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Autore: thecarnival    14/11/2011    1 recensioni
I personaggi non mi appartegono, essendo protagonisti delle storie di Rob, (Beside you e Redemption).
Aileen è appena uscita dalla clinica e Robert è lì per lei. Lui sarà sempre lì per lei, ed è grazie a lui che lei imparerà a “vivere”. La OS racconta alcuni momenti trascorsi insieme tra di loro..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 La OS, è da collocare da quando Aileen esce dalla clinica fino a quando vivono insieme.. PRECISAMENTE, dall'ultimo capitolo di REDEMPTION, al primo capitolo di BESIDE YOU. Quindi la storia si svolge nell'arco di tre anni, è come se fosse un missing-moment. Non ho voluto scrivere né quello che succede durante Beside you, o Redemption perchè non mi è sembrato giusto, in questo modo è come se si raccontasse il passaggio, il cambiamento di Aileen.
Non è scritto in prima persona, ma a parlare è un narratore esterno.


Change, thanks and with you.


Aileen non era mai stata una ragazza curiosa, aveva capito -durante i lunghi anni del suo duro lavoro- che la curiosità non portava mai a nulla di buono, e perciò aveva imparato a farsi sempre i fatti suoi. Non guardava mai per più di 5 secondi una persona negli occhi, per paura di farla arrabbiare. Non faceva domande in più, per paura di scatenare la sua ira. Le avevano insegnato solo quelle regole, e solo una era la più importante “Fatti i cazzi tuoi, e camperai 100 anni”.
Da quando aveva conosciuto Robert però, il suo mondo si era capovolto.
Tutto ciò che prima vedeva nero, adesso era grigio chiaro, tendente a qualche altro colore.
Lui, le aveva detto, che il mondo non era né bianco, né nero e neanche grigio ma fatto di un'infinità di sfumature. Lei a poco a poco stava imparando a vedere anche gli altri colori.
Tutti i cattivi odori, che sapevano solo di sesso e droga, che prima sentiva, stavano cominciando a sparire.
Lui, le aveva detto, che se avesse chiuso gli occhi e si fosse lasciata andare, avrebbe percepito ogni buon sapore della vita.
Tutti gli assordati rumori, che aveva da sempre sentito in quello squallido locale, non erano la sola realtà.. perchè lui, le aveva detto che la vita era un meraviglioso concerto. Suonare e poi riascoltarlo era il compito che spettava all'uomo.

Robert guidava. Un sorriso sul viso, rilassato, felice e bellissimo. Perchè, lei non poteva nasconderlo a se stessa, ma lui l'aveva sempre attratta in qualche modo. Quel suo strano comportarsi al locale, quel suo continuo rifiutarla, non avevano fatto altro che innescare in lei, il desiderio di conquistarlo. Ma alla fine, la 'conquista' si era trasformata in 'fiducia' ed in 'amicizia', e non poteva esserci cosa migliore di tutto ciò.
Aileen lo guardava, sorrideva anche lei. Estremamente felice per quel momento, avrebbe voluto immortalarlo con una fotografia. Lei ed il suo Robert, il suo unico e migliore amico, insieme dopo tantissimo tempo, senza più problemi. Perchè lei adesso era libera.
Lei adesso cominciava a vedere i colori.
Lei adesso cominciava a sentire gli odori.
Lei adesso stava per iniziare il suo concerto.

-Stiamo per arrivare. Tranquilla- Le rivolse un sorriso che le fece sciogliere il cuore. Era strano come tutto intorno a lei sembrasse, illuminato dal sole. I colori le sembravano molto più accesi da prima.. Non era solo merito della disintossicazione, quello era solo il frutto della felicità.
-E' questa, quindi la felicità?- Glielo chiese senza neanche pensarci.
-Girovagare in macchina intendi?- Ed un altro sorriso si dipinse sul volto del bell'attore. Ma non bastò a convincere Aileen dal desistere nel dargli un leggere pugno sul braccio. -Auch! Sei la solita violenta... Siamo arrivati, scendi.-
-Oh, dovresti vedermi in altre occasioni, scateno la belva che c'è in me..- Lo disse mimando un gesto e un suono felino, tanto da lasciare allibito Robert. -Il mare. Mi hai portata al mare.-
I suoi occhi si inumidirono, e sentì una stranissima sensazione al petto. Esattamente al centro dei due seni. Per qualche istante ebbe la pelle d'oca, e qualche brivido le percosse la schiena.
I suoi occhi sempre lucidi, iniziavano a pizzicare.
La strana sensazione al petto, cominciava a pulsare velocemente. Era il suo cuore. Solo che lei non l'aveva capito. Non aveva mai provato quell'emozione.
Non sapeva neanche come definirla.
-Credo che quella di prima fosse semplicemente una bella sensazione..- Robert parlò attirando la sua attenzione. Due lacrime le solcarono il viso, e tornò a guardare il mare. Non piangeva per paura. Non piangeva per rabbia, o per dolore. Come aveva sempre fatto.
Non riusciva però, a smettere.
E quello strano sorriso, dove le sue lacrime andavano a perdersi.
-Cos'è quello che provo Rob?- Glielo chiese quasi disperata. -Piango mentre sorrido.. sto per caso impazzendo?- Sgranò gli occhi, mentre si voltava verso lui.
-Oh, piccola- Le asciugò due nuove lacrime -E' questa la felicità-
E lei l'abbracciò.
Aveva visto il mare per la prima volta insieme a lui.
Aveva provato la felicità per la prima volta insieme a lui.
Aveva sconfitto la droga, grazie a lui.
Stava capendo tante cose della vita grazie ed insieme a lui.
Chissà quante altre cose avrebbe provato e capito.

-Ho una sorpresa per te.-
-Vorrei evitare di piangere di nuovo. Sai poi si gonfiano gli occhi, e non è un bello spettacolo da vedere.-
-Perchè dovresti piangere?- Robert la guardò e poi capì. -Eviterò di renderti così tanto felice allora..-
-Ma che c'entra la felicità. Con te c'è il rischio che io mi butti da un ponte.- Lo sguardo perplesso di Robert seguito da un espressione delusa, la fecero scoppiare in una fragorosa risata.
Non rideva così da tempo. O forse non aveva mai riso in quel modo. Quando si riprese, per asciugare quelle poche lacrime, lui era ancora lì, che la fissava con un sopracciglio alzato, le labbra serrate e lo sguardo offeso. -Dai non ti arrabbiare, stavo scherzando.-
-Vorrà dire che terrò la sorpresa per me. E tu dormirai sotto un ponte- Quella frase accese la sua curiosità.. ed era una cosa molto strana, lei non era mai stata curiosa.
-Fa come vuoi. Non mi piacciono le sorprese.- Si sedette composta, allacciando la cintura ed evitando di pensare alla 'sorpresa' di cui aveva parlato Robert.  
Si chiese più volte come mai, per un attimo, fu tentata di torturare il suo amico, con una miriade di domande per sapere di cosa si trattasse...
-L'altra me, avrebbe fatto il bagno.- Lo disse guardando fuori dal finestrino..
-Hai una gemella?- Ed un altro pugno lo colpì. -Puoi evitare di essere così manesca? Spiegati meglio piuttosto..- Sospirò massaggiandosi il braccio e continuando a guidare.
-Non ho una gemella. Idiota.- Robert si scansò per paura di essere colpito nuovamente, facendo sorridere Aileen. -Intendevo la vecchia me. Quella impulsiva. Quella “senza macchia e senza paura”.. Non avrebbe esitato a togliersi i vestiti e a buttarsi..-
-Beh, fa piuttosto freddino, anche se..-
-Pioggia. Neve. Vento. Non avrebbe avuto importanza, mi sarei tuffata.- Si voltò verso lui con le lacrime agli occhi.. -Cosa mi è successo Rob? Io non sono così.. Non sono questa, e non piango sempre.. E soprattutto non sono curiosa.-
Riuscì ad accostare giusto in tempo per stringerla tra le sue braccia e farla sfogare.
Aveva ragione.
Anche lui si era accorto di alcuni strani comportamenti di Aileen, ma aveva pensato fossero dovuti all'euforia e alla felicità di essere fuori e lontana dalla clinica.
-Cosa mi hanno fatto?- Lo disse singhiozzando. Robert sospirò abbracciandola ancora più forte. Si sentiva inerme ed inutile in quel momento. Non sapeva cosa fare o dire per tranquillizzarla.
-L'altra te, la vecchia te.. insomma quella. Non eri tu.- Le sollevò il viso per guardarla negli occhi. Quei grandi occhi color ghiaccio che lo avevano colpito fin dal primo momento. -Era la..droga che prendeva possesso di te e ti rendeva un'altra persona. E' questa la vera te.. non avere paura di lei, la scopriremo insieme.- Tirò su il naso, facendolo sorridere.
-E se fa schifo?- Gli chiese preoccupata
-E' impossibile.- Le diede un bacio sul capo, sulla fronte e poi sul naso. Come se fosse una bambina. Riuscì a tranquillizzarla, e riprese a guidare, con Aileen ancorata al suo braccio. -Siamo arrivati..- Scesero dall'auto, quasi contemporaneamente, Robert sorrideva felice e soddisfatto, mentre Aileen, alternava il suo sguardo tra la lui e la casa. Chiedendosi cosa ci facessero di fronte quell'enorme villa a Los Angeles. -Ti presento casa nostra..-
-Casa? Questa me la chiami casa? CAZZO! Questa è tutto tranne che..- Lo sguardo di Robert la fece bloccare e riflettere un attimo. -Tu hai detto 'nostra'. Vuoi dire che vivremo insieme? Cioè.. tu vuoi che io.. tu. NOI?- Il suo sguardo era acceso, il suo cuore batteva troppo velocemente. Gli gettò le braccia al collo, riempiendolo di baci per poi ringraziarlo. -Devo cercare un lavoro per contribuire alle spese, non voglio che tu mi mantenga.. e dovremmo andare..-
-Calma, calma. C'è il tempo per fare tutto.. intanto entriamo, sto morendo di fame- La prese in braccio, facendola ridere allegramente. Le sue magre ma forti braccia erano strette al suo collo, dopo che lui riuscì ad aprire il cancelletto e successivamente la porta di ingresso, entrarono insieme.-Sei la mia prima, nonché unica, coinquilina donna, quindi vedi di comportarti bene.-
-Se per 'comportarti bene' intendi pulire, stirare, cucinare e tutto quello che una tipica donna di casa deve fare per il suo uomo, allora.. mio caro..- gli pizzicò una guancia -puoi stare bello fresco.-
Scuotendo il capo la mise per terra, ed insieme girarono casa.
Insieme, perchè ormai era come se fossero una persona sola.


Corse giù per le scale, come fosse un cavallo al galoppo, rischiò di cadere, facendo preoccupare Robert, che le urlò se fosse ancora viva. Non gli rispose, perchè era di fronte a lui, e lo guardava con fare sospetto.
-Bevi troppa birra per i miei gusti.. Non è che mi diventi un alcolista anonimo?-
-Visto il mio nome, tanto anonimo non sono..-
-Mmmh, potresti sempre mettere sciarpa e cappellino e farti chiamare Thom..- La ammonì con lo sguardo. Non gli piaceva ricordare quel periodo, e di certo non voleva che Aileen lo tirasse in ballo, visto gli spiacevoli episodi notturni. -D'accordo scusa. Mi serve il tuo aiuto..-
-Spara..-
-Come sei vecchio.. Sai che “spara” si diceva circa 10 anni fa e..-
-Lee, arriva al dunque..- Bevve un altro sorso della sua birra, mentre lei girava su se stessa per fargli vedere il suo ultimo acquisto. Un abito a tubino viola, lungo fin dopo il ginocchio. Molto semplice, che le fasciava il corpo perfettamente. -Devi uscire questa sera?- Le chiese accendendosi una sigaretta..
-No, idiota. E' per il colloquio al bar.-
-Vuoi andare vestita così?-
-Ho un'altra opzione, vuoi vederla?- Non fece in tempo ad annuire.. Aileen abbassò la cerniera laterale del tubino, che scivolò ai suoi piedi, restando con solo il suo striminzito e succinto intimo. La cosa non sconvolse Robert più di tanto, non perchè lei fosse brutta o chissà cos'altro, ma semplicemente perchè lui la vedeva come sua sorella. Certo, Aileen aveva un corpo da urlo, era ancora un po' troppo magra per i suoi gusti, ma da lì a fare dei pensieri indecenti su lei, ne passava di strada. -Allora? Non va bene neanche così?
-Direi che così è perfetto- Jeans chiari e una t-shirt a maniche corte era l'ideale per un colloquio di lavoro in un bar, ed Aileen sembrò accettare pienamente il giudizio di Robert, tanto che finì di prepararsi e lo salutò abbracciandolo calorosamente, facendosi augurare buona fortuna. Anche lui era in ansia per quel colloquio, entrambi si preoccupavano che qualcuno potesse riconoscere Aileen, che qualche suo ex cliente potesse dire al proprietario del bar chi fosse lei in realtà, e farle, di conseguenza, perdere il lavoro. Non sapevano ancora, che Jack era un uomo intelligente. A lui non importava del parere delle persone, era convinto di avere una specie di 'potere magico', capiva le persone al volo, perchè le leggeva dentro, ed in Aileen aveva letto una grande purezza nel cuore. Ecco perchè le aveva dato subito il posto.
Non solo perchè con la sua bellezza avrebbe attratto più clienti al locale, ma perchè lei era gentile e pura, lei aveva qualcosa di speciale dentro.. e se lo aveva detto Jack, c'era da fidarsi.

Gli anni trascorsero come fossero attimi.
Robert e Aileen erano sempre più affiatati e le loro vite erano sempre le stesse di tre anni prima, solo nella loro versione migliore, dato che, stando insieme, loro due erano diversi, più felici. Si completavano a vicenda, erano i due lati opposti di una bilancia e davano equilibrio a.. tutto.
Aileen non aveva smesso di lavorare da Jack, certo, la paga non era delle migliori.. ma le serviva per contribuire alle spese per la casa, le serviva a non sentirsi un peso per Robert, anche se lui le aveva spiegato più volte che, doveva togliersi quel ridicolo pensiero dalla mente. Lei non era un peso, lei era la cosa più bella che gli era capitata in quegli ultimi 3 anni.
Dal canto suo, Robert aveva continuato a fare l'attore, accettando solo copioni i cui set sarebbero stati ambientati a Los Angeles. La ragione era ovvia. Non voleva lasciare la sua piccola Aileen da sola in casa, soprattutto durante la notte. Andava protetta, e difesa da quei momenti di oscurità.
-E' inutile che fai il finto tonto.. Lo so che hai organizzato qualcosa..-
-Non so di cosa tu stia parlando..- Le rispose senza guardarla. Era sì un attore, ma non riusciva comunque a mentirle.. o forse era lei che era troppo perspicace.
-Oggi sono esattamente tre anni che viviamo insieme in questa casa.. e sono sicura che tu, come ogni anno, hai organizzato una super mega festa..- Gli rubò il telecomando dalle mani, e lo fece voltare verso lei.. -Quindi dimmelo.. perchè almeno inizio a pulire casa..-
-Non ho organizzato nessuna festa. Non c'è bisogno che tu pulisca nulla.. non mi andava di avere gente in casa...- Aileen lo guardò fisso, per capire se stesse mentendo.. -Te lo giuro..-
-Niente festa?- Robert negò con il capo -Niente amici tuoi di vecchia data che si ubriacano e ti ricordano di quanto sia bello vivere con una donna con un bel culo come il mio?- Negò di nuovo, e lei si convinse, e lo lasciò in pace, mettendosi a guardare il film insieme a lui.
Non aveva mentito, non aveva organizzato nessuna festa.. solo una cena loro due insieme, nel salotto. A lume di candela.. e le aveva anche comprato un regalo, in realtà non era solo per lei.. era utile ad entrambi.. Non vedeva l'ora che lei andasse al suo turno pomeridiano per chiamare il catering e preparare tutto per la serata. Si sentiva su di giri per quella sera, forse fin troppo.

Scartò il regalo, e lo posizionò al suo posto coprendolo con un telo rosso.. impacchettandone solo una parte, che avrebbe dato ad Aileen durante la cena, tra il primo ed il secondo. Spostò il pianoforte, e mise al centro della stanza un tavolo rotondo e due sedie. Quando arrivarono i tizi del catering, alcuni si spostarono in cucina per iniziare a preparare le pietanze ed altri apparecchiarono. Una tovaglia bianca molto lavorata ed abbastanza elegante, fu adagiata sul tavolo, e sopra di essa, due candele color oro. Due piatti, uno piano ed uno fondo, color bianco sporco con dei disegni sul fondo che richiamavano il colore delle candele, due bicchieri di cristallo e tantissime posate.
Quando tutto fu pronto, Robert andò a prepararsi, non si vestì molto elegante, anche perchè sapeva che Aileen indossava dei semplici jeans scuri e una maglietta bianca con dei disegni sul nero.. non voleva, quindi, farla sentire a disagio. Si sedette su una delle due sedie ed aspettò l'arrivo della sua coinquilina.. che fu puntuale come sempre.
La macchina che si arrestava, e il rumore dell'antifurto subito dopo. Il cancelletto che si apriva e richiudeva, e i passi veloci di Aileen per aprire la porta di ingresso. Robert si alzò, e fu lui ad accoglierla, sorridente come non mai, tanto da far preoccupare la ragazza, che all'inizio non si accorse di tutto quello che c'era alle spalle del suo migliore amico..
-Stavi uscendo?- Gli chiese dandogli un bacio sulla guancia..
-No.. sono solo venuto ad aprirti la porta..- Quella frase la fece insospettire, e immaginava che nascosti in ogni angolo della casa ci fossero gli amici di Robert, pronti a saltare fuori, ed urlare “Sorpresa”.. ma così non fu.. Quando vide quel tavolo rotondo, elegantemente apparecchiato, e quei camerieri in piedi vicino alla porta della cucina, per poco non ebbe un infarto. Non riusciva a capire il perchè di quella situazione, di tutta quella eleganza.. e soprattutto si sentiva fuori luogo.. lei indossava gli abiti da lavoro.. -Tutto questo è per me?- Sentì i suoi occhi pungere per l'emozione e per la felicità. Nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere..
-E' per entrambi.. vieni sediamoci, sto morendo di fame..-
-Tu si che sai come rovinare un momento romantico- Gli fece la linguaccia ed iniziarono a mangiare tranquillamente. Tra di loro non c'era imbarazzo, era come se si conoscessero da una vita.. vivevano sì insieme da tre anni, ma sembravano molti di più, come se fossero nati e cresciuti insieme. Come se fossero una coppia mai separata e creata apposta per amarsi.
Loro erano nati apposta per appartenersi, solo che ancora non lo sapevano.
-Non abbiamo ancora finito..- E Robert non si riferiva solo ai piatti da mangiare.. Le diede il pacchettino avvolto da uno strato di carta lucida rossa. Aileen lo guardò curiosa ed emozionata allo stesso tempo, e lo spacchettò velocissima.. In quegli anni era cambiata completamente, aveva imparato ad amare le sorprese, aveva cominciato ad essere curiosa, non troppo ma quanto bastava.
Si trovò nelle mani un piccolo e sottile telecomando, con tantissimi bottoni, ed alcuni li conosceva benissimo, “play” “stop” “pause” “rewind” . Non ne seppe bene il motivo, ma pigiò su quel tasto con la freccetta verde rivolta verso destra, e dopo qualche secondo, una canzone familiare si diffuse per il salotto. Robert si alzò invitandola a ballare, sorridevano come due idioti. Erano semplicemente felici..
-You can't play on broken strings You can't feel anything That your heart don't want to feel I can't tell you something that ain't real..- Robert cantava al suo orecchio, mentre si dondolavano insieme, e la esortò a continuare.. cantarono una strofa insieme, come se fossero James Morrison e Nelly Furtado in persona.
-But we're running through the fire When there's nothing left to say It's like chasing the very last train When we both know it's too late..too late.
E continuarono a ballare e cantare fino a fine canzone. Risero come pazzi, Aileen adorava cantare insieme a Robert, in realtà le piaceva fare qualsiasi cosa insieme a lui.. Era suo fratello, il suo migliore amico, vedeva in lui qualsiasi figura maschile mancatale fino a prima di incontrarlo.
Lui era tutta la sua famiglia.
Lui le aveva cambiato la vita, e a lei non sarebbe bastata la sua esistenza per ringraziarlo.

Quando sistemarono tutta casa erano già belli pronti per andarsene a dormire, Robert aveva accompagnato Aileen in camera sua per darle la buonanotte. Le rimboccò le coperte, come fosse sua figlia, e quel pensiero lo fece sorridere.
-A volte mi tratti come una bambina. Lo sai che sono adulta, e che non sono tua figlia vero?-
-Certo che lo so, piccola idiota.. E' solo che mi piace coccolarti!-
-Se la metti così.. mi piace essere coccolata..- Si sporse in avanti, e lo abbracciò talmente forte da togliergli il fiato.. -Grazie Rob..-
-E per cosa?-
-Per tutto..- Lo guardò negli occhi, quel suo sguardo lucido fece trapelare le sue emozioni, -..sei il Rob più Rob che ci sia.- Lo abbracciò di nuovo, per nascondere le lacrime, e sorrise nel sentire le labbra del suo migliore amico sul suo capo, più volte.
-E' meglio se dormiamo adesso.. Per smaltire tutto quello che abbiamo mangiato ci vorrebbe una corsa..-
-Potremmo farlo domani mattina..- Robert la guardò sconvolto -Certo che il cibo ti rincretinisce,intendevo la corsa!-
Risero entrambi e dopo essersi augurati la buonanotte, Aileen si sistemò meglio sotto le coperte, e Robert andò in camera sua, non smettendo di pensare a quanto fosse cambiata quella ragazza che dormiva nella stanza accanto alla sua.
Era una giovane donna che ne aveva passate di tutti i colori, ma nonostante tutto era sopravvissuta nel migliore dei modi. Si era messo in testa di salvarla, e c'era riuscito..
Grazie a lui, lei adesso riusciva a vedere tutti i colori.
Riusciva a sentire gli odori e i sapori della vita.
Lei adesso stava suonando il suo concerto, e lui non solo era uno spettatore ma era anche uno dei musicisti che l'avrebbe reso il più grande spettacolo.. del mondo.


Fine.



Buongiorno e buon inizio settimana !
Inizio con il dire che ho scritto questa OS per partecipare al contest su facebook di Roberta, -choose you couple- perchè adoro le sue due storie in cui Rob e Lee sono protagonisti (Redemption e Beside you) e vi consiglio di leggerle perchè meritano.
La storia è arrivata seconda al contest e spero sia piaciuta anche a voi..  :)
Non ho altro da aggiungere, perciò ringrazio Roberta per aver dato la possibilità di scrivere sui suoi personaggi e a tutti voi di aver letto.
Un bacio e buona giornata.
   
 
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