Lucy ha provato ad evocare Leo, ma lui gli ha mandato Virgo come sostituta con come scusa un appuntamento.
Ma ,in realtà, per me è successo così:
«L-Leo..?»
La voce titubante di Aries risuonò per lo spazio stellare perdendosi nelle sue oscure pieghe e rimbalzando talvolta su stelle lontane.
«Lasciami in pace, Aries. Non voglio parlare con nessuno, ora.»
Il tono del Leone era freddo, e forse altre persone lo avrebbero accontentato, ma lo spirito dell'Ariete parlò nuovamente, combattendo contro i balbettii.
«P-perdonami...Ma Lucy-san non si s-sarà p-preoccupata e-e in d-difficoltà? N-non sei v-venuto q-quando ti ha c-chiamato...»
«Non mi importa di lei! Non più!»
Calde e, com'era ovvio, lucenti lacrime bagnarono il suo viso dopo quello scoppio di rabbia, tradendo le sue vere emozioni.
Dopo l'ennesima prova che la sua padrona, la maga degli spiriti stellari Lucy, provava interesse per quel Natsu, non ci vedeva più tra il dolore e la rabbia.
Ogni volta che andava sulla Terra ringraziava quelle scure lenti che celavano il suo volto, nascondendo la sua sofferenza agli occhi degli altri, specialmente agli occhi di quella bionda.
Perché, nonostante facesse sempre buon viso a cattivo gioco, nonostante uscisse con qualsiasi ragazza vedesse, nonostante tentasse di convincersi di non amare quella bionda più delle sue tante fiamme, il suo cuore si frantumava ogni volta che vedeva lo speciale legame tra Natsu e Lucy, ogni volta che capiva di non essere per lei niente più di un amico e ogni volta che si trovava a pensare a lei pur sapendo che non sarebbe mai stata sua.