Oggi
scrivo in verde. Ho litigato col blu, dice che lo tratto male solo
perché è il
colore degli occhi di Seto Kaiba.
In
realtà io non lo tratto male, il blu mi piace, ma non posso
sentirne parlare
sempre.
Sempre
mi sta antipatico, parla di blu o di altre cose, senza mai cambiare
registro. Sempre
è terribilmente noioso.
Quindi
oggi scrivo in verde, al quale non è che vada molto a genio
che io lo apra per
scriverci dentro, gli dà fastidio, dice che gli faccio il
solletico; io però
non ho alternative se non scrivere in verde.
C’è
il nero, direte voi: già, ma stamattina era buio e non ho
visto nero perché ero
felice.
Quindi
devo scrivere in verde. Sono terribilmente spiacente.