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Autore: Kate Piton    10/10/2011    3 recensioni
Ciao a tutti, mi presento mi chiamo Kate (solo su efp, preferisco che il mio vero nome rimanga segreto per evitare che i miei amici mi prendano in giro per questa mia passione nell'inventare storie tutte nuove o scrivere fan fiction) ho 16 anni, da grande voglio fare la mangaka e studio al liceo artistico di via ripetta.
Questa è la mia prima storia quindi vi prego di perdonarmi se non è molto bella o se ha qualche, ok molti, errori di grammatica. All'inizio non era questo che avevo in mente di scrivere, ma alla fine mi sono resa conto di aver scritto tutt'altra cosa.
Ora parliamo della storia... ecco di questa storia non so niente... non so come farla finire e non so come farla continuare ho solo qualche idea che spero di riuscire a sviluppare per mandare avanti questa storia. Parla di una ragazza di nome Kate, di come la sua vita cambia dopo l'incontro con un ragazzo misterioso
Bhè non ho altro da dirvi per cui buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 1

ONLY ONE WISH

I still believe, someday you and me
Will find ourselves in love again
I had a dream, someday you and me
Will find ourselves in love again

    - I Still Believe Mariah Carey -

    Capitolo 1: 1° Giorno

<< Kate! Kate! Alzati è tardi >>

Nella stanza entrò la luce del sole, infastidendo la ragazza che dal letto non aveva intenzione di alzarsi.

<< Primo giorno di scuola >> disse in modo sarcastico una donna dai lunghi capelli biondi prendendo le coperte e tirandole via << guarda che non ti butto giù dal letto. E se pensi che ti accompagnerò a scuola scordatelo! >>

<< Uff >> la ragazza si rannicchiò nel letto per poi stendere le gambe e le braccia stiracchiandosi. Infine si stropicciò gli occhi e quando li aprì vide davanti al suo letto una donna alta, bionda, occhi azzurri, distinta. Vestiva con un pantalone nero e una giacca nera, sotto la giacca una camicia gialla. Stava a braccia incrociate fissandola nel letto.

<< Kate sai che ore sono? >>

<< No >> disse con aria sognante la ragazza chiudendo gli occhi

<< Le 7:40. Tra venti minuti devi stare a scuola >> disse la donna spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Appena fini di pronunciare quelle parole Kate scattò in piedi e corse al bagno.

<< Perchè non mi hai svegliato prima mamma! >> strillò dal bagno.

La madre rimase a bocca aperta.

<< La colazione è pronta. Sbrigati! >> strillò anche lei << non ho parole ora è colpa mia se lei non si alza >> borbottò la madre scendendo le scale.

In 10 minuti si era preparata. Aveva legato i capelli biondi, che sfumavano sul nero verso le punte, in una coda alta. Indossava una gonna nera, una camicia bianca e una cravatta nera. Un paio di converse rigorosamente nere e un paio di scaldamuscoli bianchi, con due strisce nere all'inizio. In poche parole aveva indossato la divisa della sua nuova scuola – che la madre era andata a ritirare la settimana prima. -

" Il primo giorno di liceo. Il mio primo giorno " pensò. Si guardò ancora un pò allo specchio. Non era per niente tranquilla, anzi era agitata. Fissò ancora per un istante il suo riflesso nello specchio. Prese il cardigan, nero, e lo infilò e subito dopo il cappotto nero. Scese giù di corsa, prese giacca, sciarpa e la borsa a tracolla che usava come zaino. Si avvicinò alla porta e appena poggiò la mano sulla maniglia la madre la chiamò << Kate e la colazione? >>

<< Mamma l'hai detto tu che era tardi. Devo andare.>>

<< Allora aspetta ti do qualche soldo, così dopo mangi qualcosa >> la madre arrivò con 10 euro in mano. Li diede a Kate, che le diede un bacio sulla guancia.

<< Grazie >> le disse uscendo dalla porta e cominciò a correre. Percorse una ventina metri e si ritrovò davanti una salita. Si fermò a riprendere fiato per qualche secondo e poi cominciò a correre lungo la salita. In cima c'era un bellissimo parco. Lei lo adorava. Alla fine della via c'era la sua scuola quindi smise di correre. C'erano altri studenti che camminavano lungo quella via. Kate fece un respiro profondo assaporando l'odore della pioggia, mischiato a quello del parco.

<< Sentito che buono odore. Stanotte ha piovuto tanto, e che tuoni che ha fatto. Mamma mia >> Un ragazzo alto, snello, occhi verdi e con i capelli scuri e corti - che grazie ad una buona dose di gel stavano dritti – apparve dietro la ragazza dai lunghi capelli che si girò di scatto per lo spavento.

<< Michael! Tu non sei normale! Mi ha fatto prendere uno spavento enorme >> disse lei, poggiandosi una mano sul petto respirando profondamente.

<< Scusa, non lo faccio più>> disse il ragazzo << comunque cambiando discorso >> le mise un braccio intorno al collo e la spinse a continuare a camminare << come stai? Come ti senti? >>

<< Bene, credo. Ho l'ansia, ho paura che vada tutto storto, che non mi trovi bene con i compagni e...non lo so >> abbassò lo sguardo. Michael la guardò triste.

<< Coraggio! Ci sono io. Sono in quella scuola già da un anno, conosco tanta gente e anche tanti ragazzi >> le diede qualche gomitata. Sulle prime lei non capì che senso aveva, ma pochi sencondi dopo si rese conto che il suo amico le stava dicendo di trovarsi un ragazzo. Infuriata, Kate le diede una botta in testa e andò a passo spedito verso la scuola, senza far caso alle grida di Michael che chiedeva perdono. Intanto la gente che passava di lì ridacchiava di quei due ragazzi, e Kate diventò rossa come un pomodoro, maledicendo il suo amico idiota.


Mancavano pochi minuti alle 8 e Kate non smetteva di fissare il grande edificio color argilla oltre i cancelli neri che aveva davanti. Da piccola spesso era passata di li e ogni voleva entrare per vedere com'era, e ora che li, davanti alla sua scuola, non riusciva ad entrare. Tra Kate e Michael c'era un silenzio tombale. Fu lui a romperlo.

<< Dai, andiamo, ti accompagno in aula magna per il discorso del preside >>

<< Tranquillo, vado da sola >>


Girò per i corridoi della scuola, salì le scale e le scese, ma dell'aula magna non ne trovò traccia. Si guardò intorno alla ricerca di un bidello, che potesse mettere fine alla sua ricerca disperata ma non ce ne era traccia. Di sicuro erano già tutti in aula magna.

Si diede della stupida più volte mentre girava per la scuola, per il fatto di non essersi fatta accompagnare dall'amico. " Se non trovo l'aula magna giuro che prendo a testate il muro ".

I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che la interpellò:

<< Scusa, sapresti dirmi dov'è l'aula magna? >>

" Allora non sono l'unica che non trova l'aula magna. Bene, questo è anche un modo per fare amicizia ". Si voltò, sfoggiando il suo sorriso migliore, e dichiarò:

<< Mi dispia... >> Le parole le si strozzarono in gola.

" E questo chi è? " fu l'unico pensiero che passò nella mente di Kate nel momento in cui un ragazzo dai capelli platinati e le iridi scure come la notte, che mettevano in risalto la sua pelle chiara, le si parò davanti, lasciandola a bocca aperta.

<< Ehilà...? Ti senti bene? >> le disse sventolando la mano lattea di fronte ai suo occhi sbarrati. Lei intanto si sentiva un'idiota. Sapeva che doveva dire qualcosa ma le parole non trovavo la via per arrivare alla bocca e uscire. Le sembrava che le avessero dato un cazzoto in faccia. Era impalata, con una faccia da aringa in scatola.

<< Va bene, grazie lo stesso >> si limitò a dire il prima di andarsene. Mentre si allontanava continuaò a fissarlo accorgendosi che il ragazzo misterioso scrollò le spalle, certo che lei fosse una completa squilibrata.


<< Kate! Kate, perché sei ancora qui? >> la voce le sembrava provenire da un altro pianeta << Terra chiama Kate >> lei non rispose. Continuò a fissare il punto in cui il bel ragazzo dalle iridi scure era scomparso.

<< Pronto, ci sei? >> provò a dire lui, con più lentezza e scandendo le parole.

<< Oh, Michael. Cosa fai qui? >> disse con voce sognante Kate

<< Tu, piuttosto, cosa stai facendo? Chi era quello? E non dovresti essere in aula magna? >>

<< Non ne ho idea. Ma era davvero carino. Mentre io ho fatto la figuara dell'idiota >> si girò nuovamente verso il punto in cui si era diretto il ragazzo << la sai una cosa?>> continuò << ho l'impressione di averlo già visto >>

<< Si,si. Brava brava. Ora, però, vieni che ti porto in aula magna >> disse il moro trascinandola via. Mentre andavano verso l'aula magna, Kate continuò a fissare il luogo del suo primo incontro col ragazzo misterioso.


Fine del primo capitolo

Spero che vi piaccia!

P.s.: è la seconda volta che scrivo questo capitolo, ho cercato di seguire i consigli che mi hanno dato le persone che l'hanno letto. Questo capitolo è fatto in collaborazione con Hasha.

  
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