-C'era una volta uno splendido regno: esso era governato saggiamente da un giusto e potente sovrano insieme alla sua dolce consorte; tutto andava per il meglio e la pace regnava sovrana...-

-La prego, sua maestà... la situazione non è esattamente questa...- mormorò il fedele servitore Islanda al Re Svezia.

-Non lo è?- Chiese peplesso il sovrano.

-Non preoccuparti, Su-san... ora ci penso io,- propose la dolce regina di quel regno, Finlandia.

Quest'ultima, giunta assieme a Islanda in un luogo in cui il re non poteva sentirla, espose chiaramente la sua versione dei fatti a beneficio di chi si appresta a leggere questa storia.

-C'era una volta un regno terribile, in cui tutto ormai andava a rotoli da tempo immemore. Il re era un tipo inquietante con seri problemi di vista... esso, infatti, aveva deciso di scegliere come moglie un uomo che manco gli aveva dato il suo consenso esplicito. Tanto per fare una cosa nuova, il poveraccio a cui era toccata una simile sorte ero io.Va bene così?-

-Direi che è più fedele alla realtà...- mormorò il fedele servitore, -anche se bisognerebbe aggiungere ancora qualcosa...-

-Dalla serie, ormai non ci vergognamo più di nulla, quindi vuotiamo il sacco. Allora... dopo un certo tempo, il re aveva incominciato ad angosciare la povera regina che, come abbiamo detto era un uomo, con una richiesta di difficile realizzazione. Per farla breve, voleva un erede maschio. Il punto non era tanto averlo maschio, quanto avere l'erede in generale, poichè la regina non era una donna...-

-Penso si sia capito...-

-Meglio ribadirli, certi concetti base... comunque, fu così che la regina cercò una soluzione... o, meglio, finse una gravidanza e cercò direttamente un bambino biondo e con gli occhi azzurri da far passare come figlio del re. Alla fine lo trovò, anche se non era proprio un neonato...-

-Diciamo pure che era alto quanto il re e che la regina non aveva molta voglia di cercare.-

-Insomma... quanto vuoi che importi l'altezza? Aveva il cervello di un bambino, se non altro...-

-Su questo sono perfettamente d'accordo.-

-Il bambino...-

-Ehm...-

-Va bene... il ragazzo si chiamava Danimarca. Quando lo vide, il re rimase un tantino perplesso.-

-In effetti è dura aspettarsi un neonato e trovarsi con un ragazzo grande e grosso che come prima cosa gli ha chiesto di poter usare la carrozza e i soldi per andare a bere con i suoi amici...-

-In ogni caso, visto che aveva avuto l'erede tanto sospirato, il re se ne fece ben presto una ragione e si convinse che Danimarca fosse figlio suo.-

-E io ancora mi chiedo come ha fatto...-

-A nessuno interessa il tuo parere,- ci tenne a specificare la regina Finlandia che diventava sempre un tantino nervosa quando doveva parlare della sua triste vita matrimoniale, -e ora, visto che il raccontino è finito, torniamo da Su-san...-

Quando la regina rientrò con il suo fedele servitore nella stanza del trono, trovò Svezia immerso in una delle solite discussioni padre-figlio.

-Eddai, vecchio... almeno i soldi per la birra di stasera potresti sganciarli...- provava a convincerlo Danimarca.

-Certo che no... e poi hai letto quei libri che ti ho passato due mesi or sono circa la vita di corte?-

-Neanche una riga,- ammise tutto contento il danese, -ora posso uscire?-

-No.- Rispose il re con convinzione.

-Ma perchè non lo fai uscire, Su-san? Almeno ce lo leviamo di torno...- Disse la regina con fare materno.

Il re fissò perplesso la sua consorte.

-Beh... in effetti se Danimarca fosse fuori, io e te potremmo prenderci del tempo per noi due e potremmo fare...-

-Danimarca, ti proibisco di uscire finchè non avrai imparato a memoria tutti quei libri!!!- Urlò la regina cambiando immediatamente la sua posizione.

-Come sei virile stasera, mammina cara...- lo prese in giro Danimarca, facendo irritare ancora di più il povero Finlandia che cominciava a non sopportarlo più e malediceva ogni giorno il momento in cui gli aveva rivelato il suo segreto.

-Non rivolgerti a tua madre in quel modo,- lo rimproverò Svezia, -e poi dovrei portarti dall'oculista un giorno di questi, visto che la trovi virile...-

-Ti ringrazio, Su-san...- sibilò fra i denti la regina, -se non ti spiace, concludi tu questa discussione con nostro figlio... io... ehm... ho degli affari di stato da sbrigare...-

-Certo, cara, va' pure.-

Dopo aver ottenuto il consenso del re, la giovane regina si allontanò dalla sala del trono seguita da Islanda e si diresse nel suo studio con un'aria che non prometteva assolutamente nulla di buono...

Fine primo capitolo!

Il titolo della fiaba, volutamente messo in danese, è "La principessa sul pisello", di Hans Christian Andersen.

Spero che l'inizio vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate!

Grazie a chi ha letto e a chi recensirà!

Alla prossima! ^_^