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Autore: ma89vi    14/10/2011    4 recensioni
I pensieri di Georgie e Abel nei brevi attimi prima della morte di lui.
“Georgie, prendi Arthur e vai in Australia.”, le disse con un filo di voce.
“Non posso senza di te. Devi venire anche tu con noi, con me, Arthur e il nostro bambino.”, gli disse, con le lacrime agli occhi.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sopravvivere alla morte

Bang bang bang!

Georgie sentì quegli spari trafiggere il corpo del suo amato Abel.

Non poteva crederci.

Non poteva essere Abel quell’uomo a terra sanguinante.

Quell’uomo che evocava con le poche forze rimaste il suo nome.

“Georgie, prendi Arthur e vai in Australia.”, le disse con un filo di voce.

“Non posso senza di te. Devi venire anche tu con noi, con me, Arthur e il nostro bambino.”, gli disse, con le lacrime agli occhi.

Abel le aveva sorriso a quelle sue ultime parole.

Un figlio suo.

Un figlio che non avrebbe mai conosciuto perché la morte lo stava strappando alla vita.

Lui, che era un temerario, adesso stava morendo in quel modo così banale.

Sarebbe dovuto scappare insieme ad Arthur la notte in cui l’aveva salvato.

Invece no. Aveva fato il coraggioso e ora la morte lo stava avvolgendo.

Chissà come sarebbe stato suo figlio.

Chissà come sarebbe stato come padre. Forse sarebbe stato un buon padre.

“Abel? Abel! No, non lasciarmi Abel! Ho bisogno di te!”, urlò Georgie in preda alla disperazione, mentre Abel emetteva l’ultimo respiro.

Non se la immaginava così la sua vita.

Non voleva perdere il suo uomo.

Perché il destino era contro di lei?

Il suo sogno di vivere per sempre con Abel si era infranto. Ed ora come sarebbe potuta andare avanti senza di lui?

Non sarebbe stata sua moglie. Lo desiderava così tanto.

Il suo corpo era ancora caldo.

“Oh Abel, amore mio! Se me ne fossi accorta prima di amarti, avremmo potuto vivere felici! È tutta colpa mia!”, gli disse, cullandolo e abbracciandolo a sé.

La verità è che in cuor suo sentiva di amarlo da sempre. Fin dal giorno in cui aveva scoperto che non erano fratelli.

Ma non voleva ammetterlo. Era stata cieca.

Ora cosa le rimaneva?

“Un figlio tuo... Abel...”

Le sue parole le rimbombarono nella testa, ancora frastornata.

Sorrise. Aveva nel suo ventre il figlio di Abel.

Un figlio che sarebbe cresciuto amato e coccolato come non mai.

Un figlio che sarebbe cresciuto nel ricordo di suo padre.

Con l’amore di suo padre. Anche se lui non c’era più, gli sarebbe stato vicino.

Ed era per questo che lei doveva farsi forza e andare avanti.

“Ci rivedremo un giorno, mio dolce e amato Abel...”

Ne era certa.

 

 

 

 

Fine.

 

  
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