Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    09/10/2011    4 recensioni
(Ambientata nella Guerra Ninja corrente)
A volte si è costretti a fare delle scelte che costringono a guardare oltre se stessi, oltre i propri desideri e la propria anima.
A volte bisogna essere in grado di sconfiggere i propri incubi ed i propri desideri, pur di proteggere il futuro.
Perché il futuro è per sempre, così come i sogni e le emozioni.
A volte si è costretti a rinunciare a se stessi, pur di salvare il proprio paese e le persone che si amano.
PS: non credevo l'avrei mai fatto, ma finlmentre sono riuscita a scrivere la mia versione della morte di uno dei personaggi più gloriosi e nobili di questo manga/anime. Spero di aver dato il giusto tributo ad esso.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
- Questa storia fa parte della serie 'A Life of a Queen'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


In nome del Per Sempre
 


- Si fermi, Quinto Hokage! Non compia questa imprudenza!-

Le sue parole sono ormai un eco lontano, ho lasciato il Quartier Generale il più velocemente possibile e sono diretta verso il campo di battaglia: è evidente che il Raikage non conosca per niente la mia determinazione, talvolta troppo ambiziosa forse, ma non ho alcuna intenzione di restare qui mentre milioni di ninja perdono la vita a causa di quel pazzoide!
 
Non appena mi hanno dato la notizia dello scontro tra Naruto e Nagato, nel quale quest’ultimo sembra avere la meglio, non sono riuscita a trattenermi e l’istinto di correre in suo aiuto mi ha pervasa in ogni parte del corpo: ho giurato di proteggere il Villaggio della Foglia ed i suoi abitanti, non permetterò che giovani coraggiosi e forti come quell’esaltato biondino vengano sconfitti a causa di idee troppo egoistiche e distruttive, folli direi!
 
Forse sì, Jiraya aveva ragione nel dire che io ragiono più col cuore che con la mente, e questo mi porta ad essere imprudente, talvolta…
Ma non m’importa di rischiare, non m’importa di essere imprudente ed affrettata in questa mia decisione di entrare nel vivo della battaglia: il mio compito è quello di lottare per le persone che amo e devo proteggere, non di restare al sicuro all’interno si un palazzo assieme ad un arrogante che non sembra comprendere l’ importanza di ogni singola vita!
Io invece la conosco bene, questa importanza, e proprio per questo ho tutte le intenzioni di impedire che un altro massacro possa avvenire: troppo dolore ha afflitto i nostri villaggi, troppo sangue è stato versato a causa dei nostri egoismi…
E nulla di tutto questo dovrà mai più ripetersi! Non finché ci sarò io almeno, al diavolo gli ordini del Raikage!
 
Mi muovo rapida sul terreno polveroso ed ormai insanguinato, mentre con uno sforzo immenso cerco di ignorare i cadaveri che lo caratterizzano: quante vite spezzate, quanti dolori che nasceranno da tutto questo e affliggeranno animi puri che non hanno alcuna colpa di tutto ciò…
Rabbia, rabbia e ancora rabbia.
Soltanto questo sentimento sembra pervadermi mentre continuo ad avanzare in direzione della posizione di Naruto: il mio sguardo è determinato, le mie iridi ambrate brillano alla luce del sole e riflettono la mia volontà di fermare tutto questo, a qualsiasi costo e con ogni mezzo!
Probabilmente morirò, ma cos’è la morte in confronto ad ogni singola vita che può tornare a sperare?
Nulla, assolutamente nulla, e il fatto di essere Hokage non significa che devo sottrarmi ad uno scontro: non ho accettato questa carica per godere dei privilegi a me concessi, ma piuttosto per mettere a disposizione le mie capacità e le mie esperienze per aiutare chi ancora non merita di vedere gli orrori della guerra.
Corro più rapida ed in poco tempo intravvedo in lontananza lo scontro che sta avvenendo: molti sono i corpi privi di vita attorno a quello spiazzo arido e impolverato dove sembrano regnare soltanto la violenza ed il rancore.
 
Mi avvicino sempre di più e vedo i due Uzumaki scontrarsi con foga, le loro tecniche migliori messe in pratica mentre pochi ninja pronti a sigillare il corpo di Nagato restano in disparte: è evidente che non sia lui a controllare i propri movimenti ma piuttosto quel maledetto Edo Tensei, che lo induce a compiere le più terribili crudeltà, come se quel povero ragazzo non avesse l’animo già abbastanza corroso dai dolori più profondi…
 
Sgrano gli occhi, Naruto è stato scaraventato a terra con un colpo più potente degli altri ed è tornato ad assumere la sua forma normale, evidentemente quel colpo gli ha fatto perdere il controllo del Chakra della Volpe ed ora si trova completamente privo di energie per reagire, accidenti!
 
Devono aver lottato a lungo, senza contare che quell’esaltato abbia già affrontato innumerevoli altri nemici e si sia servito di numerose copie per aiutare i propri amici, sprecando così una quantità esorbitante di chakra, troppa persino per il Kyuubi: ma perché deve sempre essere così stupido?!
Mi innervosisco dinnanzi a questi suoi comportamenti sconsiderati, eppure se ci ripenso anch’io avrei fatto la stessa identica cosa…
O meglio, la sto già facendo dato che sono corsa qui senza alcun tipo di ripensamento con le più grandi responsabilità sulle spalle e la mia determinazione come unica alleata, assieme all’affetto profondo per questo biondino da strapazzo.
Scuote leggermente il capo, la sua forza di volontà lo induce a tentare di rialzarsi ma cade a terra sotto il peso del proprio corpo: è stanco, affaticato e terribilmente ferito, ma nonostante questo non si vuole arrendere…
 
Diavolo, Naruto, perché mi assomigli così tanto? Diventerai Hokage, ne sono certa, non puoi comportarti in questo modo tanto imprudente!
 
Sono vicinissima, percepisco i loro chakra in modo nitido e mentre osservo l’allievo del mio caro Jiraya faticare nel recupero delle energie, vedo il ragazzo dai capelli rossi che si sta dirigendo rapidamente verso di lui: il suo corpo è ferito e probabilmente debole, ma a quanto pare quel dannato Edo Tensei è in grado di dargli ancora la vigorosità necessaria per sferrare un colpo, ma se andasse a segno per Naruto potrebbe diventare una situazione parecchio grave e non se lo può permettere!
 
Una lacrima scende dagli occhi maledetti di Nagato, mentre la sua flebile voce bisbiglia un “mi dispiace” appena udibile, quel tanto che basta a stringermi il cuore in una morsa terribile: non è la sua volontà a fare questo, nonostante abbia già tentato di ucciderlo… E questa volta potrebbe riuscirci, dannazione!
 
Faccio uno scatto più rapido degli altri e, prima che il suo colpo possa andare a segno,  concentro il chakra nel mio pugno destro e con tutta la forza che ho in corpo mi avvento su di lui, colpendolo in pieno e scaraventandolo a decide di metri di distanza con una velocità elevatissima, senza contare lo schianto violento.
 
Dopo questo attacco sento il cuore stringersi nuovamente, come se in realtà io non avessi colpito un nemico ma piuttosto una persona che aveva tutte le intenzioni di fare del bene, nonostante praticasse il male…
Perdonami, Jiraya… Ma anche tu lo avresti fatto per Naruto.
Riprendo immediatamente il controllo, regolarizzando il respiro ed il flusso di chakra e non perdo assolutamente la mia determinazione, tanto che mi volto con sguardo deciso verso alcuni ninja che sono rimasti in disparte per tutto questo tempo.

- Andate a sigillarlo, muovetevi! –

Grido, leggermente adirata da quella loro mancata prontezza: siamo nel bel mezzo di una guerra e loro stanno lì a fissarci, ottima occasione per bere un thé tutti insieme direi!
Annuiscono ed eseguono i miei ordini senza esitare, dirigendosi rapidi verso quel che resta del corpo di Nagato, dopo il mio colpo letale, ed io mi sistemo una ciocca di capelli con naturalezza, come se mi sentissi sollevata di un peso: ce l’ho fatta, Naruto è ancora vivo e presto si riprenderà.

- Ciao nonna Tsunade! –

Faccio uno sbuffo, cercando di trattenere l’irritazione dinnanzi a quel nomignolo che non può che irritarmi, ma mi rendo conto che non sia il caso di prendersela.
Mi avvicino a lui e chinandomi sul suo corpo comincio a curargli le ferite, mentre lui mi regala un sorriso ampio e solare, di una sincerità tanto pura che non può che smorzare la mai rabbia e le mie tensioni: no, non mi pento e mai mi pentirò di averlo salvato, quel giorno, di aver scommesso su di lui e mai smetterò di credere in lui, perché sono soltanto gli animi coraggiosi e veri come il suo a determinare il nostro futuro, nessun altro potrà farlo se non loro.
 
- Ora stai fermo che ti curo… Guarda come ti sei ridotto, baka! - 

Gli dico con una smorfia e lui ride soddisfatto, come se avesse capito che in realtà la mia è soltanto un’esclamazione affettuosa nascosta dietro ad un ruolo che continuo a non ritenere idoneo per me…
 
Sei il solito vigliacco, Jiraya! Hai fatto diventare me Hokage al tuo posto ed ora mi  hai anche lasciato il tuo allievo prediletto da curare! Mi hai presa per una badante forse?!
Continuo a credere che tu abbia riposto troppa fiducia in me, lasciandomi un peso immenso da portare, considerata anche la tua morte…
Eppure, sono certa che tu avessi ragione, fin dall’inizio, su tutto… E forse è proprio per questo che ti voglio maledettamente bene…
In fondo, tu non hai mai sbagliato.
 
*******
Un manto nero ricopre un corpo malformato, due occhiali spessi nascondono gli occhi gialli di una cattiveria indomabile mentre tre serpenti bianchi si fanno largo alle sue spalle.
Ed un sorriso, ironico e terrificante, quel tanto che basta a mettere in evidenza un volto privo di sentimenti che sembra soltanto trasmettere odio e rancori, vendetta e terribile sete di potere, mentre una voce pacata quanto ironica si fa largo nel suo silenzio.
 
- E così hai deciso di intervenire, Quinto Hokage… Ma non ti permetterò di rovinare i miei piani, Naruto deve essere fermato così come la tua straordinaria forza, ma so io come impedire la tua avanzata… Haha! – 

******
 - Stai fermo, ho quasi finito!- 

Gli dico leggermente scocciata: avrà anche un cuore grande, ma la testa resta sempre piuttosto atrofizzata, considerando che si lamenta più di un bambino dinnanzi alle mie cure.
Il chakra della Volpe è ancora presente in quantità consistente dentro di lui, non ci metterà molto a riprendersi e così potremo finalmente affrontare Madara e con lui mettere fine alla terribile minaccia che incombe sui nostri paesi!
 
Ad un certo punto smette di dimenarsi e tace, cosa alquanto strana da parte sua ma ignoro il suo atteggiamento, concentrandomi sull’ultima lesione che gli è rimasta sull’addome.
Con una mano mi picchietta sulla spalla, come volesse attrarre la mia attenzione ed io sbuffo sonoramente, stanca di quel comportamento immaturo

- Naruto, smettila di fare il bambino!-
  • - Hokage… Credo che abbiamo una visita particolare.-
  •  
    Roteo gli occhi al cielo: se fosse stato Madara ne avrei avvertito il chakra consistente e non credo ci fosse qualcuno più pericoloso di Nagato, tra i resuscitati, per cui mi alzo con una certa indifferenza e lentamente mi volto indietro, scorgendo il nuovo avversario che si è intromesso nella nostra avanzata.
     
    Il mio cuore perde un battito, il respiro si ferma improvvisamente e le mie iridi ambrate si dilatano con una rapidità immensa, mentre il mio sguardo allibito fissa con intensità l’uomo dai capelli magenta che si presenta dinnanzi a me: sbatto le palpebre più volte, cercando di convincermi che ciò che vedo non può essere la realtà, mentre resto immobile e completamente sconvolta…
     
    - Dan…- 

    Un sussurro, un’invocazione, quasi una preghiera…
    Non so nemmeno cosa io stia provando, in questo momento, troppe emozioni invadono il mio cuore e fanno riaffiorare sentimenti celati ormai da tempo nei meandri del mio animo lacerato da troppe pene: dolore, una fitta acuta nel petto, mentre allo stesso tempo la gioia infinita di vederlo dinnanzi a me sembra sconvolgere ogni cosa.
    Le mie labbra sono dischiuse, le pupille ancora incatenate a quella figura per me fin troppo familiare, fin troppo cara e per tanto tempo bramata…
     
    Quanto ti desidero, Dan…
    Il mio cuore sta piangendo, lo senti?
    Vorrei abbracciarti, vorrei baciarti, vorrei ancora sentirmi stretta nel tuo abbraccio affettuoso, coccolata dal tuo amore sincero e puro: perché tu sei qui, davanti a me, sei vivo…
    Eppure non ti posso toccare, non posso avvicinarmi perché so che reagiresti involontariamente ed io manderei all’aria tutti gli sforzi fatti sino a questo momento, distruggendo anche i tuoi sogni di cui io mi sono incaricata.
    Sei qui realmente, non una mia immaginazione troppo reale, eppure tutto questo mi distrugge, il sapere che potrei ancora stare insieme a te ma un’oscurità troppo forte ce lo impedisce mi uccide, mi disintegra in ogni mia parte…
     
    - Tsunade… Sei davvero tu…- 

    Sì, Dan, sono io!
    Vorrei urlarti che ti amo, che ti ho aspettato sino ad adesso e che darei qualunque cosa, qualunque pur di poterti stringere a me anche soltanto una volta…
    Vorrei dirti che non c’è stato giorno senza che io non ti abbia pensato, che se la mia vita ha avuto un suo seguito dopo la tua morte è soltanto perché ho creduto nei tuoi sogni e nella loro realtà…
    Vorrei fare tutto questo, Dan, con tutto il mio cuore…
    Ma non posso, perché se lasciassi che i miei sentimenti prendessero il sopravvento, tutto ciò sarebbe stato inutile, persino il tuo sacrificio.
     
    Una lacrima solca il mio viso limpido e brilla alla luce del sole, mostrando al mondo quanto di più doloroso e terribile possa esserci al mondo: e tu mi guardi, la tua espressione triste, sconsolata…
    Ma non devi sentirti in colpa, non è opera tua ciò che sta accadendo, anche se mi sento un mostro al pensiero di cosa devo fare, proprio a te…
    Kabuto non poteva avere idea migliore di farmi scontrare proprio con il mio amore perduto, ma se crede che io sia tanto debole si sbaglia!
     
    - Hokage, lasci che me ne occupi io!- 

    Fa per alzarsi nonostante la stanchezza fisica ma io lo costringo a restare seduto a terra con una spinta: questa è una prova che devo superare da sola, non voglio che anche tu venga coinvolto, Naruto… Questa battaglia è anche la mia.
     
    - Devi riposare se vuoi sconfiggere Madara, per cui non azzardarti ad intrometterti, sono stata chiara?!- 

    Gli lancio uno sguardo deciso, quasi intimidatorio e lo vedo restare un attimo stupito della mia reazione scontrosa, mentre si massaggia leggermente la testa per la botta presa nella seconda caduta: non si aspettava un mio ordine tanto fermo e determinato, ma spero capisca quanto sia importante che lui resti sano e salvo.
    Non sono più quella donna intimorita e affogata nei sentimenti che conosceva, non sono più quella Tsunade che tremava dinnanzi ad una proposta allentante e terrificante allo stesso come quella di riavere le persone amate a costo del villaggio stesso…
     
    No, ora sono determinata a porre fine a questa spirale di dolore, perché se non reagisco io altre persone potrebbero patire pene terribili quanto le mie.
    Per cui metterò da parte tutto ciò che mi invade cuore e mente e, per una volta, voglio essere io a vincere, a trionfare contro questo destino avverso.
     
    Perché sì, amare significa anche essere disposti a sacrificare tutto per il bene del futuro, anche a costo di rinunciare ai propri sentimenti e al proprio stesso essere…
    Per cui sono qui, Dan, pronta a lottare contro il mio stesso amore, pronta a sacrificare anche ciò che mi resta di questi frammenti d’anima pur di salvare i tuoi… I nostri sogni.
     
    - Tsunade, tu… Sei diventata Hokage, hai realizzato il mio sogno e quello di tuo fratello, ed ora stai mettendo la tua vita a rischio per il bene del villaggio e delle intere terre ninja. Io… Io sono davvero orgoglioso di te.- 

    Di nuovo una lacrima, le mie labbra si arricciano leggermente trattenendo a stento un pianto di commozione…
    Sì, sono diventata Hokage, ho realizzato i vostri sogni, e tutto questo lo devo soltanto al vostro amore ed al vostro affetto!
    Spero che tu possa capire, Dan, spero che tu continuerai a credere nel futuro, così come sto facendo io.
     
    - Ho passato tutta la vita a crogiolarmi nel dolore per averti perduto, perché tu e mio fratello eravate l’unica cosa che mi desse motivo di vivere ancora… Ma poi, poi mi sono accorta che le vostre speranze, i vostri sogni non erano morti assieme a voi, ma al contrario vivevano ancora dentro di me ed è grazie a questo  che io ora sono qui. Ed è proprio in nome dei nostri sentimenti e delle nostre speranze che io, ora, dovrò fermarti.- 

    L’espressione addolorata e stupita di poco prima scompare, mentre una certa determinazione si fa largo sul mio viso ancora perfetto: preferirei morire, piuttosto che essere consapevole di ciò che sto per fare, ma mi rendo conto che sia anche l’unica possibile.
    Naruto deve assolutamente recuperare energie, ed io sono l’unica che conosca il sigillo in grado di neutralizzare la potente e pericolosa tecnica di Dan…
     
    Mi sorride, con una dolcezza che io fatico a reggere: il suo volto limpido, i suoi lineamenti, le sue labbra così delicate e solari…
    Ti amo, Dan, e ti amerò per sempre, qualunque cosa accada.
     
    - Ti amo, Tsunade.- 

    Faccio un rapido balzo in avanti, diretta con una certa decisione verso di lui.
    L’ennesima e ultima lacrima mi delinea la guancia rosata mentre sono consapevole di dover colpire il mio amato con tutte le mie forze: per il bene del mondo intero sacrificherò la mia anima.
    Anche lui si muove dalla sua posizione e si avvicina velocissimo a me: lo scontro sta per iniziare ed io non posso che cercare di convincermi in ogni modo che ciò che sto facendo vada al di là dei miei stessi sentimenti e del mio animo.
     
    I nostri corpi si avvicinano fulmineamente e tenta di colpirmi con un kunai ma è una mossa che mi aspettavo, così paro il colpo senza troppa difficoltà e gli assesto un pugno nello stomaco, anche se mi rendo conto di non averlo centrato in pieno a causa della sua elevata velocità.
    Viene sbalzato all’indietro ma riacquista subito il controllo, restando in piedi ed evitando la caduta mentre io cerco di sedare le mille emozioni che mi pervadono: eravamo così vicini… Sentire il suo calore dopo tutto il tempo in cui mi aveva lasciato un vuoto immane mi avvilisce, mi fa provare di nuovo quei dolori lancinanti al petto…
     
    - Non devi arrenderti, Tsunade! Questo non sono io, è soltanto un farabutto che fa uso del mio corpo! So che puoi farcela…- 

    Mi guardi con espressione addolorata, come se in fondo ti sentissi in colpa di azioni che non sono nemmeno tue, come se ti sentissi responsabile del mio dolore passato e presente…
    Ma io non voglio che sia così, tu sei stata l’unica ragione per cui io ho continuato a vivere, Dan, e questo voglio che tu lo tenga bene a mente!
    Sì, sarò forte e supererò quest’ennesima prova, anche se questo vorrà dire perderti ancora dopo l’illusione di averti ritrovato…
    Perché credo nei nostri sogni, amore mio!
     
    Mi concentro per attaccarlo di nuovo quando vedo che comincia a muovere le mani molto rapidamente e rendendomi conto della tecnica che sta attivando stringo leggermente i denti, mentre la sua espressione è piuttosto preoccupata.
     
    - Attenta, sto per usare la Tecnica della Trasformazione in Spettro!-
    - Tranquillo, so come neutralizzarla!- 

    Anche se la cosa non è per niente semplice… Ma, dopo tutto, nessuno può conoscerti meglio di me ed è mio dovere neutralizzarti.
    So che non riuscirei ad impedirti di comporre quella tecnica, considerata la tua elevatissima rapidità nei movimenti, perciò attendo che la trasformazione abbia inizio: in poco tempo il tuo corpo si trasforma in spettro, una forma fisica eterea e questo ogni volta mi sconvolge, perché sembra che tu ti allontani dalla realtà in cui viviamo e diventi un essere alieno, per noi…
    Ma non mi importa, non devo più lasciarmi condizionare da tutto questo: devo impedirti di poter usare quella tecnica nel peggiore dei modi, ma se utilizzassi il sigillo in grado di interromperla tu avresti ancora le forze necessarie per evocarla molte altre volte, mettendo in difficoltà soltanto me e questo non deve accadere!
    Ma conosco bene la tua tecnica e so che richiede una quantità di chakra esorbitante per poterla tenere attiva, quindi devo soltanto resistere mentre la utilizzi in modo tale che le tue energie si prosciughino e non mi risulti difficile metterti fuori combattimento: l’unico problema è che se riesci a toccarmi mi preleverai chakra e questo ti consentirà di tenere la tecnica attiva per più tempo.
     
    Un vento gelido solleva la polvere mentre i nostri sguardi si incrociano: devo convincermi che non sei tu, soltanto questo…
    Il tuo corpo fa un rapido scatto verso di me ed io lo schivo prontamente, sforzandomi di limitarmi nel colpirti ed atterro con potenza a qualche metro di distanza, colpendo con forza il terreno sotto i nostri piedi grazie al chakra che ho concentrato nel mio pungo: la terra trema ed una grande crepa si forma dinnanzi a me, tanto che riesco a metterti in difficoltà.
    E mi viene quasi da sorridere, perché anche tu conoscevi bene le mie mosse e questa l’avresti prevista senza problemi…
    Ma meglio così, in fondo siamo e saremo sempre dalla stessa parte, qualunque siano le situazioni!
    Riesci a schivare le varie crepe e continui a tentare di colpirmi, mentre io schivo ogni tuo colpo e cerco di non farmi sfiorare dalla tua consistenza eterea e quindi intoccabile, almeno da parte mia: ogni volta che mi sfiori riacquisti chakra, ed ogni volta che questo accade la possibilità che tu riesca a sopraffarmi con questa tecnica che ti rende invulnerabile aumenta sempre, assieme alla mia angoscia…
    Ma no, io non mi arrenderò Dan! L’ho promesso!
     
    Questa lotta estenuante si protrae per un paio d’ore, fin quando il tuo corpo non riesce più a rispondere ai comandi precisi di quella serpe di Kabuto e la tua tecnica si disattiva, probabilmente a causa dell’esagerato utilizzo di chakra che essa ha comportato.
    Mi fai tenerezza, il vederti così malmesso mi impietosisce e il saperti usato per terribili scopi non fa che aumentare la mia ansia…
    Ma anche in questo caso i miei sentimenti non devono prendere il sopravvento, così mi affretto a far convergere il chakra dove è necessario e compongo dei sigilli il più rapidamente possibile.
     
    - Arte del fulmine: Tecnica del sovraccarico del sistema nervoso!- 

    Devo assolutamente impedirti di poter riprendere le forze ed attaccarmi, privandoti della possibilità di comporre i sigilli di quella terribile e logorante tecnica, rischieremmo di venirne sconfitti entrambi…
    Ti colpisco in pieno, cogliendoti di sorpresa e vedo che fatichi a muoverti, anche se sono consapevole che questa tecnica ti renderà innocuo ancora per poco: sia tu che Kabuto possedete un alto quoziente intellettivo e questo significa che sarai in grado di muoverti in pochi istanti, per questo devo approfittare della tua momentanea immobilità per fermarti!
     
    Sono parecchio stanca, ho utilizzato molto chakra per tentare di rallentare i tuoi movimenti e sicuramente il mio corpo, per quanto sia forte e vigoroso, non può che risentire dei numerosi attacchi che sono stata costretta a schivare in ogni modo possibile.
    Vedo che muovi le mani, Kabuto deve aver già intuito come superare la difficoltà della mia tecnica ma io non posso lasciargli fare altro e faccio l’unica cosa che mi venga in mente, per fermarti: mi getto addosso al tuo corpo e ti immobilizzo a terra, le mie mani sulle tue e le nostre figure intrecciate ed immobili.
     
    Un brivido mi percorre la schiena nel percepire il mio corpo a contatto col tuo: sento il battito del tuo cuore, il tuo viso così vicino al mio e tutto questo non può che sconvolgermi, riportarmi indietro di molti, troppi anni di attesa: mi sento una ragazzina, un’adolescente che trema ancora all’avvicinarsi ad una persona che ama, che desidera con tutto il cuore, che vorrebbe tenere accanto a sé per l’eternità…
    Ma a quanto pare, la sfortuna ed il destino sono particolarmente intenzionati a dividerci, Dan, in ogni situazione e questa non farà eccezione, purtroppo…
     
    Ti dimeni, il tuo corpo è ancora molto forte e questo significa che nonostante la mia straordinaria potenza fisica, Kabuto potrebbe trovare un modo per liberarti di me in poco tempo e se questo dovesse accadere lo scontro riprenderebbe: ed io, forse, non potrei avere più altra occasione per impedire a quell’essere di compiere il male attraverso una creatura tanto giusta e buona quanto te.
     
    - Sigillateci!- 

    Grido ai ninja riparati dietro le rocce con tutta la voce che ho in corpo, guardandoli con una certa determinazione mentre questi restano stupiti dalle mie parole, così forti e determinate nonostante gli appaiano tanto insensate.
     
    - Ma… Quinto Hokage, così lei-
    -Lo so! Ma non avremo un’altra occasione, fai ciò che ti ho detto!- 

    Gli urlo con foga, nella speranza che finalmente mi dia ascolto: lo so, questo significa che la mia vita cesserà di esistere, ma se lasciassi la presa forte sul suo corpo si libererebbe senza alcuna difficoltà e sfuggirebbe al sigillo, considerata la sua rapidità nei movimenti, ed io devo sfruttare qualsiasi occasione mi si presenti dinnanzi.
     
    - Tsunade… Tu sei l’Hokage, devi proteggere queste persone ma non sacrificarti in questo modo…- 

    E’ addolorato e dispiaciuto, comprendo che non voglia essere la causa della mia morte ma non sa quanto in realtà siano veritiere le sue parole: sì, sono l’Hokage e devo difendere le persone che amo, A QUALSIASI COSTO. La vita di questi ninja viene prima della mia. E non c’è altra soluzione per impedirgli di compiere altri stermini: anche la tua anima deve avere pace, amore mio, non posso lasciare che si crogioli nel dolore per l’uccisione di innocenti a cui tu non avresti fatto del male nemmeno sotto tortura…
     
    - La mia vita è meno importante della loro… Ricordi? Il tuo sogno era diventare Hokage per difendere le persone che amavi, ed è ciò che io sto facendo, a qualsiasi costo…- 

    Mi sorridi di nuovo, ma questa volta io non riesco a trattenermi e ricambio la tua espressione affettuosa, cercando di trasmetterti tutto l’amore che provo nei tuoi confronti: ci siamo scontrati e feriti ed ora moriremo, ma lo faremo insieme, come è giusto che sia.
    Abbiamo realizzato il nostro sogno, Dan, abbiamo salvato le persone che amiamo!
     
    - N-Nonna Tsunade…- 

    Sento singhiozzare ad una decina di metri da me e mi volto in quella direzione: quell’esaltato biondino sta piangendo, lacrime sincere e pure gli rigano il viso nel rendersi conto che la mia fine è vicina, che probabilmente non rivedrà più il mio viso troppo giovanile né i miei potenti pugni sulla sua testa bacata…
    Ma non devi piangere, Naruto: il mio non è un sacrificio vano, perché so che ci sarai tu a difendere il villaggio, non lo abbandonerò.
    Sei tu il futuro, piccolo Uzumaki, io posso soltanto essere un valido alleato che ti permetterà di dimostrare al mondo quanto vali!
    Perché tu sarai Hokage, Naruto, sarai il migliore! Ed io non posso che sorridere all’idea che tu abbia realizzato il tuo sogno, così come io ho fatto col mio e quello delle persone che amo.
     
    Grazie alla telepatia, ordino a Katsuyu di salire sulle spalle di quel bambino che sembra finalmente divenuto un ragazzo maturo, in grado di affrontare ogni cosa, in grado di caricarsi sulle spalle il peso di milioni di vite, così come ogni Hokage deve saper fare.
    Grazie a lei ti trasmetto tutto il chakra che mi è rimasto in corpo, così che tu possa riprenderti molto più rapidamente ed affrontare Madara nel pieno delle forze, mentre io abbandono il mondo accanto alla persona che più amo al mondo.
     
    - Non devi piangere, Naruto, trattieniti! Un Hokage deve saper controllare le proprie emozioni!- 

    Cessa di piangere e mi guarda sbigottito, come se non si aspettasse quest’affermazione da parte mia, come se le mie parole lo avessero colpito nel più profondo del cuore, donandogli la speranza di tutta una vita e coronando il suo più grande sogno,.
    E non c’è gioia più grande che vederlo di nuovo sorridere, non c’è soddisfazione migliore che sapere di aver fatto finalmente la cosa giusta.
    Sorrido dolcemente anch’io, mentre la voce calma di Dan mi riporta momentaneamente alla realtà e alla sua espressione leggermente stupita.
     
    - Lui… Hokage?-

    Gli sorrido dolcemente e torno a guardare Naruto, il quale sembra essersi commosso dinnanzi alle mie parole e continua ad avere quell’espressione estremamente solare in viso, mentre alcuni raggi luminosi fanno risplendere il suo volto gioioso e colmo delle più sincere speranze ed ambizioni.
    Sì, Naruto, sei tu il ragazzo della profezia, Jiraya ed io lo abbiamo sempre saputo.
    E sì, sono anche convinta che questa volta la vincerò, quella dannata scommessa, grazie a te.
     
    - Sì, lui è l’erede della volontà del fuoco, è quel ragazzino esaltato e tanto stupido da aver avuto sempre il sogno di diventare Hokage, per proteggere le persone che amava e dimostrare quanto una testa bacata possa possedere un cuore immenso ed un coraggio che niente e nessuno mai riuscirà ad abbattere.- 

    Una lacrima mi delinea il viso mentre guardo il tuo viso sincero e puro: sarai tu l’eroe di Konoha e della cinque terre, Naruto, so che sarà così! Io credo in te!
    Mi dispiace soltanto sapere che non ti rivedrò per molto, molto tempo… Ma sappi che veglierò su di te, in ogni momento, perché il futuro risiede dentro di te!
    Mentre i sigillatori si avvicinano cautamente a noi, anche Dan alza leggermente il capo e ti guarda negli occhi, riscoprendo quella luminosa determinazione che aveva caratterizzato sia te che il mio adorato fratellino, assieme all’amore per tutto ciò di cui la vita vi ha ingiustamente privati.
     
    - Se Tsunade dice questo, significa che sei davvero in grado di sconfiggere la grave minaccia che incombe su tutti noi. Perciò ti ringrazio, Naruto, e fa sì che il sacrificio della tua valorosa Hokage non sia stato vano.- 

    Sono sopra di noi, i sigilli vengono applicati nella giusta sequenza per fa sì che i nostri corpi non possano mai più essere rievocati, tantomeno per una crudeltà simile.
    Abbiamo ancora pochi attimi, mio amato, gli ultimi che trascorreremo da vivi, prima di ritrovarci di nuovo assieme in chissà quale altro universo…
    Finalmente posso sorriderti, finalmente posso godere del battito del tuo cuore e sentirmi riscaldata dal calore del tuo corpo, per quanto io ti tenga ancora immobilizzato: siamo stati tanto lontani, eppure adesso così vicini, non mi sembra neanche vero…
     
    Ci sorridiamo mentre i miei occhi ambrati si perdono nel tuo mare azzurro, mentre lascio che il mio animo venga invaso dalla più piacevole delle emozioni, mentre sento che il corpo pian piano mi abbandona…
    Ma cos’è il corpo, in fondo, se non uno strumento per ricordare?
    Ora non ne ho più bisogno, perché la mia anima vivrà in eterno assieme alla tua, senza che nessun altro ostacolo si opponga al nostro veritiero amore.
     
    - Ora niente potrà più separarci, amore mio… Dopo tanto tempo staremo finalmente insieme.-
    - Le nostre anime saranno unite ed intrecciate, per sempre…-

    Con le ultime forze che mi restano avvicino il mio viso al tuo e lascio che le nostre labbra si tocchino delicatamente in un bacio tanto dolce quanto sincero, mentre il mio corpo lentamente si abbandona all’incertezza.
    Ma niente mi importa, ora che finalmente siamo di nuovo insieme, ora che niente potrà separarci, ora che niente potrà più impedire ai nostri desideri più profondi di avverarsi ed ai nostri animi di restare uniti.
    Ti amerò…
    No, ci ameremo… Per sempre.
     

    Fine


    NOTE AUTRICE:
    Ok, ce l’ho fatta…
    Non credevo sarei mai riuscita a scrivere della morte di Tsunade, ma il manga appena uscito mi ha dato questa forte ispirazione e non potevo trattenermi…
    Dunque spero che vi sia piaciuta la mia interpretazione, sia dei momenti della ficcy sia dello stato d’animo dei personaggi e spero di avervi trasmesso almeno una piccola parte dei sentimenti e della nobiltà di questo grande personaggio che è Tsunade.

    PS. Chiedo scusa se la fantastica e potente tecnica di Dan non è evidenziata nel modo adeguato, ma volevo lasciare maggior spazio ai sentimenti dei protagonisti.
    Grazie. 

      
    Leggi le 4 recensioni
    Ricorda la storia  |       |  Torna su
    Cosa pensi della storia?
    Per recensire esegui il login oppure registrati.
    Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly