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Autore: Timy21    15/11/2011    4 recensioni
Ora che io scrivo su di te
frasi che non ti ho detto mai
Vivo lo sai?
Solo Pensando a te.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglio respirare sul tuo viso;
 

 

 

                                                                                                       "Ora che io scrivo su di te

                                                                                                       Frasi che non ti ho detto mai

                                                                                                       Vivo lo sai?

                                                                                                    Solo Pensando a te"


 

 

 

-Alessia! Svegliati, cavolo! Sono le 6 e 30!-

 

La voce squillante di mia madre che proveniva dal piano di sotto interruppe il mio sonno.

 

-Ecco!- risposi scocciata. infilando la testa sotto il cuscino, trovando un po’ di fresco dopo quell’afosa nottata di metà Luglio.

 

Mi chiesi il perché mia madre mi aveva chiamata così preso, e scattai subito giù dal letto quando ricordai.

 

Tutta emozionata scesi a fare colazione.

 

-Buongiorno famiglia!- urlai felice, mentre andavo a baciare mia madre, mio padre e mia sorella. Già, per baciare mia sorella di prima mattina doveva essere proprio speciale quello che sarebbe successo quel giorno.

 

-Di buon umore?- chiese mio padre mentre la mia sorellina di 5 anni si ripuliva la guancia con una mano schifata.

 

-Come potrei non esserlo?- quasi urlai.

 

Già, come potevo non esserlo. Alle 7 sarei partita. Destinazione: Milano. Già, la mia migliore amica era lì, per presentare un suo nuovo libro.

 

Sono così fiera di lei. Il suo nome è Simona, e mi invitò a passare lì tutto il resto dell’estate!

Finalmente la rivedevo! Non riuscì a finire l’anno scolastico,dato che per impegni di lavoro dovette trasferirsi al Nord. Non ci vedevamo da tanto, ma videochattavamo, anche se non è la stessa cosa.

 

                                                                     ***

 

-Sei pronta?-. Mia madre entrò in camera.

-Sì, prendo il cellulare e arrivo subito!-

Così feci. Andai in macchina e dopo che salutai tutti,mi distesi sul sedile posteriore, mentre mio padre partiva.

-Starò bene!- gli dissi notando ancora quello sguardo un po’ imbronciato quando la mamma mi diede il permesso di partire.

-Non ne ho alcun dubbio, ma chiama per qualsiasi cosa…- e iniziò la tiritera. L’importante è sorridere e annuire.

 

Presi il mio iPhone e iniziai ad ascoltare la musica, e sotto la dolce melodia di Someone like you di Adele, mi addormentai.

 

                                                                  ***

 

-Sveglia dormigliona!-. Quella voce, era da tanto che non la sentivo, e in quel momento era vicino a me. Sgranai gli occhi, ritrovandomi in una grande stanza moderna su un letto con coperte panna.

 

Misi bene a fuoco la figura di fianco a me.

 

-SIMONA!- urlai felice, mentre con un sorriso a 32 denti lei mi accolse a braccia aperte.

-Mamma mia, mi sei mancata tantissimo!- dissi chiudendo gli occhi. Era da tanto tempo che non la abbracciavo.

-Anche tu a me. Scusa se non ti ho invitata prima, ma con tutte le cose che avevo da fare!- disse,  staccandosi dall’abbraccio.

-Non preoccuparti! Ma guardati! Sei rinata! Hai un aspetto stupendo. E a quanto pare anche la casa non è niente male- le risposi, notando il bel vestito che indossava e l’arredamento della camera.

-Questa sarà la tua stanza! Che ne dici se ora andiamo a fare shopping in giro per la città, e magari ti faccio conoscere qualcuno?- mi disse dolcemente, facendomi l’occhiolino.

-Sono pienamente d’accordo!-

 

Dieci minuti dopo uscimmo da quella che lei chiamava casa, ma che per me era una specie di enorme villa.

 

 

-Allora? Hai conosciuto qualcuno di interessante qui?- chiesi, dopo aver fatto un po’ di shopping milanese.

-Tanta gente! Sai che sono la scrittrice preferita di Liam dei One Direction?- esultò con gli occhi lucidi.

-HAI CONOSCIUTO I ONE DIRECTION E NON MI DICI NIENTE?- le urlai ironica.

-Massì, ma se sapessi chi altro ho conosciu…- si stoppò, come se non doveva dirmelo.

-Simo, di chi parli?- le chiesi, senza perdere la calma.

-Ehm.. aspetta e vedrai- fu la sua unica risposta. Poi tornò a parlare del suo incontro con i One Direction.

 

 

Arivammo al Duomo, dove vido una folla di ragazze che ci venne incontro.

-Simona! Mi fai un autografo sul libro per piacere?- tutte così ripetevano.

-Ale, solo un minuto!- mi disse.

 

Che fare? Mi andai a sedere su una panchina, o almeno ci provai, dato che non ebbi neanche il tempo di sedermi che qualcuno mi cadde addosso.

 

-Oh, scusa! Scusami, non volevo!-. Una voce maschile penetrò nella mia testa. Già l’avevo sentita io, quella voce, con quell’accento veneto.

 

E mentre guardavo il cielo che premetteva un brutto temporale, un tocco sul polso mi fece alzare il busto.

 

-Ahio!- esclamai toccandomi la folta chioma riccia sulla testa.

-Ti sei fatta male? Che scemo. Scusa!-. Mi girai di colpo. Persi un battito. Quegli occhi, che sognavo ogni notte, mi stavano guardando.

 

-Ehi, stai bene?- mi chiese quell’angelo dagli occhi blu.

-S-si. Sto b-bene- dissi, cercando di rimanere il più lucida possibile.

-Ti porto al mio albergo, forse è meglio-.

Che carino! Era davvero preoccupato.

 

-No, davvero sto bene. Sono qui con la mia amica- dissi, stupendomi del mio coraggio.

-Chi?- mi chiese curioso.

-Lei. Simona, la scrittrice.- la indicai.

-Oh, tu sei Alessia?? Simona mi ha parlato moltissimo di te! E sei carina come mi aveva detto!- esclamò, mentre la mia testa entrò in uno stato comoso.

-No, aspetta. Quindi tu conosci Simona?- chiesi, incredula.

-Si, non lo sapevi?- disse. Poi a interrompere la nostra conversazione fu una goccia di pioggia che cadde sul mio viso. Poi un’altra, e un’altra ancora. In pochi secondi pioveva a dirotto.

 

-Vieni con me!-. Mi trascinò con lui fino a una specie di casa isolata.

-Mi è capitato anche un’altra volta, e ho scoperto questo rifugio- disse. Intanto pensai a Simona.

-Ma Simo…-

-Non preoccuparti, le ho già inviato un messaggio- disse premendo il tasto invio del suo Blackberry.

 

Smisi di preoccuparmi e mi rilassai.

 

-Ma tu non sai chi sono?- mi chiese stranito.

-Si.Enrico Nadai- risposi con tutta la calma immaginabile. E pensare che è il mio idolo. Ma stare così vicina a lui mi rassicurava. Mi sentivo protetta.

-E… non sei una mia fan? Simona mi aveva detto tutto il contrario- continuò, alzandosi dal divano un po’ rotto e sporco.

-Si, si. Sei il mio idolo, ma è strano. Non mi viene da urlarti contro o da piangere. Sto bene- risposi ancora, abbozzando un sorriso sincero.

-Meglio-

 

                                                                     ***

 

Dopo quel giorno io,Simona e Enrico uscivamo sempre insieme, e quando Simona aveva da fare uscivo sola con lui.

 

-Andiamo al lago domani?- mi chiese mentre mangiavo il gelato.

-Ma domani Simona non c’è-

-Infatti intendevo solo noi due-.

I miei battiti accelerarono. Voleva stare solo con me.

E mentre quegli occhi mi scrutavano in cerca di una risposta io annuii semplicemente.

 

                                                                    ***

 

 

-Costume messo, borsa fatta. Bene sono pronta-. Poco dopo suonò il campanello di quell’enorme casa.

-VADO IO- urlai alla famiglia.

 

-Buongiorno!-. Il moro mi salutò con un bacio sulla guancia, mi prese la mano e mi portò sulla sua moto.

-Non sapevo avessi il motorino- dissi stupita.

-Non sai molte cose di me!- rispose porgendomi il casco.

 

Mentre la moto sfrecciava a 70 all’ora su un rettilineo io ero appoggiata con la testa sulla schiena di Enrico, mentre respiravo il suo profumo, chiudendo gli occhi per assaporarmi quei momenti al meglio, che sarebbero finiti presto, dato l’avvicinarsi della data del ritorno a casa.

Non ci dovevo pensare.

 

-Eccoci arrivati- mi sussurrò mentre la moto rallentava.

 

Davanti a noi una distesa d’acqua cristallina che brillava alla luce del sole.

Intanto che io osservavo quello stupendo panorama, Enrico mi guardava sorridendo soddisfatto.

 

-Dai, vieni-. Mi prese la mano e mi trascinò con lui poco prima della riva.

Distese una coperta per terra e mi face cenno di sedermi, mentre lui prendeva un cestino.

 

-Un bel picnic in riva al lago!- esclamai. Niente di più romantico.

-Devo dire che mi sono affezionato molto a te Ale- disse prendendo dei tramezzini.

-Anch’io- risposi, probabilmente rossa in viso, dato che mi guardò sorridendo.

 

Quel picnic passò tra chiacchiere e risate, fino a quando Enrico non si tolse la maglietta ed entrò in acqua.

 

-Tu sei pazzo!- dissi.

-Ah si?-

 

Sapevo le sue intenzioni. Voleva gettarmi in acqua. Non poteva riuscirci, non volevo.

 

-No, Enrì. Ti prego!- lo implorai, inutilmente. Si avvicinò piano con uno sguardo malizioso.

Mi prese a mo’ di sacco e mi buttò in acqua, congelandomi.

 

-Sei uno scemo!- gli urlai contro, sempre scherzando.

 

Rise e andò sott’acqua. Non riemergeva, così mi preoccupai. Ma non feci neanche in tempo a immergermi che qualcuno mi prese i fianchi da dietro e mi baciò il collo.

 

Sobbalzai. Non che non mi faceva piacere, ma chi se lo aspettava!

 

-Mi piaci- mi sussurrò in un orecchio.

 

Cercai di non pensare che era Enrico Nadai, anzi, ormai mi ero abituata. Il fatto è che era il ragazzo che mi piaceva, che credevo di amare.

 

-Anche tu mi piaci- dissi, girandomi verso Enrico, che mostrò il suo bellissimo sorriso.

 

Sapete benissimo cosa successe dopo. Ma ve lo racconto lo stesso.

 

Vidi il suo viso avvicinarsi sempre di più, fino a quando le nostre labbra non si congiunsero lentamente, come se fossero pezzi di un puzzle.

Tra un bacio e l’altro sorrisi, e lui anche. Misi una mano dietro la sua nuca, toccando quei capelli mori bagnati, e l’altra sul collo, mentre le sue ancora cingevano la mia vita.

 

Ci staccammo lentamente, e con mio grande stupore lui iniziò a cantare.



 

“Sognarti adesso
 

Ricominciare
 

Non ho più paura
 

Di raggiungere te
 

Voglio vivere adesso
 

Un Istante Perfetto…”

 

 

 

Simona’s POV;

 

Rieccomi con una nuova storia!!!! Questa è dedicata alla mia migliore amica, che è una grande fan di Enrico Nadai, di Io Canto.

Devo dire la verità: sono abbastanza soddisfatta. Beh, è una one shot abbastanza comune, ma a me piace questo genere xD

 

Ringrazio chi recensirà e chi leggerà la storia.

 

#muchlove

 

@KyAhStorm_BIEBS on twitter;

   
 
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