Hikaru. Kaoru.

*I gemelli Hitachiin*

Chi sono Hikaru e Kaoru?

Hikaru e Kaoru sono i gemelli Hitachiin.

Sono gli edonistici gemelli che si prendono gioco del mondo poiché quest'ultimo si è preso gioco di loro.

Facendoli nascere.

Uguali.

Chi è Hikaru? Chi è Kaoru?

Bell'interrogativo.

Solo loro lo sanno. O fanno finta di saperlo.

Sono così simili che si chiedono dove finisca l'uno ed inizi l'altro.

Già, dove?

Chi è Hikaru?

Hikaru è quello immaturo, quello ancora bambino, quello che non sa ancora ciò che vuole, ma lo vuole subito.

Hikaru è Kaoru.

Chi è Kaoru?

Kaoru è quello sensibile, quello maturo, quello ha capito come va il mondo. Come va il loro mondo.

Kaoru è Hikaru.

Hikaru è Kaoru. Kaoru è Hikaru.

Non sono forse la reciproca raison d'être?

Più il primo è impulsivo, più il secondo è razionale.

Più il secondo è sensibile, più il primo è infantile.

Proporzionalità diretta.

Entrambi sono edonisti.

Uguaglianza.

Sono due, sono uno, sono tre. Sono nessuno.

Due insiemi.

Unione di due insiemi.

Intersezione di due insiemi.

Insieme vuoto.

Si amano. Si odiano.

Sono inscindibili.

Per questo si amano.

Si completano.

Per questo si odiano.

Si distruggono.

Positivo. Negativo.

Si attraggono.

Ma anche Positivo e Positivo. E Negativo e Negativo.

Si respingono.

Si bilanciano.

Sono il reciproco nutrimento.

Chi sono Hikaru e Kaoru?

I gemelli Hitachiin.

Quanti sono?

Uno, nessuno, centomila?

No. Ma nemmeno due.

Tre, forse?

No.

Quanti allora?

Non lo sanno nemmeno loro.

Note Autrice.

Bene. Eccoci qua. Terza One-Shot su Host Club.

(Tornata per la terza volta a rompervi le scatole :D)

Dunque dunque dunque.

Non penso che sulla storia ci sia qualcosa da spiegare, e solo che mi piace avere il mio angolino sotto ogni storia. E' il mio contatto con il lettore/la lettrice. (Penso che su questa sezione siamo tutte ragazze ma è meglio non trascurare la componente maschile. Già è messa male per conto suo xD.)

Se ci fosse qualcosa di non chiaro segnalatemelo nelle recensioni.
Grazie per essere arrivati fino a qui,

Kyra Blair