Premessa: Devon e Morgan sanno che Chuck è una spia.
 
Su Burbank il sole splendeva, Chuck era seduto sul divano, mentre Sarah ed Ellie parlavano in cucina e Devon navigava in internet.
- Ehy Chuck- disse il Dott. Woodcomb alzando la testa dal monitor – Senti qua! In Europa lo sport più famoso è il calcio!-
- E quindi?- gli rispose Chuck non capendo dove il futuro cognato volesse andare a parare.
- Ti andrebbe di fare due tiri a calcio?-
- Calcio? Certo! Sono un asso in questo sport!- la nuova voce li fece sobbalzare.
- Oh, ciao Morgan- lo salutarono in coro Chuck e Devon
- Okay ! Allora è fatta!- Capitan Fenomeno si alzò e chiuse il pc – Vado a cambiarmi.-
- Ehy, ma io…- l’intersect non finì la frase, infatti, i due erano già spariti.
Poco dopo tornarono entrambi in tenuta sportiva e lo fissarono impazienti sulla porta.
- Va bene, va bene! Arrivo! – poi si rivolse a Sarah ed Ellie – Voi venite?-
- Ho il turno tra dieci minuti- si scusò la sorella.
- Ah… E tu, Sarah?-  le domandò speranzoso.
- Sì, penso che verrò- Uscirono tutti e quattro e ovviamente questo non passò inosservato sui computer di Casey che, avendo ascoltato tutto tramite i microfoni, li precedette arrivando per primo al campo.
- John! Anche tu qui per fare due tiri?-
- No, Devon. Stavo solo… Uh… Ricordando-
- Ah, ti dispiace se noi giochiamo?-
- No, no, fate pure-
Intanto Sarah aveva preso da chissà dove due sedie e un ombrellone giallo.
- Walker- disse sedendosi sull’altra sedia libera.   
- Casey-
Fenomeno era finito in porta, Chuck e Morgan si passavano goffamente la palla.
John rivolse uno sguardo assassino verso il campo.
- Tutto bene?- gli chiese la ragazza.
- Shhh, sh, sh, shhhhh!- appoggiò la giacca alla sedia, si accovacciò, prese una manciata di terra e si dipinse due strisce sul volto.
- C...Casey?-
- Tu non hai visto niente, Casey non è qui!-  strisciò in un cespuglio vicino ed estrasse la pistola, riprese a guardare il terreno di gioco.
- J… John… Che stai…?- 
Bang.  Un primo colpo fu sparato, ma colpì il terreno.
Bang. Secondo colpo, ancora l’unico a rimetterci fu il suolo.
Stranamente i tre “giocatori” non si accorsero di nulla.
Bang. Terzo colpo, nessun bersaglio colpito.
Dal cespuglio si udì un grugnito, Casey uscì strisciando, si rimise in piedi e corse furtivo verso la palla.
Tutti si fermarono e lo guardarono perplessi.
A pochi metri dal pallone estrasse un coltello e si buttò, accoltellò un paio di volte la palla, poi si rialzò e guardò soddisfatto verso la carcassa del povero pallone.
- Casey?- Chuck lo scrutò dubbioso.
- Si?-
- Perché? Mi spieghi perché?-
- Perché cosa?-
- Perché odi il divertimento?-
- Non sopporto il bianco e l’oro-
- Ma che… ?- poi la risorsa guardò la palla – Tu hai letteralmente ucciso una palla solo perché non ti piacevano i suoi colori?!-
- Che c’è di male?-
- Uno psichiatra no, ne?-  Morgan gli passò un biglietto da visita che Casey prontamente strappò.
- Fenomenale!-  Fenomeno disse l’unica cosa che gli passava per la mente in quel momento.
Tutti si girarono e lo guardarono delusi, ormai avevano perso tutte le speranze, Devon non riusciva ad imparare altri termini.
- Vado a prendere un’altra palla- comunicò Chuck e, sentendo il grugnito di Casey, si affrettò ad aggiungere
- Non bianca e oro, tranquillo!-