Bugiardo

Era stupido.
Insensato.
Infantile.
Yukio non era così, non era una persona stupida, insensata o infantile; non era avventato, non dava spazio alle sue emozioni.
Era più pragmatico, sistematico, dedito.
Dedito a se stesso e alle sue promesse.
Per questo, spesso, era frapposto al fratello.
Yukio era quello buono, Rin era il demone.
Frammenti dello stesso specchio.
Così Yukio sorrideva, annuiva.
Codardo.
Mentiva.
A tutti. A se stesso.
Nessuno aveva mai messo in dubbio la natura del figlio di satana, miracolosamente rimasto umano.
Lui era quello buono.
Carico di rancore, carico di gelosie.
E a volte si chiedeva quanto potesse essere buono.
Come potesse essere giudicato agli occhi del divino, lui che mentiva, che era diventato stupido e infantile; che si comportava in modo insensato, sperando che le sue azioni assumessero logica.
Lui, che amava un fratello in modo sbagliato;  nel modo in cui nessuno dovrebbe mai amare i propri consanguinei.
Incesto.
Non voleva dargli un nome, non voleva accettare quel che provava per il fratello.
Eppure il termine era quello: incesto.
Così taceva, mentiva e annuiva.
Sperando – stupidamente, insensatamente, avventatamente – di poter sfuggire ai suoi stessi occhi.

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Note: Questo è perchè, quando chiedo: "Nonnina, che cosa vuoi per il compleanno? **" e lei risponde "Fanfiction :3 Rin e Yukio" io non so dire di no x°D
Prima di tre flashfiction su questa coppia che, mio malgrado, nonostante tutto, sta iniziando a piacermi D: tutta colpa dei regali di compleanno. 
In realtà il compleanno sarebbe domani MA pubblico prima, in barba alla superstizione :3 domani le altre due.
Nonostante questo, Marty, questa raccolta è tutta per te. Per il modo in cui mi sopporti, in cui sostieni i miei scleri (da scrittura, soprattutto) e per il modo in cui, semplicemente, metti allegria a chiunque ti stia intorno x°D Tantissimi auguri.