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Autore: Temari    30/10/2011    3 recensioni
- "Di solito, non gli importava di quanto tempo i suoi insegnanti si prendessero per valutare i vari compiti che gli venivano affidati, ma quel caso era un po' diverso: desiderava regalare quella specifica opera a Kisa-san." -
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kou Yukina, Shouta Kisa | Coppie: Yukina/Kisa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Alla fine sono riuscita a scrivere qualcosa a tematica vagamente Halloween-iana (?). Il risultato non è quello che mi era stato richiesto - sorry ^^; - ma spero comunque sia soddisfacente, a-hahah...!
In questi momenti mi infastidisce sempre un po' il fatto di essere incapace di disegnare, anzi, mi infastidisce parecchio >.>

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo (e Ukitake-sensei).

Ja ne,
Temari


Crackling Fire






        Kou si chiuse la porta dell'ufficio del professor Ukitake alle spalle con un sospiro di sollievo, contento di poter finalmente andare a casa dopo una lunga giornata all'università. Non doveva lavorare quel giorno quindi non vedeva l'ora di arrivare all'appartamento di Kisa-san ed aspettare l'editore in tranquillità e con la sola compagnia dei suoi adorati volumi in bianco a nero.
        Accelerando un po' il passo, il ragazzo prese a canticchiare fra sé e sé, passando distrattamente una mano sopra alla superficie liscia della carta da pacchi che proteggeva la tela del quadro che teneva sotto braccio
—era l'ultimo lavoro che aveva fatto per il corso di 'disegno a tema': il professor Ukitake aveva richiesto ai suoi studenti di realizzare un disegno originale che si ispirasse alla festa di Halloween che, sebbene non rientrasse tra le festività tradizionali giapponesi (come il Natale, dopotutto), aveva iniziato a prendere piede ugualmente ed a contagiare in special modo i più giovani.
        L'anziano professore aveva impiegato più del solito a valutare i diversi quadri e Kou aveva quasi temuto che non avrebbe potuto riavere il suo lavoro per almeno un'altra settimana, invece fortunatamente Ukitake-san glielo aveva riconsegnato in tempo per il 31 Ottobre. Di solito, non gli importava di quanto tempo i suoi insegnanti si prendessero per valutare attentamente i vari compiti che gli venivano affidati, ma quel caso era un po' diverso: lo studente desiderava regalare quella specifica opera a Kisa-san ed essendo il tema Halloween, sarebbe stato perfetto consegnarglielo proprio quel giorno.


-x-

        Erano le otto di sera passate, quando Kou sentì un lungo gemito di stanchezza attraversare l'appartamento dalle parti della porta—segno che il padrone di casa era finalmente arrivato. Alzandosi dal divano e posando il manga che stava leggendo fino a poco prima, lo studente raggiunse l'ingresso e con un sorriso disse, "Bentornato, Kisa-san!", gettando le braccia al collo dell'uomo più basso che rispose con un suono vago dovuto alla spossatezza, prima di ricambiare il bacio di Kou.
        "E' molto che sei qui?" volle sapere Kisa-san, passandogli affianco per entrare in salotto e gettarsi sul divano.
        "No, affatto," rispose il più giovane, risedendosi al suo posto accanto a Kisa-san e facendo scivolare un braccio attorno alla vita di quest'ultimo, stringendoselo al petto. "sono arrivato da poco." concluse sfiorando la tempia nascosta dai ciuffi di capelli scuri con le labbra distese in un sorriso.
        "Mmmh..." commentò solo l'editore, con un tono altamente scettico senza però dar voce ai suoi pensieri.
        Dopo un minuto di silenzio durante il quale Kou aveva preso a passare una mano fra i capelli di Kisa-san, gli occhi nocciola del più giovane caddero sul quadro appoggiato ad una sedia a poca distanza; rimuovendosi gentilmente dall'uomo che aveva fra le braccia, si alzò e prese la sua opera, porgendola poi all'altro. "Kisa-san, questo è per te." disse, un'espressione radiosa ed estatica, "Il mio professore all'università ci aveva commissionato qualcosa per Halloween, e questo è il mio lavoro."

        Con un sopracciglio alzato, Kisa-san prese il quadro e tolse la carta da pacchi che copriva il davanti.
        Quello che si trovò di fronte, lo lasciò letteralmente senza fiato: lo sfondo era completamente nero mentre la parte bassa della tela era occupata da un florido e scoppiettante fuoco arancione, con così tante sfumature appena accennate ma indubbiamente presenti che era difficile distinguere le varie pennellate, una delicata colonna di fumo si alzava dalle fiamme in delicati archi che si innalzavano fino a scomparire nell'aria; le scintille del falò si spargevano in tutto lo spazio circostante, illuminando la scena di una soffusa luce arancio; appena dietro al fuoco, sulla metà destra della tela, era dipinta la figura di un ragazzo con capelli scuri ed occhi castano scuro dalle fattezze eteree di un fantasma, la veste che indossava di un bianco puro che sembrava brillare di luce propria, enfatizzata dalle tenui macchie di arancione che però non gettavano ombre sul corpo minuto del ragazzo ritratto; il volto rappresentato mostrava un'espressione serena, anche se le labbra sottili non sorridevano, gli occhi scintillanti ne prendevano il posto, felici nell'osservare lo scoppiettio delle fiamme che danzavano davanti a lui.

        Kisa-san rimase immobile, gli occhi fissi sul quadro senza nemmeno battere ciglio.
        Non sapeva cosa dire.
        Con non poca difficoltà, infine, l'editore riuscì a staccare lo sguardo dalla tela che teneva fra le mani - tremanti - e ad aprire bocca. "... Chi...?" tentò di chiedere ma la voce lo tradì, non permettendogli di finire la frase. Non ce ne fu bisogno, però, perché Kou sapeva cosa l'altro volesse sapere.
        "Ovviamente, sei tu, Kisa-san." disse, con un sorriso pieno d'orgoglio per la reazione che era riuscito a strappare alla persona che amava, "A dire il vero," continuò, "mi dà leggermente fastidio aver dovuto dipingerti circondato da così pochi e cupi colori ma
—" non poté terminare la frase perché Kisa-san gli si era gettato al collo di peso, gettando entrambi a terra, baciandolo in modo tanto passionale che immediatamente i suoi pantaloni iniziarono a essere fastidiosi.






I'm an angel
Born from the breath of life
An Ikarus
Burning and falling down

- Fire of the Universe,
Xandria -


 
   
 
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