Hannibal teneva con delicatezza il neonato tra le sue braccia, Clarice glielo aveva “passato” già addormentato e si era raccomandata che non lo svegliasse, visto che ci aveva messo due ore per fare addormentare quella piccola peste che ora con aria rilassata usava le sue braccia come letto.
Hannibal fece un sospiro, e piano si sedette sulla sua amata poltrona in pelle nera regalata due anni fa dalla sua amata visto che quella prima era andata dritta nel cammino durante un litigio con un vecchio amico di data di Clarice, aveva passato intere giornate di lutto Hannibal quando seppe che aveva fine fatto la sua amata poltrona ..ma ora aveva altro da pensare. La neonata.
In casa c’era troppo silenzio..sarebbe stato bello se ci fosse stato un po’ di musica classica  o blues, un ottimo blues ,ma se avesse acceso lo stereo sicuramente Lei si sarebbe svegliata e avrebbe iniziato a strillare come una matta e poi c’era la madre. Si sarebbe infuriata e come la figlia avrebbe iniziato a urlare contro di lui. No niente musica,niente di niente solo silenzio ,pensò tristemente.
Ad un tratto la neonata mosse leggermente le manine cicciotose, era una bimba ben messa, quelle gambotte cicciose e quelle braccine grassocelle la rendevano terribilmente carina ,tutta sua madre dicevano.
 E lui? Niente ? Non gli assomigliava un pochino? Gli occhi?Il naso? La bocca? Il culo? Cazzo era suo padre! Doveva aver preso qualcosa da lui!!
Che fosse l’intelligenza?Naaaa da come dormiva non sembrava così intelligente e allora cosa aveva preso da lui ? Bho.
Fu la sola risposta che gli nacque in testa” Bho.”
Più la guardava e più quel Bho viaggiava allegramente per la sua testolina speciale , la neonata si mosse ancora nuovemente allora Hannibal si alzò e l’appoggiò delicatamente sulla poltrona sperando che non la sporcasse con qualcosa di suo e poi lui si sedette per terra ,senza volerlo la sua mano di uomo maturo e saggio come amava definirsi strinse la manina della bambina che si svegliò di colpo ed emise uno strano suono,non era un pianto era qualcosa di melodioso, il cannibale la guardò con interesse mentre lei ricambiava lo sguardo con altrettanto interesse ,forse più curiosità che interesse. Non era abituato ad avere così vicino il “papà” ,di solito c’era la mamma , c’era sempre la mamma e mai il papà. Papà la guardava da lontano , non le badava mai tanta attenzione ma questa volta invece lui era vicino e la mamma bho..
 << Ciao >> le disse facendo un mezzo sorriso, la piccola si agitò tutta felice per il saluto appena ricevuto dal padre curioso << Ciao Cecilia  >>
Cecilia rise sentendosi chiamare ,era una risata piena di allegria e gli occhi brillarono come diamanti , Hannibal le sorrise di nuovo e ancora di nuovo
<< Mhmm si sei carina dai.. >> disse giocando con le sue manine, la bambina si divertiva a stringere il mignolo del padre e lui si divertiva a guardarla assumere un aria impegnata nel stringere quel benedetto mignolo testardo.
Aveva la risata di Clarice, si illuminava come la madre, avevano ragione..era tutta sua madre, quel piccolo ciuffo di capelli rossicci e quel nasino così grazioso, ma allora cosa aveva di lui?
Cercò e cercò senza trovare nulla che potesse dire che era sua figlia, ma quando stava per abbandonare le speranze e arrendersi all’idea che quella creatura assomigliava solo a Clarice,qualcosa gli fece cambiare idea.
Fu il sorriso della piccola, aveva la risata della madre ma quel sorriso era di lui. Gli si illuminarono gli occhi, sua figlia aveva preso il suo sorriso ! Dalla felicità prese Cecilia e iniziò a danzare mentre la piccola rideva come una matta per tutta quell’allegria così all’improvviso del padre,allora era un tipo simpatico alla fine , si era fatta una cattiva idea, le era sembrata serio e freddo. Si mamma aveva fatto bene a sposarlo,papà era super simpatico e un ottimo ballerino