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Autore: Lureichan    10/06/2006    2 recensioni
Introduzione/Presentazione (riassunto o brano della storia, per esempio): Salve! Eccomi con la mia prima ff su full metal panic! principalmente questa ff è nata dal passato oscuro di Sosuke così mi sono detta perchè non inventarlo? Comunque durante la ff voglio far approfondire i rapporti tra Kaname e Sosuke e non so come potrebbe andar a finire ^^. Vabbè alla prossima ciao! PS: questa ff è ambientata dopo la terza serie di fmp ovvero the secon raid!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Continuando, giorno per giorno

Continuando, giorno per giorno.

 

 

Capitolo 1 – Un passato difficile da ricordare.

 

Rumore di spari, urla disperate e impaurite, rumori assordanti e sirene spianate. Poi silenzio…solo un silenzio profondo che sapeva placare di poco dei poveri rifugiati in una palestra abbandonata. Pensavano di essersi salvati, ma non fu così infatti degli uomini armati di fucile spalancarono le porte e iniziarono a sparare contro la povera gente. Uno dei rifugiati impugnò una pistola e la puntò verso uno dei criminali…ma fu colpito a morte facendo cadere la sua pistola…un bambino probabilmente il figlio dell’uomo appena ucciso raccolse la pistola e…

 

Melissa: Sosuke attento alla granata!

Sosuke: cosa?!

 

In quel momento gli Arms Slave della Mithril erano in piena battaglia. Per quella missione era stato necessario far intervenire la str, soldati elite dell’intera organizzazione. Sosuke quel giorno sembrava aver qualcosa di strano, infatti durante il combattimento non si era accorto di una granata lanciatagli contro e dovette utilizzare come ultima risorsa per difendersi il Lambda Drive.

 

Kurz: se a quest’ora pilotassi un M9 dubito ti saresti salvato così facilmente.

Sosuke: lo so. Non era necessario che me lo ricordassi.

Melissa: voi due concentratevi!

 

Ripresero la battaglia.

 

Uruz 9: Uruz 9 a Uruz 7. Ti copro procedi!

Sosuke: ricevuto!

 

Riuscirono facilmente a sfondare le linee di difesa dei terroristi e ben presto si arresero. Il battaglione della Mithril ritornò al De Dannan per fare rapporto…

 

Kalilin: alle ore 21:43 i terroristi della Corea del Sud hanno dichiarato la resa. Mi devo complimentare per il vostro impegno e audacia nell’eseguire questa missione. Ora siete liberi fino al prossimo ordine.

Soldati: sì signore!

 

Fecero il saluto militare…Sosuke stava per uscire dalla stanza con Kurz e Melissa ma fu richiamato dal Maggiore Kalilin.

 

Kalilin: oggi ti ho visto combattere. Le tue prestazioni sono state pessime e dimostravi una alta distrazione. Qual è la causa?

Sosuke: nessun problema maggiore!

Kalilin: sergente Sosuke Sagara! Risponda alla mia domanda! Io la conosco troppo bene.

Sosuke: beh…maggiore Kalilin…pensavo a fatti avvenuti molti anni fa. 

Kalilin: era il momento sbagliato per pensarci! Tutti abbiamo bisogno di uccidere i fantasmi del passato ma non durante una battaglia.

Sosuke: sì signore! Lo terrò a mente!

Kalilin: voglio che tu lo prenda come consiglio non come ordine, e poi so bene quanti fantasmi del passato ti perseguitino.

Sosuke: …

Kalilin: ora torna alla tua missione.

Sosuke: …sì signore!

 

Detto ciò uscì dalla sala…si diresse nell’hangar e dopo aver salutato Melissa, Kurz e altri soldati salì su un elicottero che prese subito quota.

 

Ore 07:30 strada per l’istituto Jindai.

 

Kaname: ciao Kyoko!

Kyoko: ciao piccola Kana! Cos’è quella faccia? Ti sei svegliata con la luna storta?

Kaname: no! Non noti qualcosa di strano? La situazione è troppo tranquil…

 

Videro Sosuke dietro un palo con un palo con un telecomando per azionare una bomba a distanza…Kaname si mise alle spalle di Sosuke…emanava fuoco da tutti i pori…

 

Kaname: brutto fissato d’armi che si crede sempre in guerra!

 

E detto ciò fece volare Sosuke…e facendolo cadere 10 metri più avanti…

 

Sosuke: mi fai male…

Kaname: non me ne frega un corno! E ora cammina e non combinare guai! Ci siamo intesi?!

Sosuke: sì signore!

Kyoko: hehehe…”la piccola Kana è un soggetto davvero pericoloso…”

 

Camminando per la strada Kyoko e Kaname parlavano del test che avrebbero fatto quella mattina…nel frattempo Sosuke era pensieroso…gli riaffiorarono gli stessi ricordi che il giorno prima, lo avevano messo in difficoltà durante la battaglia.

 

Sosuke: “Ma perché mi stanno ritornando i ricordi di allora? E per di più mi distraggono dalle mie missioni…come posso fare per liberarmene?”

 

In quel momento Kaname notò lo sguardo pensieroso di Sosuke…

 

Kaname: non starai mica pensando a qualche attacco terroristico assurdo vero?

Sosuke: …

Kaname: Sosuke!

Sosuke: cosa!? Sei in pericolo Chidori?!

Kaname: stupido. Da quando hai preso a dormire ad occhi aperti?!

Sosuke: dov’è il nemico!?

Kaname: Sosuke!!!

 

Gli tirò un calcio in piena faccia facendolo volare per 20 metri.

 

Kyoko: brava piccola Kana! Hai segnato un nuovo record!

 

Durante le lezioni a scuola Kaname ripensava a Sosuke…quel giorno era strano…era anche meno casinista del solito…e poi lo vedeva sempre distratto…infatti la professoressa lo richiamò diverse volte per risvegliarlo dai suo pensieri che non erano di certo rivolti alla lezione.

Le lezioni ben presto finirono e Kaname e Sosuke erano sulla strada per casa…

 

Kaname: oggi sei più strano del solito. Posso sapere cos’hai?

Sosuke: nessun problema.

Kaname: non me la racconti giusta…

 

Intanto erano arrivati davanti al portone della casa di Kaname.

 

Sosuke: beh allora a domani.

Kaname: aspetta Sosuke. Ti andrebbe di parlare?

Sosuke: cosa? E perché?

Kaname: beh ecco…vorrei provare ad aiutarti…oggi sei così pensieroso…

 

Disse con un leggero imbarazzo…

 

Sosuke: ma ti ho detto che…

Kaname: non ti credo. Tu ti puoi fidare di me! Come io mi fido di te! Raccontami cos’hai!

Sosuke: …ok…

 

Entrati in casa…Kaname e Sosuke si sederono al tavolo…

 

Sosuke: beh…ultimamente mi stanno ritornando dei ricordi del mio passato…anche se frammentari mi ricordo molti avvenimenti della mia infanzia.

Kaname: “cosa!? È vero…io non ho mai saputo niente della sua infanzia…e non credo che la sappiano in molti…”

Sosuke: beh devi sapere che io sono nato in Russia in un territorio dittatoriale…ogni giorno avvenivano stragi tra le strade e chi si opponeva veniva massacrato…io allora avevo 6 anni…mio padre era un ex-soldato che aveva abbandonato l’esercito per essersi stancato di uccidere povera gente per comando di un dittatore…durante uno degli attacchi io, mio padre e altri vicini ci rifugiammo in una palestra in rovina cercando di scappare da degli assassini…ma fu tutto inutile. Ci trovarono e iniziarono subito a sparare. Mio padre aveva con se la sua pistola ma non fece in tempo a sparare che ben presto venne colpito mortalmente…

Kaname: mi dispiace…io non credevo…

Sosuke: io per vendicarlo…impugnai la sua pistola e sparai a uno di quei criminali…uccidendolo…

Kaname: “ha ucciso una persona all’età di 6 anni!?”

Sosuke: il resto dei criminali rimase sorpreso dal mio gesto…mi presero senza che io potetti reagire e massacrarono i restanti fuggitivi. Mi risvegliai in una stanza…un uomo mi parlò di volermi adottare e addestrare alla battaglia. All’età di 8 anni ero un assassino che uccideva capi di alcuni gruppi ribelli anche al di fuori della Russia…fui mandato in Hermajistan e fui sconfitto da un abile capo di ribelli…che mi risparmiò la vita. Li mi unii al gruppo dei guerriglieri e conobbi Kalilin e Gaurun. Venni accolto come uno di loro, del resto era raro incontrare un assassino di 8 anni…purtroppo però Gaurun sterminò i guerriglieri e io mi salvai solo per pura fortuna…in seguito al ritorno di Kalilin al villaggio decidemmo di vendicarci e elaborando una strateglia colpii Gaurun…pensammo di averlo ucciso ma non fu così…poi noi ci unimmo alla Mithril…e il resto lo sai…

Kaname: Sosuke. Hai avuto un’infanzia davvero molto triste…a quell’età avresti dovuto poter giocare con altri bambini della tua età e non impugnare un’arma…però capisco che tu non abbia avuto scelta…mi dispiace tanto…

Sosuke: oramai è passato…solo passato…e devo cercare di dimenticarlo…

 

Detto ciò Sosuke si alzò dalla sua sedia…

 

Kaname: no Sosuke. Così non farai altro che fuggire!

Sosuke: ma io non sono così forte da poterlo affrontare!

Kaname: no Sosuke. Tu sei la persona più forte che io conosca.

 

Disse addolcendosi…si alzò anche lei e si avvicinò a Sosuke…

 

Kaname: e poi ricorda…tu non sei solo. Io sarò sempre qui con te.

 

E lo abbracciò…Sosuke rimase non poco sorpreso dall’insolito comportamento di Kaname…e dopo un po’ rispose all’abbraccio…

 

Kaname: “è così caldo…non credevo potesse essere così bello stare tra le sue braccia”.

Sosuke: “ma che sta facendo? E più di ogni altra cosa…che sto facendo io!? È la prima volta che mi sento avvolto da questo calore…sento come se quello che ho passato per tutto questi anni sia una landa gelida e desolata…invece ora…”.

Kaname: “non riesco a staccarmi da lui. È troppo imbarazzante! Come potrei guardarlo d’ora in poi?!” S-sosuke…

Sosuke: …

Kaname: f-forse è meglio se…

 

Fu interrotta da lui che le aveva posato un dito sulle labbra.

 

Sosuke: grazie Kaname.

 

Detto ciò avvicinò il suo viso a quello di lei facendo incontrare le loro labbra nel loro primo bacio.

 

  
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