- Seduction –

Sapeva che non avrebbe dovuto dare ascolto a quei due idioti dei suoi amici; appena aveva visto i fiori e i cioccolatini sul letto, aveva cercato di sotterrarsi per poi decidere di ammazzare i due traditori non appena fossero usciti dal loro nascondiglio.

Sapeva che volevano solo aiutarlo nella sua impresa impossibile, ma davvero quella gli sembrava una pessima idea.

A peggiorare le cose c’era il fatto che per tutta la giornata aveva tentato di evitare Okumura, inutilmente.

Sembrava quasi che il demone fosse a conoscenza di tutti i suoi spostamenti, e che lo seguisse di proposito, ma era una cosa oltremodo assurda, sicuramente si stava sbagliando. Era tutto frutto della sua mente innamorata? Malata? Non sapeva nemmeno lui come definirsi. In ogni caso non riusciva ad impedirsi di arrossire miserabilmente tutte le volte che lo vedeva, peggio delle ragazzine!

Mentre i fiori avevano fatto una brutta, bruttissima fine, i cioccolatini erano ancora in suo possesso, non era riuscito a buttarli; gli avevano insegnato a non sprecare il cibo, e purtroppo per lui, quelli non facevano eccezione.

Quindi eccolo li, tutto solo seduto sulla fontana, con la sola compagnia degli uccellini e della maledetta scatola di cioccolata.

- Ehi, Bon! Cos’è quella? –

Quasi feci cadere tutti i cioccolatini, scatola compresa, dallo spavento. “Oddio, ancora lui?? Ma è una persecuzione!” Pensai.

- Ciao…- Risposi, cercando di nascondere il rossore che si stava prepotentemente formando sulle guance vista la sua vicinanza.

- E’ tutto il giorno che mi eviti, se hai qualcosa da dire dillo e basta. –

- Io..- Cercai di dire, ma fui subito interrotto.

- Se è per l’orecchino mi dispiace davvero! Non l’ho fatto apposta, ed è anche colpa di Shima! Glie lo avevo detto che non dovevamo giocare a calcio in camera. E quando la palla è finita sulla tua scrivania beh.. sai..-

-VOI COSA???- Urlai.

Quel maledetto donnaiolo! Appena gli metteva le mani addosso…

- Qu- quindi non eri arrabbiato con me per l’orecchino?- Mi sentii chiedere.

- No, ma ti conviene cmq iniziare a correre.-  Ringhiai.

- Ma allora per cosa?- Chiese il moretto. -  Non sarà per… no! Non può davvero aver fatto la spia! Poi è stato lui ha mangiare il tuo pranz… ops.-

Si fermò non appena vide in che modo lo stavo guardando, un misto tra orrore, rabbia e mania omicida repressa. Lo vidi indietreggiare, ma ormai era troppo tardi.

- OKUMURAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – Urlai, lanciandogli la scatola di cioccolatini dritta in testa.

Non importava cosa provava per quel cretino, appena gli avesse messo le mani addosso a lui e a quello stupido donnaiolo di un bonzo li avrebbe ammazzati.

Almeno quegli stupidi cioccolatini glie li aveva dati alla fine.