Ore 14.30. Era appena passata ora di pranzo, mentre i due fratelli stavano bevendo un drink al bancone; Hikaru aveva tenuto per un attimo la mano del fratello e l’aveva guardato negli occhi, come se avesse voluto dirgli che in quella stanza qualcosa gli stava togliendo l’aria, e Kaoru lo fissava, con quel suo sguardo dolce, di chi, come d’altronde fosse suo fratello, riesce a leggere perfettamente ciò che pensa. La stretta di mano era reciproca e lo sguardo triste e Hikaru al tempo stesso disturbato, da quella fastidiosa presenza che era l’amico [se così vogliamolo chiamare] di vecchia data di Haruhi… A un certo punto però, quel silenzio così pesante venne rotto da alcune ma altrettanto pesanti parole: “Perché non entri nel nostro club!?” esclamò Tamaki, rivolgendosi al nuovo arrivato alla villa. Gli occhi di Hikaru cominciarono ad aggrottarsi, non potevano sopportare la conseguenza di ciò che aveva detto Tamaki, e il pensiero non tardò ad arrivare alla bocca, esplodendo…: “Ma sei pazzo Tama? Non possiamo mica far entrare una persona così sconosciuta e per giunta indecente!!! Cos’ ha di speciale per entrare nel nostro club?Niente! Assolutamente niente!” , il suo sfogo rimbombò per tutta la sala da pranzo, frattanto Haruhi disgustata gli aveva piantato uno schiaffo. Hikaru, alzatosi di colpo, rivolse dure parole all’ingenua Haruhi che inaspettatamente si era fatta così forte…ma mentre il viso gli diventava rosso dalla gelosia non ebbe nemmeno il tempo di dire altro che se ne corse in camera, disgustato e amareggiato, con il fratello che lo seguiva preoccupato. Il viso di Haruhi era sconvolto…sorpreso..così come quello di Tamaki. “Perché te la sei presa così Hikaru?” , domandò tristemente il fratello, “Avere un altro membro in mezzo ai piedi nel nostro club e soprattutto che gironzola attorno ad Haruhi…grr…” e girò di scatto il viso come per coprire gli occhi coi capelli.. “Ma..dimmi Hikaru, per caso ti piace Haruhi?” …subito il ragazzo si fece rosso in viso e con voce un po’ rotta rispose “Ma va..ti pare…è solo che sarebbe una scocciatura per me…niente di più….” “Mmh..non ci credo tanto caro..” disse Kaoru tenendogli la mano...quando quei due si consolavano era uno spettacolo meraviglioso, il massimo della dolcezza…Kaoru si avvicinò ad Hikaru, dandogli un bacio sulla guancia e abbracciandolo..”Senti…facciamo così…per oggi non ho molta voglia di uscire…io mi fingo malato, tu esci con Haruhi soprattutto, che è la cosa più importante adesso..” “Ma..ma..ma che dici..Kaoru! Io voglio che usciamo assieme….dai..” per un attimo gli sguardi dei due si incrociarono ma Kaoru “No, Hikaru, ho capito che ti piace molto Haruhi, e siccome sono tuo fratello e voglio il tuo bene, non farei mai qualcosa che non piace a te, perciò vai, per oggi resta incurante di me, saprò cavarmela benissimo da solo” detto questo un sorriso, e un forte abbraccio coronato da un bacio sul collo di Kaoru. “Va bene” e si alzò lasciando la mano del fratello e uscendo dalla stanza. Scese le scale e uscì dalla villa, trovandosi di fronte la piccola Haruhi..un lieve rossore apparve sul suo viso e si avvicinò a lei prendendola per la mano.. “Ehi, scappiamo, andiamo a divertirci un po’, oggi Kaoru non sta molto bene e perciò voglio passare questa giornata da solo con te..”; haruhi non sembrava titubante alla proposta di hikaru, anzi, non chiese nemmeno spiegazioni e i due ordinarono una carrozza per andare a fare un giro in paese. Purtroppo iniziò a piovere e a tuonare fortissimo, e il cocchiere non poteva rischiare di continuare il viaggio, perciò pretese di essere immediatamente pagato; hikaru pagò il tragitto e così la carrozza si allontanò veloce nella pioggia. I due erano in mezzo alla foresta, con le fronde degli alberi che facevano passare le gocce d’acqua...haruhi era spaventatissima mentre hikaru la proteggeva col suo giubbino e la teneva stretta a sé..anche troppo… Fortunatamente, nei paraggi, c’era una chiesa abbandonata, pure non troppo vecchia, e hikaru si affrettò a correre verso il bastione dell’entrata; erano entrambi bagnati fradici, i capelli rosati di hikaru gli coprivano tutto il volto, mentre a passo lento si dirigeva verso l’altare, dando uno sguardo alla madonna; arrivato, ivi poggiò la fanciulla per tutta la lunghezza e salito lì si mise su di lei leggermente, coprendo entrambi col suo giubbino per come poteva. Haruhi non diceva niente, hikaru nemmeno, soltanto di tanto in tanto i temporali rompevano quel bellissimo silenzio…a un certo punto hikaru si avvicinò ancora di più al volto della ragazza e guardandola dolcemente negli occhi la baciò. Haruhi li spalancò leggermente, poi si lasciò andare completamente nelle braccia di hikaru, che la stringeva a sé e la baciava appassionatamente, anche su tutto il corpo. Haruhi ricambiava i baci del ragazzo e viceversa in un susseguirsi continuo.. quando i due smisero, si guardarono negli occhi e si sorrisero, addormentandosi così. Ad un certo punto venne un’illuminazione ad Hikaru…”Ma se io…cancellassi quel numero di quel rompiscatole…ammesso sempre che ci sia nel suo cellulare..” e mentre la piccola haruchan era ancora nelle braccia di Morfeo, lui prese cautamente il suo cellulare e trovando il numero del vecchio amico, lo cancellò, soddisfatto di sé. Finalmente se l’era tolto dalle scatole. Fattasi mattina i due si svegliarono, hikaru come se non fosse successo niente [del telefono] ed haruhi intontita ma felice ancora come se fosse ieri sera. Hikaru digitò il numero del cocchiere e i due ritornarono in villa, con le facce di tutti gli altri sconvolti, preoccupati per dove fossero sia lui che Haruhi; all’arrivo, ancora la visione di quel guastafeste, che però si limitò soltanto ad assistere alla scena di loro due che si stringevano, con un forzato sorriso sulle labbra.