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Autore: Shichan    11/10/2011    3 recensioni
[Malec]
Bene inteso: Magnus Bane non osava certo lamentarsi del broncio del maggiore dei Lightwood, che trovava assolutamente adorabile. Né avrebbe potuto affermare di non gongolare vergognosamente nel notare quanto Alec fosse geloso di lui, il che significava naturalmente che il Cacciatore era piuttosto cotto della sua persona, cosa che lo lusingava.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prima Malec, primo tentativo nel fandom – che volevo brutalmente attaccare con qualcosa su William de “Le Origini – L’Angelo”, ma tant’è.
Si colloca idealmente nella festa a fine di “Città di Vetro”, mentre il riferimento al Vampiro donna si coglie più facilmente se con presa visione de “Le Origini”, ma può essere anche godibile in caso contrario, non essendoci nomi specifici.
Per AcchanBaka (cinque anni e non sentirli, Bane! Auguri!) <3

 

 

Magnus Bane poteva vantare, con un certo orgoglio a dirla tutta, di aver frequentato nella sua lunga vita ogni tipo di Nascosto possibile e di avere la fortuna – o la faccia tosta necessaria perché ciò accadesse – di mantenere generalmente dei buoni rapporti con ognuno di essi. Naturalmente, aveva delle specie “predilette”, per così dire, ma gli affari erano affari e come dicevano i mondani: di necessità si fa virtù.
Aveva avuto modo di osservare i difetti e i pregi di ognuno di loro, come potessero essere utili o rivelarsi delle spine nel fianco; non avrebbe mai dovuto ignorare l’istinto che gli suggeriva che quel Figlio della Notte – Raphael – fosse una vera piaga.
Il campanello d’allarme era suonato quando lo aveva visto avvicinarsi ad Alec, e no, non era stata una questione di gelosia; che – a proposito di quest’ultima – era esattamente ciò che era stato violentemente scatenato nel giovane Lightwood.
Bene inteso: Magnus Bane non osava certo lamentarsi del broncio del maggiore dei Lightwood, che trovava assolutamente adorabile. Né avrebbe potuto affermare di non gongolare vergognosamente nel notare quanto Alec fosse geloso di lui, il che significava naturalmente che il Cacciatore era piuttosto cotto della sua persona, cosa che lo lusingava.
Ma non gli piaceva che Alec non lo guardasse – non era certo che fosse solo per sentimentalismo e non dovuto anche ad una sfumatura di egocentrismo – e quando la cosa si protraeva per ore, cominciava a perdere di attrattiva; le due del mattino, e lui stava ancora aspettando che Isabelle Lightwood uscisse dalla stanza di suo fratello e andasse a renderlo partecipe delle intenzioni di Alexander. Dopotutto a Magnus serviva solo sapere di poter entrare dalla porta come una persona matura avrebbe concesso, o di doverlo fare dalla finestra. Non era così difficile, suvvia.

Il momento in cui aveva etichettato Raphael come una pettegola era stato quando, dopo dieci abbondanti minuti di “cosa c’è Alec?”, “è successo qualcosa Alec?”, aveva finalmente ottenuto la risposta che meno di tutte si aspettava e che soprattutto nessun altro se non un Figlio della Notte avrebbe potuto riportare al Nephilim.
E su cui discutevano come una vecchia coppia di coniugi in quel momento.
«Quindi sei stato con un Vampiro.»
«Una Alec, era una donna. E ad ogni modo non solo que-» evitò di concludere, il cipiglio di Alexander non pareva incline alla battuta: «Non che io non adori la tua gelosia, dolcezza, ma davvero, non dovresti lasciarti prendere così facilmente in giro da Raphael
«Ma ci sei stato.» si impuntò Alec per l’ennesima volta.
Magnus Bane non era mai stato l’emblema della pazienza; reputò assolutamente corretto intrappolare Alec tra sé e il muro e parlargli a ben poca distanza dalle labbra.
«Ma ora sto con te.»
«Ma non sono un Vampiro. Nemmeno attento al tuo collo.»
«Oh» finse sorpresa «ma puoi mordermi da qualche altra parte, sai?» insinuò maliziosamente.
«Bane.» pronunciò Alec con eloquenza e un po’ di sdegno (misto ad imbarazzo) che si persero chissà dove – probabilmente sulle labbra dello Stregone.
Mai una volta che l’avesse vinta, con Magnus.

   
 
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