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Autore: lady lina 77    01/11/2011    9 recensioni
La mia prima fics Athos/Aramis con la presenza come solo comprimario stavolta, di d'Artagnan.
Aramis, dopo la sconfitta di Mansonne non sa più chi è e che scopo ha la sua vita nei moschettieri. E prende una decisione difficile, se ne va per iniziare di nuovo tutto da capo, pensando che a Parigi non c'è più posto per lei. Ma dieci anni dopo quel mondo fatto di spade, complotti, moschetti, torna a bussare alla sua porta...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dovevo scrivere questa fics dopo aver finito l'altra ma l'ispirazione era tale, che non ho resistito e l'ho cominciata subito. La scriverò intervallandola all'altra. Come promesso a Citosol a cui la dedico, sarà per la prima volta per me, incentrata su Athos e Aramis, anche se il mio d'Artagnan avrà un ruolo ampio ;)

Spero vi piaccia, spero di non deludervi. E' la prima volta che scrivo una A/A.

Come sempre, commenti e critiche sono i benvenuti.






Prologo – Una scelta dolorosa



Cosa sono io? Donna, uomo, entrambi o nessuno dei due?

Queste domande le frullavano nella testa da giorni e non riusciva mai a darsi risposte certe. Non sapeva più chi era, qual'era il suo posto nel mondo e il suo scopo nella vita.

Era stata prima una ragazza di buona famiglia, felice e spensierata...

Poi era stata una giovane donna innamorata che aveva pianto la perdita del suo uomo troppo presto...

Infine era diventata una persona in cerca di vendetta...

Aveva rinnegato se stessa, ciò che era stata fino a quel momento, la sua stessa identità... Si era finta uomo, era diventata un uomo, un moschettiere pronto a tutto pur di vendicare chi aveva amato. Si era ricostruita una vita, un'identità, una sua storia tanto diversa da quella che era stata in realtà, aveva cambiato città e si era trovata nuovi amici, nuove abitudini, un nuovo modo di vivere.

E infine la vendetta era arrivata. Quell'attesa di incontrare i suoi nemici, di affrontarli, di sconfiggerli, l'aveva tenuta su, l'aveva spronata ad inventarsi e a vivere quella vita tanto diversa da quella che doveva essere in origine.

Aveva finito col crederci davvero in un certo senso... Di non essere Renèe, di essere Aramis il moschettiere, di essere uomo, di appartenere a quel mondo fatto di duelli, di lotte di potere, di bevute con gli amici nelle osterie di Parigi.

Ma poi, tutto era cambiato...

Chi aveva ucciso Francois era morto, vendetta era stata fatta!

E tutto ciò su cui si era fondata la sua vita a Parigi era naufragato. Era tornata ad essere Renèe... O forse no, non più Renèe ma nemmeno più Aramis. Piuttosto, una strana via di mezzo fra le due identità che aveva vissuto...

Che senso aveva restare a Parigi?

Che senso aveva continuare a essere moschettiere? Il capitano De Treville l'aveva aiutasta, le aveva retto il gioco finché lei aveva avuto uno scopo per stare nei moschettieri, ma ora...? Gli anni sarebbero passati e presto si sarebbe vista la diversità fisica fra lei e i compagni maschi che la circondavano. Il capitano De Treville avrebbe rischiato guai se si fosse scoperto il suo segreto e ora non aveva più scusanti per stare in un corpo di combattenti dove non aveva diritto di rimanere, in quanto donna.

Certo, a Parigi c'erano i suoi amici ma... Che amicizia era in fondo? Profonda, certo, ma basata su una menzogna. Solo d'Artagnan sapeva la verità e l'aveva appresa in maniera fortuita non certo per sua volontà. Athos e Porthos invece non sapevano niente, ne era certa, si fidavano di un'amico che in realtà non esisteva. Già... Aramis non esisteva e se era esistito, ora non c'era più, non aveva più motivo di essere...

Che fare? Dire tutto e sorbirsi le conseguenze? Avrebbero capito? Oppure l'avrebbero odiata? Non sapeva e non voleva saperlo, non ne aveva il coraggio. Le sue amicizie erano piccole e preziose certezze in quella sua vita che di certezze ne aveva poche...

Non poteva più restare a Parigi, non poteva più essere moschettiere, ne era certa. Non aveva più senso... Ma non poteva nemmeno tornare ad essere Renèe... E quindi doveva reinventarsi una nuova vita, una vita al bivio fra la ragazza che era stata e il moschettiere che aveva combattuto per il re.

Meglio andare, meglio comunicare solo a De Treville le sue motivazioni...

Odiava gli addii e non ce l'avrebbe fatta a salutare per sempre i suoi tre amici...

Meglio sparire e lasciare un dolce ricordo di Aramis il moschettire, piuttosto che partire dicendo la verità, con la paura di venire ricordata solo come una grande menzogna.

Era stato duro, aveva temuto di prendere quella decisione ma alla fine, le era apparsa come la più logica...

Sarebbe partita, avrebbe iniziato una nuova, strana vita lontana da tutti... Un pò donna, un pò uomo, senza legami e senza passato.

Ricominciare da zero, non aveva altra scelta.

Mansonne era morto, non aveva più senso essere moschettiere e non poteva più stare a Parigi, fingendosi l'uomo che non era. Non poteva, col passare del tempo e senza più uno scopo davanti a lei, quel segreto l'avrebbe distrutta e allontanata dai suoi amici.

Di loro avrebbe serbato il ricordo più prezioso.

Erano stati anni felici, nonostante tutto. Grazie a loro...

Mai avrebbe dimenticato Porthos, grande e buon'amico, sempre allegro e senza pensieri per la testa.

Mai avrebbe dimenticato il giovane e coraggioso d'Artagnan che aveva intrapreso una carriere che, ne era certa, l'avrebbe portato in alto...

Mai avrebbe dimenticato... il bel tenebroso Athos. La mente, l'intelligenza fatta persona... Se fosse stata una persona diversa, se avesse avuto una vita diversa e scopi diversi, per Athos avrebbe potuto provare ben altro che una profonda amicizia... In cuor suo, l'aveva sempre saputo. Ma sapeva che OGNI cosa le era preclusa con lui e che, oltre all'ammirazione, nient'altro avrebbe potuto unirla al moschettire. E poi, Francois non se ne sarebbe mai andato dal suo cuore... e non era ancora pronta a lasciarlo andare per sempre...

I suoi amici avrebbero sofferto per la sua improvvisa partenza, forse l'avrebbero odiata ma poi se ne sarebbero fatti una ragione... Erano persone vincenti e sapeva che nella vita avrebbero sempre primeggiato su tutti, dimostrando il loro valore immenso presso il re, la corte, i moschettieri.

Quel mondo non le apparteneva più però, ormai... Per lei non ci sarebbe stato un futuro roseo, lei non sarebbe mai potuta andare da nessuna parte... E se fosse rimasta, sarebbe solo diventata un peso probabilmente...

Già... iniziare di nuovo da zero...

Scelse il posto, un piccolo villaggio rurale nella Francia centrale.

Un posto tranquillo, in campagna...

Trovò una piccola casa isolata, nei campi, a qualche centinaio di metri dal paese. Un posto tutto suo, conosciuto da nessuno. Gente semplice che lavorava nei campi da mattina a sera, che forse si sarebbe chiesta chi era quella strana donna che viveva sola, come un'eremita e che si vestiva da uomo... Ma poi si sarebbero fatti gli affari loro, presi dalla durezza della vita di campagna. E l'avrebbero accettata con la bonarietà e la cordialità che solo la gente semplice sa avere verso il prossimo...

Era questa la nuova vita che aveva deciso per se. Non avrebbe nascosto a nessuno di essere una donna ma avrebbe continuato a vivere come quando era un moschettiere, con abiti maschili, galoppando quando ne aveva voglia, senza costrizioni in bustini e abiti pieni di trine e merletti.

Senza legami, in un posto dove nessuno la conosceva e dove nessuno l'avrebbe giudicata.

Lasciò Parigi di notte, in incognito, dopo aver parlato con De Treville...

La sua avventura parigina era finita, così come i legami forti che l'avevano tenuta legata a quella città per tanto tempo...

Le piangeva il cuore, non avrebbe più rivisto i suoi tre migliori amici...

Ma era giusto così, ne era certa...

E per dieci anni di Aramis il moschettiere non si seppe più nulla...

Molta acqua scorse sotto i ponti della Senna, prima che i moschettieri e il loro mondo tornassero a bussare alla porta di quella casa di campagna che si era scelta come eremo... Sotto forma di tre bambini pestiferi che si erano messi in guai più grandi di loro...


  
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