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Autore: Dark soul_    24/09/2011    2 recensioni
Roberta doveva fare la brava bambina, e per fare la brava bambina doveva stare fuori dai coglioni.
Genere: Dark, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I FIORI DEL MALE

Sweet Dreams


Non scrissi, o lettore innocente,
pacifico e buon cittadino,
per te questo mio saturnino
volume, carnale e dolente.

Se ancora non hai del sapiente
Don Satana appreso il latino,
non farti dal mio sibillino
delirio turbare la mente!

Ma leggimi e sappimi amare,
se osi nel gorgo profondo
discendere senza tremare.

O triste fratello errabondo
che cerchi il tuo cielo diletto,
compiangimi, o sii maledetto!   [Baudelaire, Epigrafe per un libro condannato]


Roberta doveva fare la brava bambina, e per fare la brava bambina doveva stare fuori dai coglioni. Roby era una brava bambina quando se ne stava chiusa in camera a giocare con le sue bambole, era una brava bambina quando lasciava il padre alle sue riunioni di lavoro, era una brava bambna quando portava il sonnifero alla mamma. Perchè la mamma non voleva vedere lo scempio del mondo e, siccome era grande, doveva dormire per nascondersi ... per abbandonarsi ai dolci sogni. Invece Roberta era solo una bambina di 7 anni e poteva rifugiarsi nella sua mente, poteva giocare con le sue bambole e far finta che andasse tutto bene. Poteva far finta di essere una principessa e di vivere in un castello nel 1800, poteva far finta di essere nell'antico Egitto, poteva fingere quello che voleva... ma doveva restare nella sua cameretta, con le sue bmbole e con quel crociffisso appeso al muro che doveva pregare tutte le sere. Perchè Gesù è buono, perchè Gesù salverà le anime dei deboli, perchè lui donerà pace ai tormentati, Perchè Gesù è... buono ... così le dicevano, e così lei pansava che fosse, le dicevano che doveva credere in Dio, le dicevano che doveva andare a messa tutte le domeniche, e lei ci andava, insieme alla nonna Rosa, perchè Roberta era una brava bambina.

Era un giorno come tanti e Roby stava andando a scuola, prendeva l'autobus per andarci, e non le piaceva. I bambini la prendevano ingiro, perchè er diversa, perchè lei a scuola prendeva dei buoni voti, perchè si vestiva sempre elegante, lei era molto più intelligente dei suoi compagni di classe, ma era piccola, magra e innocente, esile era la sua corporatura e fragile era la sua mente.
Come sempre lei era salita sull'autobus e si era seduta davanti, primo posto, prima fila, questa era una cosa che la faceva sentire al sicuro, perchè pensava che nel caso qualcona le avesse voluto fare qualcosa lei avrebbe potuto correre fuori in poco tempo. Il sedile accanto al suo era vuoto, come sempre, nessuno si voleva sedere accanto a lei, ma quella mattina due fermate dopo quella di casa sua una bambina entrò sulla vettura, era magra, bassa e portava un paio di occhiali rotondi appoggiati sul nasino leggermente alla francese; I suoi capelli erano legati perfettamente in due codini biondi e portava un vestitino bianco con delle rose rosse e sulle spalle un golfino dello stesso colore dei fiori. In mano teneva uno zaino Easpak sempre rosso scuro e fece una cosa che nessuno aveva mai fatto: si sedette accanto a Roberta.
- Ciao, io mi chiamo Sara ... e tu?
Nessuna risposta. Non perchè Roby volesse essere maleducata, ma semplicemente non era abituata a sentire qualcono che si rivolgesse a lei con un innata gentilezza ...
- possiamo diventare .... amiche?
Robertà si girò e fissò Sara, sorrise. Sorrise sinceramente, come non aveva mai fatto ... si rese conto di provare una nuova emozione: sincera, pura ... pensava che avrebbe dovuto chiamarla Felicità.
- sì ... io mi chiamo Roberta ... ma... mi puoi chiamare Roby se vuoi
- mi piace Roby ... allora, tu in che classe sei?
- io sono nella 2°A e tu?
- anche io! Mi hanno messa in quella classe... sono nuova ... senti, tu hai una compagna di banco ?
- No, sono da sola ... vuoi metterti vicino a me?
- sì ... sarebbe bello... quante maestre ci sono?
- ne abbiamo solo una che ci fa tutte le materie... si chiama Francesa... lei vuole che la chiamiamo per nome... ma se vuoi fare una buona impressione chiamala Signorina Putersmit
- va bene

E così Roberta e Sara scesero dal pulman e andarono in classe insieme, si sedettero vicine e Roby aiutò Sara a mettersi in pari con la classe. Perchè lei era una brava bambina.
  
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