Pan osservò la sua immagine allo specchio: tante cose erano cambiate dall'anno prima. Goku non c'era più, lei era cresciuta, i contatti con la famiglia Brief erano pressapoco inesistenti. Eppure, le sembrava così strano: aveva vissuto un anno insieme al ragazzo dai capelli lilla, e ora non si faceva mai sentire, o vedere. Era cambiata. I lisci capelli neri le ricadevano lunghi sulla schiena, era più alta.. aveva quindici anni.
- Pan!
Sua madre la stava chiamando. Spalancò la porta e scese lentamente le scale, per poi ritrovarsi sua madre al primo gradino. Videl aveva i capelli corti adesso, diceva di essersi stancata della solita e lunga treccia. Pan sorrise incerta: cosa aveva combinato questa volta?
- Preparati.
- Perché?
- Bulma ci ha invitati.
Pan sgranò gli occhi: possibile che fosse solo una coincidenza? Che anche la famiglia di Trunks avesse fatto i suoi stessi pensieri? Videl abbozzò un sorriso.
- Ho reagito anch'io come te, inizialmente. Dai, cambiati. Ti aspetto qui.
Pan annuì velocemente e corse velocemente verso la sua camera. Scelse una maglia a caso nel suo armadio e un paio di pantaloncini corti di jeans. Una maglietta a maniche corte. Contemplò la sua immagine riflessa sul vetro e sorrise, ma inutile, niente da fare, lei non si piaceva. Sbuffò e spalancò nuovamente la porta, si diresse verso la madre e andarono a casa di Bulma.
Davanti alla porta bianca, entrambe si scambiarono uno sguardo e sospirarono. Videl bussò. Pochi secondi dopo, una ragazza poco più bassa di Pan, con i capelli turchini e gli occhi azzurri della madre aprì la porta e istintivamente sorrise:
- Ciao! Mamma, sono arrivate!
Urlò, e si fece da parte per accogliere Pan e Videl. Pochi secondi dopo, videro Bulma raggiungerli. I soliti capelli corti, una ruga più pronunciata proprio all'angolo della bocca, che si aprì in un sorriso.
- Pan, Videl!
Esclamò, e abbracciò entrambe.
- Da quanto tempo! - continuò Bulma. Sua madre iniziò a parlare con lei, e Pan sorrideva senza ascoltare. Quando, superata la vista della spalla di Bulma, scorse Trunks appoggiato ad un muro che la fissava, le braccia muscolose incrociate.
- Trunks!
Sorrise. Il ragazzo ricambiò il sorriso e la abbracciò.
- Da quanto tempo, cacchio!
Disse Pan, sciogliendo l'abbraccio.
- Sei così... cambiata.
Disse Trunks, guardandola dalla testa ai piedi.
- In che senso?
- Sei cresciuta!
- E cosa ti aspettavi?
Qualche secondo dopo, Bra li raggiunse.
- Pan, cavolo... ti ricordavo diversa!
- Voi due invece siete uguali all'anno scorso...
- Dici?
Disse Bra, guardandosi.
- Beh, vogliamo andare a mangiare?
Chiese improvvisamente Bulma ad alta voce. Si avviarono verso la cucina. Videl e Bulma si sedettero vicine, Bra vicino alla madre a capotavola, e Trunks e Pan vicini. Non si scambiarono parola, non avevano idea di cosa dire.
- Ragazzi, dite qualcosa!
Disse Bra, dopo quei secondi infiniti e imbarazzanti. Pan alzò la testa dal piatto in sincronia con Trunks, entrambi fissavano la sorella del ragazzo.
- Di cosa dovremmo parlare?
Chiesero all'unisono.
- Oh, non lo so... non vi vedete da un anno, però! E ne avete passato uno insieme...
Con questa ultima frase, un pensiero veloce trapassò la mente della ragazza in un secondo. Un sorriso malizioso si disegnò sul suo volto, cosa che a Pan e Trunks non piacque per niente. Cosa aveva in mente?