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Autore: Archangel 06     27/10/2011    4 recensioni
è un po' il seguito di "I remember you" se volete...
Dave stava dormendo buttato su una branda da campeggio. Doveva essere davvero stanco per essere crollato senza nemmeno ricordarsi di spegnere la luce, che era accesa.
Con cautela Hetfield si avvicinò alla branda: forse Mustaine stava avendo un incubo, aveva la fronte aggrottata e i capelli fradici di sudore, e si agitava borbottando cose senza senso.
Agitandosi aveva buttato la coperta di lato scoprendosi le lunghe gambe nude, e James gliela rimise addosso, appoggiandogli poi il dorso della mano sulla fronte: forse gli era salita la febbre...
No, era solo un po' accaldato.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre Dave si era dileguato.
James bevve un sorso di birra dalla bottiglia, senza prestare troppa attenzione alle farneticazioni di Belladonna, sbronzo da far paura.

Il Big 4 era andato da dio, e i Megadeth dovevano veramente ringraziare qualche santo, perchè Dave si era presentato davvero malmesso: aveva detto di essere stato male e di aver dormito di merda i tre giorni prima del concerto, e c'era da credergli, viste le occhiaie violacee che gli cerchiavano gli occhi e lo facevano sembrare uno zombie.
Dave era stato strano, quel giorno.

James si era sentito addosso il suo sguardo per tutto il tempo, e per un motivo o per l'altro se lo era ritrovato spesso vicino.
Di solito Dave lo evitava, e James aveva potuto accorgersi subito dell'insolita vicinanza del suo ex migliore amico: dopo il concerto però tutto sembrava essere tornato normale, e Dave era sparito come al suo solito, per evitare di dover stare vicino a Ulrich e Hammet.
La sua assenza però si sentiva, molto più della sua presenza: come dire, un silenzio che faceva un gran rumore.

Hetfield valutò il grado di ubriachezza generale, che era decisamente alto: posso dileguarmi anche io, non se ne accorgerà nessuno.
Con calma cominciò a girare apparentemente senza meta per la stanza, arrivando fino alla porta: colto il momento opportuno, vi si infilò senza dare nell'occhio.

Sono un fottuto ninja!

Si allontanò in fretta dalla stanza, imboccando il primo corridoio che si apriva a destra, dove sapeva essere il camerino di Dave.
Arrivò alla porta, e provò ad abbassare piano la maniglia: aperta, e dall'interno non proveniva nessun rumore.
Dave stava dormendo buttato su una branda da campeggio. Doveva essere davvero stanco per essere crollato senza nemmeno ricordarsi di spegnere la luce, che era accesa.
Con cautela Hetfield si avvicinò alla branda: forse Mustaine stava avendo un incubo, aveva la fronte aggrottata e i capelli fradici di sudore, e si agitava borbottando cose senza senso. Agitandosi aveva buttato la coperta di lato scoprendosi le lunghe gambe nude, e James gliela rimise addosso, appoggiandogli poi il dorso della mano sulla fronte: forse gli era salita la febbre...
No, era solo un po' accaldato.
Mustaine parve rilassarsi un po' al tocco del chitarrista, perchè smise di agitarsi. James per un attimo temette di averlo svegliato, ma non era così.
Rimase per un po' ad osservarlo: sembrava così indifeso... aveva il capo voltato, la bocca leggermente aperta, una mano appoggiata sul cuscino e l'altra sulla pancia, il viso segnato da chissà quali preoccupazioni che nemmeno nel sonno lo abbandonavano.
Quasi si vergognava a guardarlo, gli sembrava un gesto troppo intimo che lui da molto, molto tempo non poteva più permettersi di compiere.

"Jamie..."

Hetfield trasalì, credendo che Mustaine si fosse svegliato, ma così non era.
Jamie.
Da quanto non si sentiva chiamare così? Neanche Cliff aveva mai usato quel diminutivo, non glielo aveva mai permesso.
Allungò una mano senza quasi rendersene conto, e sfiorò la guancia di Dave con una carezza.
"Hey, Scotty..." mormorò. Dave odiava quel soprannome.
Dave forse lo sentì, o forse sentì la carezza, fatto sta che aprì gli occhi.

"James?" mormorò intontito dal sonno. "Sei tu? O è di nuovo un sogno? Si, deve essere un sogno... di nuovo... ora mi sveglierò, vero? E tu sarai di la con gli altri a fare baldoria..."

"Sono qui, Dave. Non è un sogno" replicò James, appoggiandogli il palmo della mano sulla guancia e carezzandolo gentilmente col pollice.
Dave si puntellò sui gomiti.
"Non può essere. Sarebbe la quarta volta che ti sogno, perchè mai dovresti essere qui?" faticava a uscire dal mondo onirico ed entrare in quello reale, era troppo stanco.

"Sono qui invece..." James gli prese il viso con entrambe le mani, voleva baciarlo e così fece, assaporando di nuovo dopo tanti anni le sue labbra, morbide e carnose.
Si staccò solo dopo diversi minuti, dopo aver esplorato ogni angolo della bocca vellutata di Dave.
"Dormi, Scotty..." disse James accarezzandogli il viso, vedendo che gli occhi gli si chiudevano.
"Se mi addormento tu te ne vai come le altre volte..." replicò Dave, che però aveva la testa che ciondolava.

"No" lo rassicurò James, stendendosi di fianco a lui "resto con te. Non me ne vado stavolta, te lo prometto..."
Dave gli si rannicchiò addosso, e crollò mentre James lo stringeva a se.
Finalmente era tranquillo.



Lo ammetto, mi dispiaceva da matti che il povero Dave dovesse rimanere senza James, ho il cuore tenero X°°°D
Niente scene hard stavolta, solo tanta coccolosità :3 però come sempre Dave non è il metallaro duro e cattivo che vuol far credere, ma sotto sotto è dolce e tenero come un cioccolatino... <3 quanta smielatezza, mi devo preoccupare? °L°
be a presto mie care slasher ^_^
   
 
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