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Autore: Mixi_    14/11/2011    7 recensioni
Eccomiiiii come promesso oggi aggiorno con la nuova storia, questa è la mia prima ff triste (anche se solo l'inizio è triste perché poi si conclude tutto benissimo :D) la storia comincia in una giornata di Settembre, la squadra Huntik ha sconfitto da un pezzo la Spirale di Sangue, adesso è il tempo (per Metz!) di rinnovare i contratti dei due più grandi del gruppo e per uno/a di loro due ci sarà un brutta sorpresa! Spero di avervi incuriosita abbastanza. Spero che la storia vi piaccia! Un bacio enorme la vostra Mixi_
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo: E da qui ebbe tutto inizio...!



Era il 15 di Settembre, come dimenticarsi di quel giorno dannatamente bello e brutto nello stesso tempo.
Non si può ecco come.
Lok e Sophie avevano cominciato la scuola una settimana, quel giorno era sabato, ormai erano all'ultimo anno dell'accademia preparatoria.
Io vivevo ancora a casa di Dante, anche se non ero la sua ragazza, purtroppo, quella mattina fu tutto abbastanza tranquillo.
Il pomeriggio per le tre e mezza a casa piombarono tutti insieme, Lok, Sophie e Cherit di ritorno da scuola pronti per allenarsi con me e Dante, il quale arrivò anche lui poco dopo i ragazzi ma, che non fece in tempo a mettersi una tuta che in casa entrò Metz.
-ciao Metz- disse Dante
-ciao ragazzi,dovrei parlare un secondo con te e con Zhalia- disse Metz guardandomi
-ok... ragazzi facciamo che andate a casa, gli allenamenti li farete domani- dissi io
-Cherit va con loro e aiutali a studiare specialmente... aiuta Lok in storia visto il suo votaccio di oggi!- disse Dante osservando il biondo uscire dalla porta protestando contro quella materia.
-allora... di che ci volevi parlare?- chiese Dante
-niente di importantissimo per die la verita ma... avevo bisogno di parlare con Zhalia- disse Metz.
Lo guardai sperando con tutto il mio cuore non fosse nulla di grave.
-questi, ragazzi, sono i vostri contratti, entrambi avete contratti che si devono rinnovare ogni tre anni, domani scade il contratto e voi immagino che lo sapeste... il fatto è che Zhalia ho urgente bisogno di te!-
Guardavo Metz con aria interrogativa, che cosa dovevo fare?
-Dante tu sei a posto ecco il tuo contratto nuovo firma e ridammelo- disse ancora Metrz porgendo un foglio a Dante che firmò e lo ridò all'uomo
-Metz... vuoi dirmi che centro io?- chiesi disperata dal bisogno che avevo dentro di sapere cosa voleva dirmi il capo della fondazione.
-tu... il fatto è che in tre agenti della Fondazione di Amsterdam mi hanno lasciato e così mi trovo con tre uomini in meno. Il fatto è che delle persone di cui io mi fido tu sei l'unica che parla l'Olandese, si tratta solo di tre anni, non è una cosa difficile, ti prometto che il 16 Settembre 2014 tu sarai dinuovo qua a casa di Dante. Devi andare ad Amsterdam. Ti prego. Lì sarai capo squadra. L'aereo parte domani alle 12:00 dall'aeroporto- concluse Metz.
COOOOOOOOOOOOSA? Dovevo partire? Certo essere il capo squadra non era male come incarico ma... era distante da lui, da Dante.
Metz mi porse il contratto lessi tutto
-500€ in più?- chiesi io sbigottita da quella cifra
-so quanto ti costi tornare ad Amsterdam e così ho aggiunto 500€ e una casa che ti aspetta... so che non è lo stesso che stare qua con i ragazzi però si tratta solo di tre anni... ce la potrai fare Zhalia...- mi rispose Metz.
Sospirai.
Una casa, capo squadra e 500€ in più di paga erano su un lato  della bilancia ma dall'altro c'erano i miei amici, e Dante.
Quale scegliere?
-solo perché me lo chiedi tu Metz accetto ma giura che tra tre anni sarò dinuovo qua!- dissi io cercando di trattenere le lacrime per la mia scelta.
-te lo giuro Zhalia saranno solo tre anni- disse lui alzandosi.
Silenzio.
-fa buon viaggio, ora vado che mi aspettano altre persone... ciao Zhalia, ciao Dante- salutò l'uomo.
E così eravamo rimasti solo io e lui.
Lui ed io.
Due cuori ed una capanna.
-hai fame?- mi chiese Dante.
Guardai l'orologio e vidi che erano già le sette e qualche minuto così mi alzai dal divano e dissi -vado a cucinare... tu intanto apparecchia a tevola!-
Mi ero affezzionata.
Sbagliato. Non c'era niente di più sbagliato. Sbagliato anche questo, infondo non era sbagliato affezzionarsi ad una persona.
Quanti pensieri che avevo in testa.
Non riuscivo a fare quasi niente.
Stavo cucinando un pò di pasta ero talmente tanto sbadata che nello scolare la pasta mi scottai la mano.
-porca miseria- sbraitai
-Zhalia... che ti sei fatta?- chiese tutto agitato Dante avicinandosi a me.
-niente...  mi sono scottata!-
-e tu lo chiami niente? Metti la mano sotto l'acqua fredda!- mi disse Dante prendendomi con la sua mano destra la mia sinistra, quella scottata, mettendola sotto l'acqua fredda, faceva male, ma la sua mano mi trasmetteva... calore, felicità cose che non avevo mai provato prima d'oggi.
Mangiammo.
Quando finimmo ci alzammo e io lavai i piattio mentre, Dante s'accomodò su un divano ad aspettarmi.


Eccomiiiiiiiiiii sono tornata da voi come promesso sono tornata Lunedì :) Spero che come inizio vi piaccia, il più inizia nel prossimo capitolo, vedrete che cosa succederà :) Un bacio e alla prossima Mixi_
  
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