggiadro la facevano sembrare addirittura una principessa; veniva lungo la strada che conduceva in città, serena e tranquilla, con la fierezza di una persona felice di sé; la lunga chioma bionda, raccolta con un elegante nastro, aveva lo stesso colore del grano in estate... Era la prima volta che la vedevo eppure fu proprio la sua bellezza e semplicità che mi rimase impressa. Non sapevo nulla di lei, nemmeno il suo nome, ma non potei trattenermi dal rivolgerle la parola anche se solo per un attimo. Lei si voltò a guardarmi, con occhi dolcissimi di un blu intenso, e per qualche attimo entrambi rimanemmo lì, senza dirci una sola parola. Ero colpito dalla profondità del suo sguardo, non avevo parole, era davvero bellissima; una rosa bianca con due punte di azzurro, proprio così, una candida rosa dai petali delicati e perfetti. Fu proprio una rosa che le donai, al posto delle parole, ed era un dono che accettò con grande piacere.

Nell'attimo in cui le sue dita sollevarono il fiore, il volto le si illuminò in un sorriso. Era felice, quasi commossa per quella semplice rosa, ed io non potei fare altro che guardarla. Paragonata al dolce candore del suo viso, quella rosa sembrava quasi rifletterne i lineamenti; il volto incorniciato da fili dorati e i petali accostati davanti alle labbra; quel fiore era allo stesso tempo splendido e umile... come lei, la semplicità unita alla bellezza, e non c'era dubbio che si trattasse della donna più bella di Francia!

Senza dire una parola dunque, la vidi montare sul retro di un carro diretto a Parigi. Rimasi a lungo a osservarla, mentre si allontanava, ed ero incapace di distogliere lo sguardo. Forse mi innamorai di lei quello stesso giorno, anche se mi ci sarebbe voluto ancora un po' per capirlo, e dentro di me continuavo a chiedermi se mai l'avrei rivista. Simòne, dolce Simòne, non avrei mai pensato che le nostre strade si sarebbero incrociate per sempre da quel nostro breve incontro... Eppure, anche se è passato del tempo da allora, ogni volta che ti guardo mi sembra di rivedere la dolce fanciulla che eri e che sei rimasta: una ragazza pura e innocente, come la rosa che stringevi tra le mani.

FINE

   
 
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