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Autore: Il_Genio_del_Male    11/11/2011    19 recensioni
Ovvero come un compito in classe, alle volte, può presentare insidie insospettabili.
[Scritta per il Gotta Ship'em All indetto su Facebook.]
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Di slash, deliri senza fine ed altre sciocchezze'
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RATING: Verde.

GENERE: Comico, Demenziale.

AVVERTIMENTI: Mah, slash non descrittivo.

CONTOPAROLE: Non saprei. Troppo lunga per essere una flash, troppo corta per una one-shot.

PROMPT USATO: Proverbi.

INTRODUZIONE: Ovvero come un compito in classe, alle volte, può presentare insidie insospettabili…

NOTE: Scritta per il primo giorno del contest “Gotta Ship’em All!” indetto da The Burnt Orchid e dalla sottoscritta. L’idea mi frullava nella capoccia già da un mesetto, sicché quando mi si è presentata l’occasione non ho potuto fare a meno di cogliere la palla al balzo… Boh, è un delirio come le mie altre storie -forse un pochino meno, ma conoscendomi non ci giurerei xD.

L’ultimo proverbio mi è stato gentilmente suggerito da Taminia: grazie, hai avuto un’idea geniale.

Buona lettura, sperando che vi strappi una risata!

 

 

 

 

 

Del Monte Marta                         CL II B                                      11/11/11

 

Test sui proverbi

 

Completa le frasi con le parole mancanti

 

-Tanto va la fangirl allo slash  che ci lascia lo zampino.

-Una bromance non fa ship.

-Chi di fandom ferisce, di fandom perisce.

-Non dire yaoi se non l’hai nel manga.

-Chi va con una slasher impara a slashare.

-Quando l’het non c’è, le slashers ballano.

-Chi semina bromance raccoglie slash.

-Chi trova una ship trova il delirio.

-Nelle ship wars e nelle guerre tra fandom tutto è lecito.

-Non tutto l’het vien per nuocere.

-L’OTP del vicino è sempre più shippabile.

-Chi dorme non può slashare!

-Buona fangirl non mente.

-Chi nasce slasher non può morire che slasher.

-Meglio uno shonen-ai oggi che uno yaoi domani.

 

 

Quando la professoressa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare (il triplo cognome era l’unico retaggio di una blasonata quanto decaduta ascendenza), docente di lettere presso la scuola media Asdrubale Buozzi nella ridente città di Belvedere, si trovò davanti ai suoi costernati occhi il compito in classe sui proverbi -svolto quella stessa mattina- in tal modo compilato dalla sua allieva prediletta, ebbe un lieve mancamento.

Mai, in quindici anni d’insegnamento, le era toccato in sorte il privilegio di avere a che fare con una ragazzina studiosa, acuta ed intelligente come Marta Del Monte. Era diligente senza eccedere in zelo, rispettosa ma non lecchina, sveglia e sagace nonché altruista; non esitava ad aiutare i compagni in difficoltà, che si trattasse di ripetere insieme la lezione o di suggerire -con discrezione, s’intende- durante un’interrogazione o una verifica. In poche parole, era la studentessa migliore dell’intero istituto, l’alunna modello in cui ogni maestro/professore/docente agogna di imbattersi, ben sapendo che nel 99,9% delle volte il suo desiderio non verrà esaudito.

Quale catastrofe s’era abbattuta sulla giovane Marta, dunque, per indurla a sbagliare così clamorosamente nel test?

La professoressa era semplicemente sgomenta. Come comportarsi?

Dopo diversi attimi di assoluto sconforto, ella decise di non appioppare a priori un ignominioso 2 all’elaborato e di svolgere anzi qualche ricerca. Seppur in preda al delirio, infatti, (perché ne era quasi certa, la povera Del Monte non si doveva essere sentita molto bene quel giorno) il compito sembrava seguire una certa logica; alcuni termini, quali “slash”, “fangirl”e  “ship” si ripetevano, il che faceva pensare ad una specie di codice scherzoso. Non c’era dubbio: doveva trattarsi di una delle tipiche bravate che si commettono da adolescenti. Ne avrebbe discusso con la sua protégé, tutt’al più rimproverandola blandamente -perché ai mezzi geni si perdona tutto- e le avrebbe consentito di rifare la verifica, in modo da poterle dare il consueto 9.

Congratulandosi con se stessa per il compromesso trovato, la donna si connesse ad internet con il suo portatile e digitò slash sul motore di ricerca (di cui omettiamo il nome perché sarebbe pubblicità occulta).

Non l’avesse mai fatto…

 

 

LIBRETTO PERSONALE – COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA

Gentili signori Del Monte,

Desidererei fissare al più presto un colloquio con Voi per discutere del rendimento scolastico di Vostra figlia Marta, in quanto temo possa venire influenzata da idee farneticanti e nocive alla sua integrità morale. Confidando che comprendiate la spinosità della situazione, Vi porgo i miei più sentiti saluti.

In fede, 

prof.ssa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare

 

 

 

Ehm… Commenti a caldo? Impressioni? *si scosta per evitare un pomodoro marcio*

Fosse anche per chiedermi di quali sostanze psicotrope io faccia (ab)uso per riuscire a scrivere tali cavolate, se mi lasciaste un vostro parere mi farebbe tanto piacere.

 

 

   
 
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