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Autore: NatsuVIII    29/09/2011    2 recensioni
I nostri beniamini alle elementari!
Compreso Shirochan, che è tanto carino, e già sociopatico da piccolo!
E fa coppia con Grimmy, per grande gioia di tutti!
Scritta per l'iniziativa "Pesca la tua carta" su Fanworld
Nel testo sono presenti diverse parolaccie, del resto alla scuola di mio cuginetto ho sentito di peggio. MOLTO peggio!
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hichigo, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Al posto di Hicigo, essendo questa fic un AU ed i due fratelli, l'hollow bianco sarà Shiroki.

TRENTATRE' TRENTINI ...

- Hey pulci!
Il gruppetto di bambini si girò verso i nuovi arrivati.
Uno era albino, bianco come la neve, con un sorriso che gli tagliava a metà il visetto appuntito; quel sorriso aveva un che di crudele, ed era strano dirlo di un bambino di appena undici anni!
Idem il suo degno compare, che per non sfigurare sfoggiava una dentatura degna di un barracuda ed una disordinata criniera di capelli azzurrissimi.
Sembravano non aver mai visto un parrucchiere in vita loro quei capelli, e probabilmente se il poveretto avesse avuto la sfortuna non sarebbe sopravvissuto per raccontarlo.
Il parrucchiere, of course!
Erano Shiroki Kurosaki e Grimmjow Jaegerjaques, il terrore della Karakura Elementary School ed ora si erano avvicinati ad uno sparuto gruppetto di ragazzini del terzo anno.
Allora perché le maestre non si erano coraggiosamente lanciate al salvataggio, magari per sicurezza attrezzate di sfollagente e scudi in plexiglas? No, non è per la paura … a voler essere sinceri c’era anche quella, ma il motivo questa volta era che il gruppetto comprendeva Tatsuki Arisawa, Sado Yasutora, Renji Abarai, Inoue Orihime, Rukia Kukichi e tutto la massa di bambini che di solito girava con Ichigo Kurosaki, il fratellino di Shiroki.
Di solito, perché in quel momento non c’erano teste arancioni, oltre a quella di Inoue, all’orizzonte.
- Shiro-nii!
Shiro concesse un cenno della testa a Tatsuki ed Orihime; la prima era la sua vicina di casa e la seconda la sua migliore amica da quando ancora gattonavano, e per lui erano come due sorelline acquisite.
- Dov’è il piccolo Re, pulce?
- In classe, la maestra ci ha dato uno scioglilingua da imparare e lui è rimasto in classe per studiarlo.
- Ma stai scherzando?!?
- No Grimmy-nii, è davvero così. Perché?
Inoue sorrise felicemente ignara del bagliore mortale che l’uso di quel soprannome le aveva fatto guadagnare.
Così come Tatsuki era sempre stata presente nella vita dei Kurosaki, Grimmjow lo era stato in quella dei fratelli Inoue.
Venivano da un brutto quartiere, ed il fratello della bambina aveva spesso accolto in casa loro quel bambino così particolare quando i genitori erano troppo fatti o ubriachi, l’avevano praticamente adottato!
Intanto i due si erano girati, ignorando il resto del gruppetto, che ringraziò caldamente una qualche entità superiore per la cosa, per dirigersi con passo spedito verso l’edificio scolastico.
Meta secondo piano, classe 3-A.

********************
- Trentatre trentini entrarono tottet … trentretre trentri … accidenti!
Il bambino di otto anni, lucenti capelli color mandarino ed infuriati occhi castani, sbattè i pugnetti sul piccolo banco, in una esternazione fisica di quanto indispettito fosse dal non riuscire ad imparare correttamente quella stupida filastrocca. Ma non poteva arrendersi!
Suo fratello Zangetsu, quindici anni, era stato il capitano del club di tennis ed il presidente del consiglio studentesco alle medie, ed ora che aveva iniziato le superiori sembrava pronto a replicare la performance del precedente triennio. 
Per quanto riguardava il secondogenito Shiroki, undici anni, era sì terribile e godeva ad essere la bestia nera del personale scolastico e del corpo docenti, ma era un vero e proprio genio, la scuola riceveva una congrua sovvenzione statale per provvedere alla sua istruzione.
Poi c’era lui, Ichigo, il terzogenito, ed era … normale.
Era intelligente, molto, ma nel modo normale di un bimbo di otto anni.
Ed ora c’era questa stupida filastrocca che sembrava volergli ricordare che lui non era all’altezza dei suo fratelli.
Ma se Zangetsu aveva il talento naturale di saper organizzare gli altri e Shiroki era un genio, Ichigo era testardo, incredibilmente caparbio quando si metteva in testa qualcosa.
E così tornò allo scioglilingua, deciso a vincere anche quel ostacolo … o almeno ci provò, visto che la porta si spalancò malamente permettendo a due delle persone che meno avrebbe voluto vedere al momento di entrare.
- Ehilà Re!
- Cosa fai qui tutto solo soletto, berry-tan?
Ecco, se suo fratello preso da solo era ancora gestibile (in realtà per la maggior parte dei comuni mortali non era così, ma lui era il suo fratellino, e qualche vantaggio lo doveva pur avere, no?!) accoppiato con il suo degno compare Grimmjow, undici anni rinchiusi in un metro e sessanta, diventava ingestibile.
Il nipote del preside sembrava trovare divertente Shiroki, che da parte sua aveva finalmente trovato qualcuno che condividesse la sua passione per il sangue e le altrui reazioni isteriche.
Il problema era che i due sembravano aver sviluppato una strana passione per il tormentare il bambino, che se da un lato era lusingato dall’attenzione che gli riservavano “i più grandi”, dall’altro non aveva la minima intenzione di fare la figura dell’imbranato davanti a loro.
- Buongiorno Shiro niisan. Come mai qui?
- Non c’eri in cortile!
Il tono di Shiroki era capriccioso, estremamente capriccioso, come se il non farsi trovare in cortile fosse un dispetto che suo fratello aveva fatto alla sua magnifica persona.
Ichigo sbuffò esasperato, a volte gli sembrava di essere lui il più grande!, dietro le apparenze i suoi due fratelloni erano assolutamente privi di senso comune (probabilmente era un difetto che avevano preso dal padre, perché CHIUNQUE avesse a che fare con Isshin Kurosaki per più di cinque minuti capiva che la mancanza di senso comune era uno dei molti problemi che affliggevano quel uomo).
Non gli chiese neanche perché lo cercasse, probabilmente voleva solo controllare dov’era e visto che non l’aveva trovato ne aveva fatto una questione di stato.
- Stavo studiando questa filastrocca Shiro niisan.
- Mi stai igorando Berry-tan?
- E’ Ichigo, maledizione! Scritto con i kanji di primo ed angelo guardiano! Ti devo chiamare Kitty-chan per fartelo entrare in testa?
Grimmjow digrignò i denti, pensando che a casa una bella lavata di capo ad Orihime non gliela levava nessuno, lei ed i suoi stupidi soprannomi!
Ringhiò contro il bambino più piccolo, che però non sembrò particolarmente impressionato dalla cosa. La forza dell’abitudine!
- Se vuoi provare l’ebbrezza di un braccio rotto …
- Ehy, ehy, calmi! Qui nessuno romperà niente a nessuno, e tu impara a trattare con rispetto i più grandi Re, prima di farti male! Fammi vedere questa scemenza che ti rende così nervoso.
E Shiroki non prese gentilmente il quaderno dal bimbo, no, glielo strappò letteralmente da sotto le mani, per poi spalancare gli occhi stupito.
- Ma che cazzo ha in testa quella cogliona della Soi Fon? Guarda qui Grimm!
Ichigo non si scompose né per il linguaggio poco ortodosso e soprattutto non adatto a dei bambini della loro età, né alla palese mancanza di rispetto verso la maestra, che per inciso non piaceva neanche a lui.
Shiro niisan aveva detto che quella cosa era difficile - bè, non è che avesse detto proprio così, ma lui sapeva leggere fra le righe e l’aveva capito! - e lui era sicuro che Grimmjow non avrebbe saputo pronunciarla!
- Ah, ma che cazzata! E tu hai saltato l’intervallo per star chinato su questa merda?
- Senti un po’ tu, non me ne frega niente se vuoi rimanere un bullo a vita! La scuola è importante, ed io non ho nessuna intenzione di …
Ichigo sarebbe andato avanti ancora per un bel po’, ma Grimm non era il tipo da farsi vomitare addosso giudizi, così reagì.
A parole naturalmente, perché in fondo in fondo si era affezionato a quello scricciolo, e non così in fondo sapeva che se avesse anche solo sfiorato il suo prezioso fratellino Shiroki si sarebbe fatto una sciarpa con le sue budella.
Quindi, quindici minuti dopo, quando la maestra e gli altri bambini ritornarono in classe li trovarono ancora così, Grimm e Ichigo ad un passo dalla rissa e Shiroki che sorrideva divertito appollaiato su un banco.
Ichigo avrebbe avuto tutto il tempo di studiare cosa diamine facessero un gruppo di coglioni in sella a degli stramaledette bestiacce in quel posto di merda (parole di Grimmjow, non sue!) durante l’ora di detenzione che lui e il nipote del preside avrebbero dovuto scontare dopo scuola per essere degli impossibili piantagrane!

  
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