Castle Dreaming
Post 3X13
Il sapore del
caffè inonda la bocca, mischiato a qualcosa di unico e caldo, di umido e
straordinario.
‘Non ragionare
troppo… pensa solo a baciarmi’
Beckett mi afferra
per il colletto della camicia e sento il muro venirmi incontro, mentre lei mi ci
sbatte senza troppi complimenti. Mi morde leggermente l’orecchio, e mi costringo
a non chiudere gli occhi per non perdere lo spettacolo. Di lei. Su di me.
‘Ti
adoro…’
‘Cosa?’
Mi guarda, un punto interrogativo negli occhi, ed io non
oso ripetermi.
‘Niente’
Il suo sguardo mi
incatena, e non riesco a credere a quanto sia bella. La mia mente si svuota, e
finalmente, nell’assenza di parole, si concentra su di lei, e su quanto sia
importante per me. Le sue mani viaggiano rapide sulla stoffa, e ovunque arrivano
sento la pelle scottare come fiamma. Lei si porta i capelli dietro l’orecchio,
in quel gesto nervoso che fa quando studia gli appunti sulla lavagna, abbassa lo
sguardo fingendosi imbarazzata, e si lecca le labbra come dopo il caffè.
Il
caffè, lo sento dappertutto, ed è lei che ha questo odore, l’odore di caldo, e
di buono, l’odore del mattino, di quello che ti serve quando sei stanco, e hai
scritto tutta la notte.
Dovrebbe essere così, scrivere per poi trovare lei,
che mi aspetta con un sorriso e mi si stringe addosso, le gambe strette tra le
mie.
‘Castle…’
‘Dovremmo tornare dagli
altri…’
‘Vuoi tornare?’
La sua voce è un
miagolio, e la sua mano mi accarezza il volto, strusciando poi verso i
pantaloni. Il suo corpo è compresso sul mio, e sento di non poter neanche
respirare, per paura di mandarla via.
‘No, voglio
restare. L’unico luogo al mondo in cui voglio stare… è con
te’
Lei mugola, si
struscia ancora, facendomi impazzire. La sua bocca arriva sulla mia, rapida, mi
ruba un bacio, mi rapisce l’anima. Lingua
contro lingua.
Un rumore mi fa
scuotere, mi distrae dalla sua gamba, che sembra voler risalire sulla mia. La
afferro per un istante, lasciando scivolare lo sguardo sul vestito che le è
salito sopra il ginocchio, per poi tornare a captare quello strano rumore.
‘Un dinosauro di
gomma!’
Apro gli occhi,
sfinito, e moralmente a terra.
‘Come?’ chiedo ad
Alexis, entrata in pigiama nella mia stanza.
‘Il regalo per
Ashley! Mi è venuto in mente adesso, sono subito venuta a dirtelo, pensavo che
fossi ancora sveglio’
‘La notizia non poteva attendere, lo capisco’
Lei sorride e la
stringo dolcemente, guardandola uscire dalla stanza, e trovandomi a fissare il
soffitto come un idiota.
Quel bacio…
Quel bacio,
dannazione, mi ha sconvolto la vita. O per lo meno il sonno, non riesco più a
chiudere occhio senza sognarla, senza rivivere il suo sapore, e immaginare che
possa succedere di nuovo.
Mi giro nel letto,
stringendo il cuscino, l’espressione imbronciata che si riflette nello specchio.
Quel bacio. C’è qualche possibilità che anche
lei lo abbia trovato stupendo?
Spero di essere rimasta nel personaggio, ho
cercato di renderlo il più possibile simile all'originale!