Un ipocondriaco emozionale- non credo-
si saprebbe destreggiare tra i tromboni di latta
per le vie
e le urla di signora sulla strada.
Lą sventolan al vento i rivoltoli di carta
e raccolgono carezze in grandi sacchi sigillati
per negarle,
con la posta del mattino,
a un'altra buca vuota.
Si spendono coi giorni intorpiditi
gli ultimi fiammiferi umidicci e le grandi- ariose- sale da convegno
per cucire un ricchissimo sudario
alla morte per miseria.
Laggił dall'acero, in fila,
barattano coriandoli e vasti mazzi di calendule
per un posto-mal pagato-
da becchino.