Dedicata a Nat.
Wishing you good luck.
7 novembre 1969.
Molti
fan che all’epoca erano semplici ragazzini in seguito avrebbero
dichiarato che avevano aspettato quel momento con un’ansia snervante.
Lui
non aveva programmato di sentire quella canzone:
gli bastò un pomeriggio finalmente libero per beccarla casualmente alla
radio.
Quando
partì il brano e riconobbe lo stile così simile al loro, al suo, non s’incazzò, anzi:
gli amici lo presero per pazzo quando urlò entusiasta -Go on, my son!-.
In
quel preciso istante a Robert fischiò un orecchio ma non se ne
curò, impegnato com’era a festeggiare con i suoi compari a suon di
birre e pacche affettuose.
Il 7 novembre
1969 uscì il singolo Whole Lotta Love,
destinato a cambiare la storia del rock.
Chi è
il “lui” di cui parlo in questa storia? Nat
sicuramente mi avrà capito, ma è mio dovere spiegarlo a tutte
voi: siore e siori, vi presento Steve Marriott,
strabiliante frontman degli Small
Faces, dotato di una voce eccezionale.
Whole Lotta Love degli Zeppelin riprende molto (per non
dire “scopiazza”) You Need Loving dei Faces, che vi consiglio vivamente di ascoltare per farvi un’idea
di quanto si assomiglino.
Il modo in
cui PercyPerc la cantò ricorda un sacco lo
stile di Marriott, infatti Plant era uno dei fan
più sfegatati degli Small Faces,
ed è risaputo che sia andato ad un sacco di loro concerti.
Ora, non so
se Steve abbia sentito Whole Lotta Love proprio nel giorno in cui
è uscita, anzi, non credo proprio, ma è vero che si è
messo ad urlare incoraggiamenti vari ed urla da stadio rivolgendosi alla voce arrapante
calda di Robert che usciva dalla radio.
Personalmente
l’ho sempre trovata una cosa dolcissima, e quindi ho voluto omaggiarlo in
questa drabble perché mi piace un sacco e
perché so quanto la mia adorata Nat lo ami.
Ringrazio
fino allo sfinimento chi mi legge, mi segue, mi sostiene, mi commenta, mi
preferisce e chi più ne ha più ne metta :’D
I love youuuu! ♥
Bacioni e
alla prossima,
Dazed;