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Autore: Keskiyo    03/10/2011    0 recensioni
Isotta è una ragazza invisibile ai suoi stessi occhi. Vuole lasciare il segno su una persona,che neanche sa della sua esistenza. Ma lei dovrà confessare ancora una volta che i ricordi e la memoria s'intrufolano nel suo letto la notte e la tormentano
Spero vi piaccia,ho dovuto pubblicarlo di nuovo perché era illeggibile la scrittura :)Recensite se volete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Caffè
Eccomi. Carne imbrattata di mascara,fondotinta e burro cacao al miele. Stivali,leggins e cappotto lungo (il più bello che ho:verde scuro con i bottoni neri). Oggi sono estranea a ciò che sono,oggi sono più attaccata a ciò che sembro. Sento i fischi dei ragazzi del quinto dietro. Chiunque cammini per questa scuola abbia dei tacchi,respiri e sia femmina udirà i fischi di quelli del terzo,ma oggi addirittura quelli del quinto … wow!Adesso sarò odiata da tutte. Arriva Lavinia e rovina i miei cori di gloria. Cazzo quanto la odio. Se la crede solo perché è bionda(con gli occhioni verdi che sbatte immancabilmente a Flavio,uno del quarto),agita i suoi bracciali pendenti  presi ovviamente da Tiffany,e quel profumo di lavanda che le aleggia intorno,ogni volta che fluttua sulle sue cavigliette secche. Ma oggi non farò caso a lei. Guardo dove metto i piedi,piuttosto. Il cappuccino è bollente. Entro in classe e Riccardo bacia Ambra appena mi intravede sulla soglia. Non m’importa di lui. Arrivo al mio banco e vedo Iole che sta leggendo un libro. Poso il cappuccino e aggancio il cappotto sull’appendiabiti. Un po’ stordita dalla visione di Iole tutta presa dalla lettura,torno al mio banco e mi ci siedo accanto. << Che leggi? >>. Alza la copertina del libro per farmi vedere il titolo. Ripeto con voce alta. << Dracula di Bram Stoker >>. << Esattamente >>. Sconvolta. << Non sapevo ti piacesse leggere! >>. Ridacchia. << Bè neanche a me fino a che non ho iniziato a leggerlo >>. Oggi non m’ignora. Oggi siamo gentili in due. << A che capitolo sei arrivata? >>. << Il nono >>. Chiude il libro ed inizia a parlare del perché le piace tanto Dracula. Suona la campanella e la prof. entra in classe. << Ma oggi devi essere interrogata? >>. Cazzo me ne ero quasi dimenticata. << Ehm … sì >>. << Condoglianze >>.
La professoressa non mi ha interrogata. Ho aspettato per tutta l’ora,con l’angoscia che tentava di strapparmi la pelle. Sono delusa,arrabbiata e confusa. Perché non mi ha interrogato?!
E questo giorno passa,insignificante come gli altri,fra i libri e il cellulare che vibra,respirando aria umida e vedendo cadere le foglie. Mia madre è ancora a lavoro. Io sono ancora qui ad aspettare un segno della virtù umana,ma si sa:la speranza è la prima ad ingannare. Ambra è felice con Riccardo. Io sono felice per lei?è questa la domanda a cui non so rispondere. Questa domanda che ha eguali pro e contro,questa domanda che vaga nella mia testa quasi da tre settimane. Armando sarà finalmente felice?Io sono abbastanza felice di questa mia sopravvivenza?Ci si arrangia con quel che si ha,si arrangiano i sentimenti,si aspetta che ci cada qualcosa dal cielo,qualcosa che non arriva quando ce ne è bisogno,bensì ci piomberà addosso quando sarà superfluo. Pioggia. Pioggia. Pioggia. Pioggia. Pioggia. Pioggia. È mezzanotte e mia madre è placidamente addormentata nel suo letto. Pioggia. Pioggia. Pioggia. Non dormo. Pioggia. Pioggia. Pioggia. Che ore sono?Pioggia. Pioggia. Pioggia. Devo dormire. Pioggia. Pioggia. Pioggia. La sveglia suona. Pioggia terminata. Sonno scaduto. Stanchezza da seppellire sotto le macerie di un altro giorno. Uh guarda … piove.
Arrivo in classe,ci ho messo tanta buona volontà stamattina per coprire le occhiaie violacee. << Buongiorno >>. Iole mi sorride. Ricambio ma capisce che c’è qualcosa che non quadra. << Stai bene? >>. Sembra che da ieri ad oggi siamo diventate amiche. Strana la vita. << Non tanto,la notte l’ho passata in bianco. E tu? >>. All’inizio sembra essere scioccata di quanto le ho appena detto poi torna a sorridermi con gentilezza. << Non c’è male,sono preoccupata perché oggi ho l’interrogazione di spagnolo,l’ennesimo tre >>. Prima che riesco ad aprir bocca,mi fa un'altra domanda. << Perché non hai dormito? >>. << Con spagnolo se vuoi ti do una mano,per oggi non c’era niente di complicato … >>. Non rispondo al perché non ho dormito,però Iole non ne fa un problema e mi scrive il nome di un’erboristeria. << Ecco vai qui,puoi trovare,se anche a te fa schifo la camomilla,la melissa e roba varia,così dormi meglio >>. << Grazie >>. Accenno un sorriso,sono stanca anche per sorridere. È stato gentile da parte sua. Forse non è tanto male come credevo,forse ha anche lei il classico problema di venir giudicata in base a come si presenta. Siamo state indifferenti per un anno intero,solo ora la inizio a conoscere. Ribatto:è strana la vita.
Subito dopo l’interrogazione di Iole,(andata molto bene),fisso per l’ennesima volta la schiena di Ambra. Possibile che è così forte da non girarsi neanche una volta,neanche di sottecchi,a guardarmi?!Non gliene è mai fregato niente di me in nove anni?Nove anni di sfruttamento per uscite,lamentele,cazzate. Tutte stronzate,il nostro legame è stato una stronzata. Io sono una stronzata,come il suo ragazzo. Fanculo Riccardo hai rovinato tutto.
Esco dall’aula all’intervallo,mi sento messa in una scatola lì dentro. Mi porto dietro anche Iole. Uscendo di fretta dalla classe vado a sbattere contro qualcuno. Qualcuno che conosco da un sacco di tempo. L’amico di Fabio. Ma stavolta lo vedo davvero. Mi guarda quasi sorpreso. << Scusa! >>. Dico debolmente. Cambia direzione dello sguardo e vede Iole. Lei lo saluta per prima,spavalda come sempre. << Ciao Daniele! >>. << Ciao Iole >>. E poi mi rivolge di nuovo la sua attenzione. << Ciao Isi …  >>. Quel tono di voce mi fa rabbrividire,mi manda in tilt il cervello. << Ciao Daniele …  >>. Mi parla come se fossimo solo noi due e io inciampo nelle sue parole,nel colore dei suoi occhi. << Come stai?è da un sacco che non ci sentiamo >>. << Bene e tu piuttosto?Come va con Rachele? >>. La mia voce suona come un tacco su un pavimento di marmo,scandisce il tempo,fa un piccolo rimbombo e poi è la volta di un altro passo. Tac,tac,tac,tac. << … Rachele si è trasferita in un’altra città e adesso è con un altro,suppongo >>. Il senso di colpa mi assale,ma non faccio in tempo ad aprir bocca che lui mi ferma con un gesto della mano. << Non c’è bisogno che dici niente >>. Iole se ne va per il corridoio diretta verso un paio di ragazze della 5B. Io mi volto giusto in tempo per vedere che mi sorride e mi fa segno dicendo:<< Ci vediamo dopo >>. Io e Daniele per qualche mese siamo stati molto uniti,era un migliore amico fantastico,è così che ho conosciuto Fabio. Un giorno di pioggia ero uscita,non vedevo l’ora di prendere il solito cappuccino con Daniele,dovevo raccontargli della mia figura penosa che avevo fatto in un negozio. Quando sono arrivata era tutto come al solito,io,lui e il caldo accogliente del bar. Indossavo il mio maglione preferito viola e lui con i miei jeans preferiti neri,quelli con la catena a pendente. Parlavamo del più e del meno,io ero sempre felice di sentirlo,mi faceva ridere e sapeva capirmi. Io speravo di essere una buona compagna di sventure per lui. Non volevo essere nient’altro,era fidanzato,appunto con Rachele e quel fottuto giorno arrivò anche Fabio al bar. Era l’amico di Daniele,quello che mi voleva presentare da un sacco di tempo. Fabio sbriciolò i rapporti,(oltre che fra me e lui),pian piano anche fra me e Daniele. Non ne seppi mai il motivo,ancora oggi ne sono all’oscuro. La campanella sta per suonare,so che ci vedremo ancora per ogni giorno,rinchiusi nella forzata cultura di questa scuola,ma questo momento mi risulta essere l’ultimo,così gli dico:<< Oggi che fai? >>. Mi guarda con occhi pieni di luce. << Niente e tu? >>. << Niente >>. << Mi stavi per chiedere di uscire? >>. << No,era solo per curiosità >>. << Alle cinque al solito bar? >>. Mi sorprende e non ce la faccio a dirgli di no. Daniele quando c’è non ti fa venire i rimorsi di non esserci stata. Daniele quando non c’è è come quando ti mettono in punizione. Daniele oggi sarà il mio pomeriggio.
Arrivo a casa. Finalmente soddisfatta di qualcosa. Finalmente soddisfatta di me. Mangio e vado dritta in camera mia. Stranamente,faccio i compiti di matematica e mi riescono anche. << Isi? >>. È mia madre appoggiata con una mano sullo stipite della porta. Mi volto dalla scrivania. Quanto sono cresciuta?Lei per me non cambia mai. È sempre la stessa,con i capelli corti lisci,castani e gli occhi quasi color grano. Ed io?Come sono? << Dimmi mamma >>. << Che succede?Qualche cosa di bello? >>. Ridacchio. È troppo curiosa,non riesce a trattenersi mai. A volte è positivo,altre volte vorrei evaporare. << Sì mamma,oggi esco con Daniele. Te lo ricordi? >>. << Sì,ma non mi stai dicendo la cosa più importante >>. Alzo il sopracciglio. << Ovvero? >>. << Ti piace o no questo benedetto ragazzo? >>. Mi piace?<< No …  >>. O almeno penso che non mi piaccia,insomma ... perché mi deve piacere per forza?! << Sicura?Non ne sembri convinta >>. << Mamma ma io non gli piaccio!E poi sta ancora pensando a Rachele … >>. << Io ho chiesto se piace a te … e questa è la conferma:ti piace >>. Roteo gli occhi. << No mamma,siamo solo amici! >>. << Va bene >>. Prima di chiudere la porta aggiunge:<< Tanto ho ragione io >>. Ridacchia e se ne va. Mi lancio disperatamente sul letto. Mi piace?
Sono le tre,ma scelgo già cosa mettermi per uscire. Una maglioncino leggero blu,il mio jeans preferito e le converse nere. Mi stendo di nuovo sul letto con un nuovo libro in mano:Invisible Moster di Chuck Palahnuik. La lettura mi prende e si fanno le quattro e mezza. Mi metto il mascara e la matita blu. La giacca di pelle nera e la morbida sciarpa (sempre blu). Esco dalla porta. Mi sento stranamente tranquilla. Mi sento come una distesa limpida d’acqua cristallina,senza onde,senza problemi. Finalmente il rumore dei passi m’appartiene. La strada scivola facilmente sotto i miei piedi. Tengo il ritmo incalzante. Ho un po’ freddo,ma non importa. Sono quasi arrivata. Non guardo nessuno in volto,le facce passano se non sono la sua:quella di Daniele. Daniele:il ragazzo dagli occhi color caffè. Daniele oggi è la mia via di fuga. Daniele odora di gardenie. 

  
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