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Autore: TerranYouUp    03/07/2006    3 recensioni
Un altro seguito di Star Craft molto ben scritto, che ha avuto un enorme successo in rete. I personaggi sono quelli del gioco più alcuni nuovi. La flotta del DTU cerca di tornare sulla Terra dopo la guerra contro gli Zerg e la regina delle lame, ma accade l'inaspettato...
Genere: Drammatico, Science-fiction, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2

Mantenere la Posizione

 

 

Come una forza della natura, le orde Zerg si lanciano ad una velocità estrema verso il gruppo di navi DTU saldamente raggruppate. Cercando di sopraffare la flotta terrestre, l’orda riempie quasi tutto il vuoto visibile e porta alla freddezza dello spazio un’apparizione animalistica.

Un’onda lenta, inesorabile che cerca di distruggere chiunque si opponga ad essa. Se l’atmosfera esistesse nello spazio sarebbe piena delle grida penetranti degli Zerg che si muovono verso la linea esterna del DTU. Centinaia di Zerg, dalle bombe conosciute con il nome di flagelli ai grotteschi divoratori appena incontrati, fluttuano come una marea implacabile verso le navi terrestri con un solo pensiero nelle loro menti collettive: Assimilare, Estirpare ed Evolversi.

Nel margine di attacco della flotta del DTU, tre squadroni di fregate, conosciute come Valkyrie, aspettano l’arrivo dell’orda e sono il primo gruppo di navi DTU ad essere sotto attacco. Sistemati in una linea in modo che la loro forza di fuoco possa essere concentrata nella maggiore quantità di spazio, gli equipaggi di trentasei fregate attendono con impazienza.

Il loro lavoro primario sarà tentare di distruggere gli Zerg. Uccidere quanti più possibile di loro in modo che possano infrangere la loro avanzata nella speranza di dare alla flotta tempo prezioso per prepararsi. Una volta fatto, ripiegano per sostenere la flotta principale.

Questo è il piano, ma come tutti i piani, coinvolge i nemici a fare cosa vuoi che facciano. Però, la la battaglia non va come ci si aspettava. Malgrado il muro massiccio di forza di fuoco sia schierato contro di loro, gli Zerg continuano incurantemente ad avvicinarsi allo schieramento. Le singole menti non tengono conto della minaccia di perdite di massa per i missili delle fregate e invece cercano di attraversare le schiere e prendono la battaglia nel cuore della flotta terrestre.

Chiamate per i comandanti degli squadroni inondano il canale di comunicazione quando gli equipaggi inviano i loro rapporti di preparazione mentre le loro navi si muovono in una formazione d’attacco. I rapporti finali sono mandati quanto il muro di acciaio si prepara a tenere duro contro gli Zerg in avvicinamento.

I gruppi intendono tenerli occupati al massimo. Su tutta la linea nello spazio, gli artiglieri aspettano impazientemente. Il comandante Eugene Triggs a bordo della Viper 1 è il comandante generale della linea DTU. La sua voce riempie il canale quando le sue forze si preparano a far fuoco.

"Mantenete la posizione, ragazzi," dice con il suo accento meridionale. "Comandanti degli squadroni, conoscere la vostra area di responsabilità. Abbiamo bisogno di portare via la maggioranza di loro prima di rompere il contatto, chiaro?"

Un coro di voci saltò fuori dal com-link quando i leader risposero.

"State pronti," dice. "Perché stanno arivando."

"Mantenete la posizione" dice Triggs fermamente pronunciando le parole. "Quasi nella nostra portata...fermi...fermi..."

"APRIRE IL FUOCO!!"

Quasi come una cosa sola, trentasei fregate aprono il fuoco sugli Zerg in avvicinamento. Come tentacoli, le traiettorie dei missili erompono lungo tutta la linea di navi; inghiottendo l’onda degli Zerg. Le tracce di plasma emesse dai missili lanciati riempiono il vuoto di spazio e anche nel vuoto, il ruggito dei missili può ancora essere udito.

Lo sbarramento iniziale è così potente che la prima onda di Zerg scompare semplicemente in esplosioni incandescenti. Centinaia di Zerg sono massacrati solo nella prima raffica. Lo spazio dinnanzi alle valkyries è pieno di sangue gelato e dei corpi gelidi degli Zerg distrutti così tanto che lo stesso spazio appare cambiato dal nero al rosso.

Malgrado il grande numero di perdite sofferte soltanto nel primo bombardamento, gli Zerg continuano ad avvicinarsi alla linea finchè si trovano sul punto di entrare in collisione con le formazioni del DTU. Il fuoco dei missili emerge dalla linea e gli Zerg muoiono, ancora ignorando le loro perdite e continuando ad avanzare.

Il com-link è pieno delle imprecazioni degli equipaggi quando fanno spieatatamente fuoco sulla selvaggia massa in avvicinamento. La disciplina è infranta quanto le grida di rabbia riempiono le onde radio.

"Muori! Muori!" grida l’artigliere del Raider 3 quando lascia andare un’altra raffica di missili che esplodono dritto al centro di una massa di Zerg. L’esplosione è istantaneamente convertita in nuvole ghiacciate di materia rossa che riempie l’area impregnata di esplosioni. Malgrado la furia degli sbarramenti di missili, gli Zerg continuano imperterriti ad avanzare.

"Perché non si fermano?" grida il comandante del Raider 10. "Li stiamo colpendo come pazzi e continuano ancora ad avanzare? Facciamoli saltare in aria!"

Radiotrasmette la situazione corrente al comandante della squadra e chiede istruzioni.

"La nostra linea sta per essere sopraffatta! Abbiamo bisogno di ripiegare!" grida.

"Abbiamo bisogno di tenerli indietro solo il tempo necessario per dare alla flotta il tempo di prepararsi, 10!" ordina lei, la sua voce ferma in tensione.

"NEGATIVO!" grida Raider 10 impotentemente. "Dobbiamo indietreggiare ORA!"

Una grande esplosione riempie il com-link quando il pilota del Raider 10 riceve un colpo.

Il comandante Jessica Trudeau, comandante dello squadrone 3 osserva il suo schermo visivo giusto in tempo per vedere due flagelli farcela attraverso il fuoco rovente dei missili e scontrarsi in un punto del Raider 11.

La nave è scossa da un fremito per gli impatti delle piccole bombe volanti, ed è scossa come un osso nella bocca di un terrier. Vede la nave apparire per arretrare per un momento, quindi espandersi violentemente quando l’atmosfera la espelle nel vuoto.

Lei si copre gli occhi quando il lampo accecante dell’eplosione del serbatoio del carburante e delle armi riempie ora lo spazio. Chiude gli occhi per un secondo e sussurra una preghiera silenziosa per la squadra persa.

"Hai visto?!" grida Raider 10. "Non possiamo più mantenere questa posizione, dobbiamo indietreggiare verso la flotta, ora! Non posso…"

La trasmissione da Raider 10 si interrompe quando un flagello si scontra in un lato della fregata e la fa esplodere nello spazio. La conseguente implosione della fuga di gas trascina uno sfortunato membro dell’equipaggio nel freddo vuoto. La fregata è ora colpita da tre divoratori di passaggio, facendola saltare in pezzi, quando i missili dello Stinger 8 li distruggono subito dopo; aggiungendosi al caos.

Trudeau controlla il suo schermo tattico e guarda con orrore tre membri della sua squadra che scompaiono simultaneamente dalla sua portata in lampi luminosi. Altre fregate esplodono lungo la linea per l’assalto violento degli Zerg; alimentando la strage.

Vedendo che le sue forze stanno per essere distrutte dall’inesorabile orda, chiama il comandante del gruppo e chiede il permesso di fare indietreggiare la flotta.

"Ce ne sono troppi," grida a Viper 1. "Dobbiamo indietreggiare adesso! Ho già perso cinque navi da questa parte e ce ne sono troppi perché riusciamo a fermarli!"

"Porta la tua gente via da lì e torna indietro alla flotta, Trudeau," ordina Triggs.

"Stiamo rompendo il contatto qui e si stanno volgendo indietro! Ripeto, a tutte le unità, rompete il contatto ora!" grida Viper 1.

"Ordine ricevuto, i Raider lo stanno rompendo adesso!"

Trudeau passa la parola alla sua squadra e riceve ringraziamenti quando si prepara ad allontanarsi dagli Zerg lei stessa. Mentre si prepara a cambiare posizione, un piccolo terzetto di mutalische Zerg le si avvicinano sparando getti d’acido. La nave viene scossa varie volte a causa dei colpi.

La sua artiglieria risponde istantaneamente sparando una raffica dritto al centro del gruppo. La fregata è scossa violentemente dalle esplosioni, mentre i missili esplodono non più di trenta iarde lontano dalla prua. Pezzi di missili e di Zerg urtano lo scafo causando piccole rotture ovunque.

Trudeau è spinta su un vicino pannello di comando dalle esplosioni, e vede brevemente le stelle. Sente un marchio umido lungo la fronte e lo tasta con la mano; la ritrae insanguinata. Gli allarmi urlano attraverso la fregata.

"Comandante! Tutto bene?" grida il suo artigliere precipitandosi ad aiutarla. Lei allontana con una mano la sua assistenza.

"Torna alla tua postazione!" ordina bruscamente. "Là fuori ci sono ancora degli Zerg!"

L’artigliere, reluttante, obbedisce e torna al suo posto di combattimento.

"Rapporto danni!" grida lei. "Ho bisogno di un rapporto danni, e qualcuno spenga quel dannato allarme!"

Il suo ufficiale tecnico risponde immediatamente all’ordine.

"Il computer segnala danni multipli lungo i ponti più avanti. La potenza principale è calata al 63%. L’integrità dello scafo è danneggiata nei ponti 2-3. Abbiamo ancora il controllo del fuoco e i motori!"

"Helm, portaci fuori da qui, il più velocemente possibile!" ordina lei, mentre si arrampica nuovamente sulla sua sedia. L’ordine di tornare alla flotta è ricevuto, ed è messo immediatamente in pratica.

"Tutte le unità! Rompere il contatto adesso e ritirarsi!" ordina ancora. Riceve riconoscimenti dal resto della sua squadra mentre si preparano a rompere e a fuggire.

Vedendo la corrente volgersi anche contro di loro, gli squadroni 5 e 11, o meglio, ciò che ne è rimasto, cominciano a ritirarsi. Le poche navi rimanenti sparano alcune raffiche per coprire la loro ritirata e si voltano per correre alla relativa sicurezza della flotta principale.

Una Valkyrie, la Viper 8, si stava voltando per fuggire ed è colpita a poppa da un flagello; i motori ardono per l’impatto. La nave condannata continua a muoversi in avanti per inerzia e capitombola, andando lentamente fuori controllo.

Con i motori distrutti, la nave è morta nello spazio, e l’equipaggio è perduto. Trudeau impreca a voce alta mentre le urla dell’equipaggio spacciato riempiono l’interfono. Sapendo che è impossibile tornare indietro per salvarli, può solo pregare che facciano esplodere il reattore sulla nave invece di consegnarsi agli Zerg.

Guarda in preda alla frustrazione mentre un overlord si muove verso la nave paralizzata e si attacca a un lato come un parassita. Dalle viscere della creatura, un gruppo di idralische entrano nella anve assediata e cominciano a muoversi all’interno di essa attraverso lo scafo danneggiato.

Apparentemente condividendo i pensieri di Trudeau, l’equipaggio della nave sceglie di farne esplodere il cuore piuttosto che soffrire nelle grinfie degli Zerg. Linee di frattura formano ragnatele lungo lo scafo mentre la nave è violentemente squarciata dall’interno dal cuore distrutto. L’overlord attaccato su un lato è tagliato a metà come un’anguria. L’eplosione è stata così violenta da uccidere diversi Zerg abbastanza sfortunati da essere nelle vicinanze.

Mentre la distanza tra gli Zerg e i picchetti abbandonati aumenta, Trudeau si appoggia allo schienale della sua postazione e si occupa con la mente altrove del suo taglio con la manica. Mentre i rimanenti delle tre squadre di Valkyrie volano verso la flotta, Trudeau si mette in contatto con il suo squadrone e chiede un rapporto. L’interfono si riempie con le risposte del suo gruppo e lei attende per un numero più elevato di esse, ma non arrivano.

"Mio Dio…" sussurra. "Questo è tutto quello che resta di noi?"

Gli altri lo confermano, e lei può a malapena controllare la sua ira e le lacrime di frustrazione. Di uno squadrone di dodici fregate, quello che resta dello squadrone 3 delle Valkyrie sono quattro navi. Sul ponte dell’Alexander, ilcapitano Torral osserva le immagini olografiche della flotta. Avendo visto prima la battaglia sugli schermi, ora si sente naufragare lentamente nella disperazione. Guarda fuori e abbassa il capo, offrendo una preghiera agli equipaggi perduti. Il luogotenente Hamilton si avvicina al comandante e guarda le navi rimanenti rientrare.

"Almeno hanno diminuito il numero degli Zerg, signore," afferma.

"Non era abbastanza," risponde Torral, scuotendo la testa. "Pensavo che avrebbero fatto la differenza. Pensavo che avrebbero danneggiato gli Zerg così duramente da riconsiderare il fatto di tornare da noi. Mi sbagliavo, e quegli uomini e quelle donne coraggiose che ho mandato là fuori, sono morti per poco guadagno."

"Hanno fatto la differenza, signore," esclama Hamilton. "I rapporti indicano che gli Zerg hanno rallentato la loro avanzata e che con molta probabilità si stanno fermando," aggiunge Hamilton.

"Stanno solo raccogliendo le loro forze prima di colpirci nuovamente, Erik. E’ solo una questione di numeri; loro li hanno e noi no," dice Torral, sorridendo tristemente.

"Tutto quello che siamo riusciti a fare, è stato solo guadagnare un pò di tempo in più. Non possiamo permetterci di ottenere perdite come queste senza alcun modo di avere rinforzi."

"Non sapevo conoscesse il mio nome, signore," risponde Hamilton, sorpreso. Continua con un pò di speranza nella voce.

"Abbiamo ancora quell’asso da giocare, signore."

Sorridendo appena, Torral dice, "L’abbiamo, Erik...l’abbiamo..." Le braccia dietro la schiena, il capitano continua. "Abbiamo una sola possibilità di giocarlo e una sola occasione di uscire vivi da qui."

Facendo un respiro profondo, Torral si volta completamente e chiede: "Quanto tempo impiegheranno gli Zerg a raggiungere la flotta se continuano ad avanzare alla velocità corrente?"

"Venticinque minuti da adesso, signore, se continuano ad avanzare senza fermarsi," è la risposta.

"Che le navi si riarmino al più presto, allora. Se il nostro asso funzionerà, ci serviranno," ordina Torral.

Lo raggiunge un rapido "sissignore", mentre Hamilton si allontana di corsa per passare la parola

La flotta sta per attaccare. Il piano funzionerà, pensa Torral. Altrimenti nessuno riuscirà ad allontanarsi vivo da questo caos.

Dopo un ultimo sguardo agli Zerg che si ammassano nel vuoto gelido, Torral si volta con la precisione che trent’anni di servizio per il DTU può creare, e si allontana per fronteggiare il suo destino.

  
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