Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: evilangel    30/09/2011    3 recensioni
Ti sei mai innamorato di un sogno, di un ricordo?
...
Se un giorno t'innamoreresti di una persona che non esiste, in un certo senso, cosa faresti, Shawn?
...
[Dal capitolo 2]
Chiuse nuovamente gli occhi, mentre Gouenji si alzava per iniziare a preparare qualcosa in cucina.
E in quel buio indefinito, proprio sul fondo delle sue stesse palpebre, vide un immagine confusa.
Un ragazzo dai capelli tendenti all’arancione. La pelle chiara. E sorrideva.
Si sentiva fuori di testa solo a pensarlo, ma poteva quasi percepirlo, quel sorriso sconosciuto.
Quel sorriso che gli mancava così tanto…
Ricambiò quel sorriso, mentre i ricordi perduti di quel sogno fluivano nella sua mente. Chissà come aveva fatto a dimenticarsene.
Si ricordò particolarmente una frase…
‘Qui richiami tutto quello che desideri più fortemente’
Rifletté un attimo su quella frase, così sensata. Non era forse vero che nei sogni le persone vedessero quello che desideravano, che volevano, o che semplicemente… le tormentava?
_____________________________ _ _
Storia dolcissima e impossibile tra un triangolo che adoro
Bhe, che dire ;3
Finalmente qualcosa di serio =w="...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Nathan/Ichirouta, Shawn/Shirou
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo…

 
Quando il buio t’inghiottisce gli occhi.
Quando la fievole luce si spegne.
Quando non ti rendi conto di quello che la tua fantasia manipola.
Quando non hai potere, e lasci che gli avvenimenti scorrano, sapendo che non ti possono lambire.
Quando ogni cosa non ha più un senso logico, e ogni criterio su cui ti sei basato fino ad allora viene trascinato via insieme a frammenti di vita.
 
Vivi una vita che rimpiangi,  desideri, o da cui vorresti fuggire… e quando esci da quella porta non ne hai che un ricordo astratto, di cui non ti è permesso ricordare i dettagli.
Ricordo. Era la parola giusta.
Un ricordo astratto, che già stava svanendo dalla sua mente, resistendo ai suoi vani tentativi di trattenerlo.
 
Poco a poco, mentre la luce mattutina dilaniava gli scarsi rimasugli della notte passata, i suoi occhi recuperavano quel minimo di vita che si potesse avere alle prime luci dell’alba.
Vi passò più volte le dita, finché le forme acquistarono un senso e dei colori e i suoni si fecero più distinti e familiari.
Riconobbe qualcosa simile a un “E’ pronta la colazione!”, soffocato dalla porta che lo divideva da tutto il resto… o quasi.
 
<< Nathan >> riuscì a biascicare, ancora assopito, << Nathan, ti svegli? >>
Il ragazzo di fianco a lui borbottò qualcosa sul fatto di avere altri cinque minuti, e si voltò verso la sponda del letto opposta.
 
L’albino sospirò, un lungo sospiro tra il divertito e lo spazientito.
Si guardò un attimo attorno, lo sguardo avido di qualcosa da fare nell’attesa che il turchesino si svegliasse.
Tutto era al suo posto, tutto era normale. Vestiti nell’armadio (o quasi), la finestra aperta dalla serata precedente per il caldo eccessivo, due letti accuratamente disfatti, con lenzuola e cuscini che ingombravano buona parte del pavimento e tutti i  mobili, mobiletti, soprammobili composti e monotoni, incapaci di esprimere alcunché. 
Le tende scostate per far penetrare aria a luce da quella lastra trasparente che era, fortunatamente, proprio nel punto che veniva per primo illuminato dall’alba ogni mattina, anche se non erano proprio i primi ad alzarsi…
 
“Ma voi arrivare sempre in ritardo!” aveva sbuffato Axel una volta, seduto al tavolo della colazione, mentre entravano nella camera con aria ancora assonnata.
E non aveva tutti i torti. La loro incapacità di addormentarsi la sera, li spingeva a svegliarsi tardi la mattina, con la scusa continua dei cinque minuti in più, usata quando Axel irrompeva nella stanza scostando improvvisamente le tende ed urlando frasi incomprensibili ai due sedicenni.
 
Il suo sguardo vagò ancora un po’ per la stanza, per il cielo terso di quella mattinata, lungo il profilo del ragazzo dai capelli turchesi nascosto da lenzuola appena sollevate.
Allungò un mano e scrollò leggermente le spalle dell’altro, incitandolo a svegliarsi.
 
<< Nathaaan… >> lo chiamò, alzandosi per vestirsi. Aprì le ante dell’armadio e prese degli indumenti un po’ a caso.
<< Cosa vuoi… >> bofonchiò l’altro, la voce soffocata dalle lenzuola.
<< Ti muovi? Guarda che di solito sono io quello che si sveglia più tardi >>
<< E che cazzo ne so io. Sei tu che ti sei svegliato così >>
 
Bene. Linguaggio scurrile di prima mattina, ma non era una novità.
Shawn lanciò un paio di pantaloni e una felpa al turchesino, che proprio in quel momento si stava alzando dal letto, scostando tutte le lenzuola e cuscini vari.
 
<< Grazie >>
<< Dai, muoviti a cambiarti >> lo sbrigò mentre s’infilava la maglietta.
<< Ok ok, ora mi cambio >> e distinsero qualcosa simile a un “Ragazzi! Ma dove siete?!” provenire dal piano di sotto.
Era pronta la colazione…

 

Ciao a tutti ^w^!
Scommetto vi starete chiedendo perché comincio una nuova long-fic mentre devo ancora finire l’altra…
Bhe, avevo ispirazione e non volevo che l’idea svanisse =w=”
Comunque, so cosa state pensando O.O *cerca di leggere il pensiero**Non ce la fa… e muoreH*!
*resuscita con un Revitalizzante (?)*
Scusate, fino a pochi minuti fa stavo cercando di battere per l’ennesima volta la Lega di Unima u.u…
Vabbè, sorvolate perfavore ^^”. Comunque, dove ero rimasta? Ah, si…

Ma non è il mio solito triangolo Axel*Shawn*Nathan, no no u.u
E’ qualcosa di ben diverso (penso =3=)…
Questo era solo il prologo e infatti era abbastanza cortino, ma spero di riuscire a scrivere qualcosa di nuovo presto ;3
 
Kiss <3,
Evilangel98
 
P.s. Spero che la storia vi piaccia e che vi abbia incuriosito :D

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: evilangel