Il primo battito cardiaco.
Attraversa lo stelo, linfa vitale.
Sorge e sovrasta i petali una bolla grigiastra.
Si gonfia e si sgonfia, respira ritmicamente.
Col passare dei giorni, si agita, freme, finché libera il feto.
I petali lo circondano di viola.
Il feto è rannicchiato, collegato allo stelo solo grazie al fondoschiena.
Respira in frequenza con gli impulsi.
La linfa gorgheggia e un straripa un po’, sporca la terra.
Col passare dei mesi, il feto cresce.
Ormai è pesante, la pianta si piega, lo lascia adagiare.
Il feto allunga le mani, crescono radici.
Si ancora alla terra.
Col passare degli anni, la pianta abbandona il feto a terra.
Le ultime pulsazioni terminano spruzzando linfa fuori dallo stelo.
Non sporcano la terra, nutrono il figlio.
Esso pianta le radici, si ciba della terra della madre.
La pianta lo protegge dai raggi del sole che increspano il fango.
Il sole non lo raggiungerà oggi.