Happy in the dark
Adesso capiva il perché l’antico lo avesse scelto come compagno di scorribande: un tempo erano amici...
Quella parola, stranamente accostata a quel nome, non lo intimidiva né spaventava.
No, Stefan provava una strana sensazione di calore che invadeva quel corpo perennemente avvolto nel gelo.
Aveva compreso i suoi anni bui, ma una domanda cominciava a torturare le sue membra già morte, come un tarlo si era insinuata nella mente, picchiettando e rosicchiando ogni certezza.
E se fosse cambiato poiché soggiogato?
Se fosse riuscito a diventare il se stesso migliore perché non ricordava la piacevolezza di quei tempi, l’amore di Rebekah, la fratellanza che lo univa a Klaus?
Lexi era arrivata nel momento giusto della sua eternità, quando smemorato e confuso aveva bisogno di una guida, di qualcuno che si sostituisse a quell’evanescente figura che era stata l’antico.
Ma il destino lo aveva condotto alla rettitudine, a ritrovare la sua umanità e, adesso, per quella stessa era diviso tra un lieto passato, di cui tanto aveva anelato il ricordo e un presente nefasto.
Adesso che aveva rammentato e che aveva capito che ciò che era stato avvolto dalle tenebre fosse in realtà una macabra vita felice, cominciava a dubitare.
Trent’anni per ripulire un’anima macchiata di sangue e un secondo per insozzarla ancora una volta…