Quando Paradiso ed Inferno si fondono nell’Apocalisse, angeli
e demoni diventano più umani degli
uomini.
Èspero
È
strano trovarti qui, con me, dopo tutto quello che è successo: dopo tutto il
male che ci siamo fatti a vicenda.
Ritrovarti
nel mio abbraccio è qualcosa che non credevo più possibile dopo allora;
fortunatamente mi sono sbagliato.
Te
l’hanno mai detto che sei bello quando dormi nel nero?
La
seta ti dona, amore.
Mi
viene da sorridere: per te, me e tutto questo insieme. Mi pare tutto così
assurdo.
Mi
chiedo come posso essere riuscito finalmente, dopo eternità di tentativi
falliti, a farti aprire gli occhi sulla vera causa della nostra separazione; ed
è stato quasi commuovente guardare i tuoi occhi ingenui spalancarsi di sorpresa
quando ti dissi che era per te che avevo tradito: è stato per salvare te che avevo rivendicato un trono di cui
in realtà non mi importava nulla.
Credo
che avrei riso, non fosse stato per l’ambientazione macabra del nostro
incontro: un campo di battaglia fatto si cadaveri ed ali spezzate non è
esattamente il luogo più romantico in cui ritrovarsi.
È
stata una scena al quanto singolare.
Mentre
continui a riposare sulla mia spalla ti pettino i capelli, tornati dorati dopo
aver lavato via il sangue, e sento la tua mano appoggiata su petto, proprio
all’altezza del cuore - dove la cicatrice che tu mi hai inferto all’inizio del
Tempo sfregia la pelle. È l’unica delle tante che non è stata cancellata:
perché non ci sono riuscito oppure non ho voluto devo ancora deciderlo; probabilmente
volevo qualcosa di te che non fossero solo ricordi: i ricordi pian piano
sfumano, mentre le cicatrici dolorose non passano mai.
-
Lu…-
Abbasso
lo sguardo verso di te e mi specchio nei tuoi occhi, più verdi dell’Eden
stesso.
-
Ben svegliato -
Mi
chino a baciarti, tu ti sollevi appena per venirmi incontro mentre sorrido
perché so che mi lascerai fare tutto quello che vorrò con le tue labbra d’ora
in poi. Esattamente come prima.
-
A cosa pensavi? - mi chiedi senza allontanarti troppo.
-
A quanto stai bene tra le lenzuola del mio letto -
Mi
mordi un labbro in divertita protesta, ma poi lo baci e baci me, scivolandomi
addosso come luce d’alba.
-
A cosa? -
-
A quanto è bello riaverti con me -
Sorridi,
soddisfatto della risposta, e appoggi la testa sul mio petto - la fronte
premuta contro il mio collo.
-
È bello esserci - mi baci il collo - e non ti permetterò mai più di
allontanarmi -
Mi
concedo un attimo, un secondo ancora per respirare quel tuo profumo che
nonostante tutto sa ancora di ingenuità e luce.
-
Non sono io che ho deciso di farlo -
I
tuoi occhi si fanno brillanti: accessi da quel fuoco battagliero ed orgoglioso
che ho sempre amato vederti addosso. Talmente tanto da arrivare a provocarlo di
proposito.
-
Saresti dovuto venire da me, parlarmene. In vece hai fatto tutto da solo…! -
-
Perché sapevo cosa avresti scelto. Me lo dicevano i tuoi occhi ogni attimo che
passavamo insieme. Ma non era la scelta giusta: c’erano ancora troppe cose che
ignoravi -
-
E allora hai deciso di scegliere per me -
Ti
alzi di scatto, spostando le lenzuola con violenza, e ti metti addosso la prima
cosa che trovi - Destino vuole che siano i pantaloni del mio abito - mentre
continui a darmi le spalle.
Sospiro
pesantemente alzandomi a mia volta, mettendomi addosso dei pantaloni di tessuto
scuro, e mi porto alle tue spalle per cingerti la vita con le braccia. Ti bacio
il collo spostandoti i capelli col viso e percepisco chiaramente il tuo
tentativo di rimanere indifferente, ma sai che cederai tra non molto: lo hai
sempre fatto e sempre lo farai…per mio grande diletto.
-
Che cosa avrei dovuto fare? - ti sussurro contro la pelle - Dirti che ci
avevano scoperti e che volevano scacciarci perché l’essere che più amavi al
mondo temeva che…-
Ti
volti di scatto e fissi lo sguardo nel mio, i visi ad un niente di distanza.
-
Sei tu quello che più amo, lo sei
stato sempre e lo sai! Come hai potuto pensare che avrei accettato di lasciarti
andare?! -
-
Proprio perché sapevo che non l’avresti mai fatto ho dovuto scegliere anche per
te! -
-
E così hai deciso di tradire, dando a Lui una scusa valida per scacciare solo
te, e dandone una anche a me per odiarti in modo che ti dimenticassi senza
rimorsi…si, direi che è proprio nel tuo stile, Lu - dici con lo sguardo basso e
la voce delusa.
Ti
prendo il viso tra le mani e ti bacio con forza, costringendoti per i primi istanti
ad accettare un bacio a cui poi ti abbandoni.
-
Ho tradito Lui, Gabriel, ma non te. Mai. –
Continui
a guardarmi mentre prendi le mie mani tra le tue e le fai scivolare via dal tuo
viso per portarle alle labbra e baciarne il dorso.
-
Lo so, ti credo. Ma non hai idea di quanto si stato straziante restare tutto
questo tempo senza di te –
In
un attimo ti spingo contro la parete alle tue spalle e premo la bocca sulla tua
con forza, innescando un bacio di disperazione violenta, ma poi le tue mani si
immergono tra i mie capelli e la tua lingua così dolce calma questo attacco
brusco ammansendo la mia.
-
Ti amo –
Te
lo sussurro sulle labbra mentre mi lascio spingere di nuovo verso il letto, mi
siedo appoggiando la schiena al metallo freddo e scuro della testiera e brividi
monelli mi corrono lungo la schiena a causa dei mille baci che mi lasci sulle
spalle, nelle piega del collo, sul viso.
Le
mie mani corrono lungo i muscoli tesi delle tue cosce, piegate ai lati dei miei
fianchi, e poi le faccio salire lungo il profilo del tuo corpo fino alla
schiena nuda per poi seguire in punta di dita l’incavo sensuale della spina
dorsale che porta alle scapole. Sentire i tuoi sospiri farsi gradatamente più
pesanti contro la mia pelle è una soddisfazione che calma l’anima ed incendia
il sangue.
Tieni
gli occhi chiusi mentre sposti il capo per appoggiare la fronte contro la mia –
le tue mani che si appoggiano sul mio collo in una carezza statica fatta soltanto
di squisito calore – ma poi li apri di scatto lasciando che un gemito più forte
degli altri ti sfugga quando, premendo entrambi i palmi sulla tua schiena,
faccio venire a contatto i nostri bacini.
Ne
approfitto per far scivolare la lingua tra le tue labbra rosse e schiuse dalla
sorpresa e dal piacere, godendo di ogni
sensazione che mi dai nell’abbandonarti al bacio che ti impongo, chiedendo,
però, tanta passione quanta ne dai tu.
Forse
Uriel aveva ragione, mio bellissimo Gabriel: stare con me ti ha cambiato;
perché me li ricordo ancora benissimo i tuoi primi baci – timidi e imbarazzati
– che non sono minimamente paragonabili agli sfoghi di passione a cui ti lasci
andare adesso.
Ma,
in fondo, sono successe tante cose. C’è stata un’Apocalisse – che comunque ha portato
a poco più di nulla.
Amarti
una seconda volta è come farsi bruciare da fuoco vivo, con il metallo freddo
contro la schiena in delizioso contrasto alla tua pelle bollente premuta contro
tutto il mio corpo; sentirti muovere contro di me è una sensazione che non
credevo di poter più provare ed adesso riaverti tra le braccia fa quasi male.
-
Lu…Lucyfer…amore, io…! –
-
Shh, lasciati andare. Dimentica tutto e lasciati amare –
-
Dimmi che sei mio…dimmi che mi ami –
-
Sono tuo…- ti bacio il collo che scopri in offerta per le mie labbra – E ti
amo, Gabriel –
Ti
sento muovere, abbandonarti al tuo corpo ed al mio, e poi gemere, chiamarmi,
ansimare, urlare.
Non
esiste creatura che abbia voce più dolce.
Mentre
tu ritrovi il respiro, steso ansimante tra le mie braccia dove è giusto che tu
stia, con la guancia appoggiata sulla mia spalla, io mi chiedo come ho potuto
privarmi di te per tutto questo tempo. Dovevo essere impazzito.
Ci
baciamo ancora, succubi dei nostri stessi desideri, più e più volte fino a
quando tu non ti allontani inclinando il viso per guardarmi.
-
Che cosa succederà ora? –
-
Ristabiliremo il nostro equilibrio, come è giusto che sia… -
-
Ma…Lui ha perso! Questo non dovrebbe darti maggior potere? –
-
Ci da maggior potere, perché ora sa
che non è invincibile e non si può permettere un impero maggioritario, ma
l’universo ha bisogno del suo equilibrio. Questa è un regola che nessuno di noi
può violare –
-
Capisco –
Ti
faccio alzare il mento per vezzeggiarti le labbra con un bacio e poi baciarti
anche la fronte.
-
Che cosa ti preoccupa? –
Sospiri,
nascondendo il viso nella curva della mia spalla.
-
Ho paura che…non lo so, magari Lui cerchi di vendicarsi –
Serro
la presa sul tuo corpo per rassicure te…e, forse, un poco anche me.
-Non
gli permetterò di farlo. Dormi e sogna, tesoro mio, da domani andremo incontro
ad una nuova era. E sarà solo nostra -.
Colui che deve andare in prigionia,
andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada
di spada sia
ucciso.
Apocalisse di
San Giovanni.