Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: joellen    21/10/2011    1 recensioni
La vicenda si è conclusa nel migliore dei modi. Non possiamo dire che "vissero tutti felici e contenti", ma è andata abbastanza bene.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL PORTALE DELLA PAURA

 

 

1) IL SOGNO

 

 

Boston, casa dei Bishop, in un tempo imprecisato

 

 

Walter Bishop si svegliò di colpo da uno strano sogno in cui aveva visto un uomo che non gli sembrava rientrare nella listava dei suoi conoscenti. Anzi, per essere più precisi, non l’ aveva proprio mai visto.

Suo figlio Peter, che dormiva poco lontano, si svegliò anche lui, con una leggera ansia.

“Walter, - lo chiamò – Va tutto bene?”.

Bishop rimase seduto sul letto, senza rispondere, aumentando così l’ansia nell’animo di suo figlio che si alzò e si avvicinò al suo letto. Quando Peter si inchinò per guardare meglio suo padre, Bishop si girò di scatto verso di lui e ricambiò lo sguardo colmo di gratitudine per la solerzia con cui Peter accorreva quando lui aveva bisogno di aiuto.

“Va tutto bene, figliolo. – rispose tranquillo – È solo che ho fatto uno strano sogno”.

Peter si sedette sul bordo del letto, pronto ad ascoltare.

“È stato un brutto sogno, Walter?” domandò gentilmente.

“No. – rispose Walter – È stato solo particolare” e gli descrisse sogno e uomo comparso nel sogno. Alla descrizione, Peter aggrottò la fronte, poiché anche lui non ricordava assolutamente di conoscere una persona che rispondesse a quei requisiti, ma aveva sempre in mente ciò che aveva passato suo padre durante i 17 anni di internamento al Saint Claire.

“Walter, - lo incitò – sei sicuro di non averlo mai visto all’ospedale? Potrebbe essere una persona che ti è venuta a far visita, e di cui hanno pensato bene di cancellarti il ricordo”.

Bishop era perplesso.

“No, Peter. – rispose poi – Io, quell’uomo non l’ ho mai visto in vita mia. Se lo avessi incontrato all’ospedale, per quanto possano avermi manipolato la memoria, qualcosa di lui mi sarebbe rimasto. E invece io posso dire di non aver mai visto quel volto prima d’ora. Ma quel che mi è parso strano è che mi guardava come se mi conoscesse, e mi ha anche detto qualcosa …”

“Cosa?” chiese Peter, curioso.

“Qualcosa che riguarda un portale”.

Peter si fermò a pensare. La sua amica Olivia Dunham era tornata da poco da un portale che l’ aveva proiettata in un’altra dimensione.

Bishop guardò intensamente suo figlio come fosse un oracolo.

“Okay, Walter. – tagliò corto Peter – Non preoccuparti. Sai cosa facciamo oggi? Andiamo a fare una bella ricerca in archivio. Chissà che non si trovi qualche faccia assomigliante all’uomo che hai sognato. Non sarà lui, ma per associazione di idee, potrebbe tornarti in mente” e nel dirlo sorrise e strinse a sé suo padre. Bishop si commosse e ricambiò quell’abbraccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lawrence, Kansas, qualche  giorno prima

 

 

 

Dean e Sam erano a casa di Bobby, e si trovavano seduti al tavolo del suo tinello, davanti al computer, in cerca di casi da risolvere, ma non sembrava esserci niente di interessante all’orizzonte. A smuoverli dal loro stato quasi catatonico, ci pensò Bobby.

“Ragazzi, - li chiamò dall’esterno – se non avete ancora trovato il caso del secolo, potreste venirmi ad aiutare a sistemare dei libri?” .

Con travolgente entusiasmo, i due fratelli si alzarono e si trascinarono nel giardinetto dove videro con sgomento una catasta altissima di libri da portare all’interno, e collocare nei vari scaffali delle librerie disseminate per la casa. Sospirando, cominciarono a caricarsi un po’ per uno buona parte di quel ben di dio di cultura che il loro amico, quasi padre, amava da anni collezionare per poi leggere durante i lunghi e freddi mesi invernali. Fra quei libri, Sam ne individuò uno che lo attrasse per la copertina di cuoio scuro intarsiato,  ma soprattutto per il contenuto. Il libro era piuttosto grosso e voluminoso, e le pagine erano riccamente decorate con veri e propri quadretti dentro cui È incastonata la lettera che diede inizio al capoverso. Si fermò incantato a sfogliare le pagine. La scrittura era antica, a caratteri gotici, ma la lingua non era inglese.

“È italiano. – informò Bobby, arrivando di soppiatto alle spalle di Sam facendolo trasalire –È un libro del Rinascimento Italiano”.

Sam si girò e guardò Bobby meravigliato.

“Dove l’ hai trovato?” chiese.

“A Boston. – rispose il cacciatore – Nella Biblioteca Pubblica è stato aperto un settore dedicato a questo tipo di libri. Ovviamente non l’ ho preso alla biblioteca, ma l’ ho trovato nel negozio di un mio amico che va pazzo per queste cose. Però non chiedetemi dove l’aveva trovato lui”.

“È bellissimo!” commentò Sam, estasiato.

“Sapevo che l’avresti scovato, e che ti sarebbe piaciuto. – disse Bobby sorridendo – Guarda pure, Sam, ma dopo. Adesso ho ancora bisogno del vostro aiuto”.

Rimasto in disparte ad ascoltare la conversazione, Dean si appropriò per un attimo del tomo antico, mettendosi anche lui a sfogliare le pagine, ma fra esse, improvvisa e rapidissima come un flash, gli apparve l’immagine di un uomo dalla pelle chiara, ciuffi di capelli rossicci fuoriuscenti da un copricapo di foggia antica di velluto rosso scuro, e occhi celesti dallo sguardo freddo e crudele che sembrava uscire da quelle pagine e fissarlo come se fosse lì.

Dean chiuse il libro di colpo, lo gettò a terra e tornò in giardino a prendere altri libri.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: joellen