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Autore: SailorDisney    04/10/2011    1 recensioni
Il cuore di Dolly sobbalzò. Finalmente aveva ricevuto il sorriso tanto sperato, da quel cowboy pensieroso. Improvvisamente sentirono Bonnie sbadigliare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1.

Dolly ricordava bene quel giorno. Il giorno in cui tutto cominciò.

“Stai andando bene!” disse la deliziosa Trixie, complimentandosi con il nuovo arrivato, uno sceriffo che Bonnie aveva portato con sé tornando dall’asilo.

“Hai una formazione classica?” chiese Mr.Pricklepants con la sua impeccabile dizione.

Woody era confuso, disorientato, doveva tornare dal suo Andy in partenza per il college ed invece gli eventi lo avevano portato lì, nella stanza di quella bambina.

“Voglio sapere come faccio ad uscire da qui!” disse agitato.

“Non c’è nessuna uscita qui..” rispose Cono di Panna con un tono inquietante. “Scherzavo la porta è laggiù!” disse suscitando le risa degli altri giocattoli.

Dolly avvertì subito che quel suo cuore in quel corpo di pezza aveva accelerato il battito, ma si prese di coraggio.

“Bene cowboy, ti sei calato subito nella parte. Sono Dolly.” Si presentò allungando la mano.

“Woody..” rispose lui esitante, ricambiando il gesto.

Dolly sentì un brivido percorrerle la schiena quando le loro mani si sfiorarono per la prima volta. Ma riuscì comunque a mantenere il sangue freddo cercando di tranquillizzare il cowboy sdrammatizzando.

“Woody e.. vuoi tenerti questo nome? Perché ora puoi cambiarlo se vuoi: stanza nuova, amici nuovi. Te lo dico io che mi chiamo Dolly!” rise nervosa.

Lui non rispose al sorriso, anzi, era ancora più agitato di prima. Mentre i pisellini lo intrattenevano con altre domande, Dolly era furiosa con se stessa. “Urgh.. che stupida, ma che battuta era?! Te lo dico io che mi chiamo Dolly?! Che figura!” pensava nella sua testa.

In quel momento Bonnie tornò in camera portando un’astronave di cartone come un trofeo, immediatamente tutti tornarono al loro stato di giocattoli silenziosi e inerti. Quando Woody salvò tutti dai “poteri stregosi” di Dolly, lei sperò che quel cowboy non se ne andasse per nessun motivo.

Quella notte, Woody decise di tornare al Sunnyside, doveva riprendere i suoi amici. Dolly era intimorita, non voleva farlo andare via.
 Bonnie non aveva tanti giocattoli, ma Dolly  era sempre stata capace di mantenere l’ordine ed il controllo, tutti gli altri la consideravano quasi un “capo”. Ma quando Bonnie si addormentava, lei si chiudeva nella sua solitudine. Non riusciva a stringere molti rapporti con gli altri, qualcosa la bloccava. Era introversa e timida ma con l’arrivo di Woody, qualcosa era scattato in lei. Non voleva proprio che andasse via.

Quando Chuckles, il pagliaccio dallo sguardo triste, gli raccontò la storia di Lotso e di come aveva sovvertito il sistema all’asilo Sunnyside, tutti cercarono di convincere Woody a rimanere, era un missione troppo pericolosa.

Dolly aveva percepito quanto Woody fosse legato a quel ragazzo, quindi cercò di fargli cambiare idea, con l’unica carta che aveva a disposizione, così provò a dire:

“..Ma come farai con Andy?”

Non ricevette risposta. Eppure, nonostante quel cowboy fosse così chiuso nei suoi confronti, lei sentì che questi suoi silenzi erano causati solo dalla preoccupazione per i suoi amici. “Dovrà esserci davvero legato..” pensava Dolly.

La mattina dopo Woody si infilò nello zaino di Bonnie, destinazione: asilo Sunnyside.

Prima che la bimba si svegliasse, Dolly si arrampicò sulla sedia e aprì la zip dello zaino, all’interno Woody attendeva il risveglio della bambina.

“Dolly! Che ci fai qui? Bonnie potrebbe svegliarsi da un momento all’altro!” disse Woody.

“Lo so, cowboy. Sei..proprio sicuro di voler tornare in quel posto? Hai detto che qui ti sei divertito e..”

“Ti ringrazio ma, io ho già un bambino. Capisci? E devo seguirlo, se è questo che vuole. Inoltre non posso abbandonare degli amici in pericolo.. loro sono la mia famiglia. Li ho già abbandonarli una volta.. non commetterò lo stesso errore!”

Dolly ascoltò le sue parole senza replicare. Poi sorrise. “Certo..allora, buona fortuna! E chissà, magari un giorno!” disse mentre sentiva che non lo avrebbe visto mai più.

“Grazie della comprensione! E si, chissà un giorno..!” Woody ricambiò il sorriso.

Il cuore di Dolly sobbalzò. Finalmente aveva ricevuto il sorriso tanto sperato, da quel cowboy pensieroso. Improvvisamente sentirono Bonnie sbadigliare.

“Arrivederci!” Dolly chiuse in fretta la zip dello zaino e ritornò nel letto silenziosamente, in modo che la bimba non si accorgesse di nulla.

 
Il giorno dopo, Dolly e gli altri giocattoli giocavano serenamente in giardino, era un bel pomeriggio, il cielo era azzurro e Bonnie stava sventando un attacco di fantasmi nella pasticceria.

Inaspettatamente arrivò un bel giovanotto, con una grande scatola piena zeppa di giocattoli.

La mamma della piccola Bonnie, lo salutò vedendolo entrare in giardino.

“Andy!”

Dolly sussultò. Era il nome del proprietario di Woody. Chissà se…

Il ragazzo consegnò i giocattoli a cui teneva di più alla bimba, fiducioso che lei li avrebbe trattati con cura, infine.. l’ultimo giocattolo ad uscire dallo scatolone fu proprio Woody.

Andy era titubante, avrebbe voluto portarlo con sé al college. Che ci faceva lui lì? Ma comprese che era giusto affidarlo alle mani della bimba, già visibilmente emozionata nel tenerlo fra le braccia. Come un ultimo saluto, giocarono tutti insieme, e le due bande di giocattoli si unirono in una grande avventura, l’ultima con quel ragazzo dal cuore di bambino, e la prima di una lunga serie con la tenera Bonnie.

Quando Bonnie rientrò in casa, Woody sorrise malinconico a quel bambino che aveva tanto amato, guardandolo allontanarsi. Poi si voltò verso i suoi amici.

“Oh Buzz! Non ti ho presentato i giocattoli di Bonnie!” il sorriso tornò sul suo volto.

“Ciao a tutti! Io sono Trixie!” si presentò la graziosa dinosaurina.

“Ed io sono il barone von SSSh!!! Sssh!!!” si inchinò l’elegante riccio.

“Cono di Panna, al vostro servizio!” fece l’occhiolino il tenero unicorno.

Dolly spuntò da dietro i suoi amici. “Ed io sono Dolly..” sorrise timida.

“Oh! Dolly! Che bello rivederti!” Woody le andò incontro e l’abbraccio quasi stritolandola.

Dolly diventò di tutti i colori. “Ehm… è un piacere rivederti, cowboy! Questi sono i tuoi famosi amici? E’ bello conoscervi!”

Buzz, Jessie,  Mr e Mrs.Potato, Bullseye, Rex, Hamm, Slinky e i tre piccoli alieni si presentarono ai loro nuovi amici.

“Se avete bisogno di qualcosa.. non esitate a chiedere. Vi troverete bene qui, ne sono certa!” disse Dolly a tutti loro.

“Hei! Perché non organizziamo una festa?!” propose eccitata Trixie.

“Oh, sarebbe fantastico!” concordò Jessie.

“Mi sembra un’idea sublime, così da conoscerci meglio e festeggiare questo memorabile giorno!” disse il barone come se stesse recitando un atto teatrale.

Tutti acconsentirono entusiasti.

“Allora è deciso! Appuntamento a stanotte, sotto il letto di Bonnie!” concluse Dolly felice di quella nuova situazione.

 
 
   
 
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