Anime & Manga > Il tulipano nero
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Autore: telesette    26/09/2011    2 recensioni
Una corsa disperata per salvare il Tulipano Nero da una trappola mortale. Una fic molto breve con romanticismo finale...
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Tulipano Nero ( ラ・セーヌの星, Ra・Sēnu no Hoshi, letteralmente La Stella della Senna ) è un anime televisivo giapponese. La serie è stata creata su soggetto di Mitsuru Kaneko, con la regia di Yoshiyuki Tomino e Masaki Osumi. Frutto di una coproduzioneUnimax/Nippon Sunrise, si compone di 39 puntate ed è andata in onda per la prima volta in Giappone nel 1975; in Italia è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel 1984 ed è stata pubblicata in DVD da Yamato Video.

 

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Il Tulipano Nero - La Stella della Senna (IT)

Il Bacio del Tulipano

Testo di: telesette
Disegno di: Cocol_Sasso_97

Mentre le pallottole fischiavano in direzione del bianco cavallo che si allontanava al galoppo, la Stella della Senna continuò ugualmente la sua corsa. Ormai era questione di vita o di morte: il timore che il Tulipano Nero fosse già caduto vittima della trappola che i soldati avevano preparato per lui le aveva messo il cuore in gola, ma il suo cavallo era come se avesse le ali agli zoccoli; se Robert fosse rimasto chiuso nel bacino, ove avevano intenzione di attirarlo, Jerùle avrebbe dato ordine ai suoi di alzare le chiuse che avevano piazzato nottetempo lungo la Senna e sarebbe affogato come un topo.

- Presto, devo fare in tempo - continuò a ripetersi mentalmente Simòne, temendo tuttavia che ormai fosse troppo tardi.

***

Nel frattempo il Tulipano Nero aveva anche lui il suo bel daffare a schivare i colpi che gli uomini di Jerùle gli sparavano contro per costringerlo a rifugiarsi nel canale di scolo. In teoria, una volta risalito il bacino, sarebbe potuto sbucare tranquillamente sull'altra riva della Senna e da lì sarebbe poi scappato a piedi; ciononostante ignorava che Jerùle avesse architettato tutto proprio per utilizzare le acque del fiume come una sorta di tomba acquatica. Visto che non aveva comunque altra soluzione, il Tulipano smontò di sella e lasciò andare il cavallo in mezzo agli alberi così da concentrare l'attenzione dei fucili solo su di sé. Nel momento poi in cui si gettò in acqua, Jerùle sorrise crudelmente.

- Stavolta non ha scampo - esclamò, facendo un cenno agli uomini disposti lungo la fila delle chiuse sul ponte. - Avanti, sollevate le grate!

In men che non si dica, una gigantesca massa d'acqua si riversò nel bacino per allagare completamente il canale sottostante. Robert si accorse del tranello solo quando ormai era troppo tardi...
In quel momento però, come un bianco angelo al galoppo, apparve la Stella della Senna. Costei fece appena in tempo a scorgere il Tulipano Nero e l'acqua che stava per abbattersi su di lui. Senza perdere tempo dunque, corse lungo il margine del canale sperando di poter fare ancora qualcosa per salvarlo.

- Non è possibile - mormorò Jerùle, non appena la riconobbe. - Quella dannata strega è sempre tra i piedi... Sparate, presto!

Di nuovo si udì la scarica mortale riempire l'aria, e ancora una volta la Stella della Senna ne uscì indenne. Il Tulipano Nero si era aggrappato fortunosamente a un appiglio, ma era chiaro che non poteva evitare di essere travolto; sopra di lui la fanciulla mascherata dai lunghi capelli biondi gli lanciò al volo una corda gridandogli di afferrarla. Malgrado la posizione precaria e l'acqua che gli impediva di vedere chiaramente, l'altro fece come lei aveva detto conscio che si trattava della sua unica possibilità. Mentre le pallottole rimbalzavano minacciose vicino a loro, Simòne continuò imperterrita il suo coraggioso tentativo di salvataggio. Mancava poco ormai affinché Robert le afferrasse la mano quando, con uno schianto secco, una pallottola riuscì a spezzare la corda di netto e l'eroe mascherato precipitò nuovamente in quell'inferno roboante di acqua corrente.
Simòne lo osservò inorridita e, agendo istintivamente, afferrò l'estremità ancora intera della corda che era assicurata al suo cavallo e si tuffò per raggiungere Robert prima che scomparisse del tutto. Tenendo la corda ben stretta nella mano e sforzandosi di nuotare controcorrente, la fanciulla agguantò il suo compagno per un soffio e, dopo essersi stretta a lui, entrambi si tennero aggrappati alla corda con tutte le loro forze. Il cavallo di Simòne intanto li stava trascinando lungo la riva opposta, lontano dai proiettili dei soldati. Una volta al sicuro, bagnati fradici ma ancora vivi, il Tulipano Nero ringraziò la compagna stremata.

- Ti devo la vita, Simòne - esclamò.
- Non dirlo neppure - rispose lei, cercando di riprendere fiato.

Il Tulipano Nero sorrise ma, prima che lei potesse fare o dire qualcosa, si era già chinato su di lei come se volesse sussurrarle qualcosa all'orecchio. Simòne spalancò gli occhi imbarazzata, non appena le labbra di Robert si posarono sulle sue in un dolcissimo bacio, tuttavia non poteva certo dire che la cosa le dispiaceva... soprattutto quando rispose al bacio del giovane, lasciandosi andare completamente tra le sue braccia.

FINE

   
 
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