#1:

Alla fine il cielo si era deciso a farla finita. Non fioccava più. John pestava i piedi sulla neve ammucchiata a terra, già sudicia e stanca, fanghiglia ben diversa dalla neve da cartolina.
«Andiamo John, prendertela con il marciapiede non farà di Harriet una sorella sopportabile»
Per fortuna c’era Sherlock, che gli passava i compiti di chimica e gli impediva di fossilizzarsi in mezzo alla strada fino alla prossima tormenta.
«Almeno farà di te una persona discreta?»
Sherlock alzò le spalle e lo strattonò. John si aspettava la solita rispostaccia, quella che lo faceva essere indeciso tra il prendere Sherlock Holmes a cuscinate o soffocarlo di baci. Generalmente optava per la seconda alternativa, poiché la prima non era cosa di facile realizzazione. Rimase attonito, perciò, quando le orecchie si riempirono solo di silenzio e fiocchi di neve bollenti. Neve e calore, connubio idiota al quale John non fece caso. Era attonito, appunto.
«Tu non sei Sherlock!»
Gli occhi spalancati parevano essersi divorati tutto il resto, e proprio con quegli occhi John vide l’inverno fioccare a manciate, la neve farsi sabbia, la sabbia arroventare la carne, le membra sciogliersi lente. Sherlock svanire in un oceano lento.


John si svegliò di soprassalto. Aveva visto la neve mischiarsi alla sabbia, e Sherlock svanire.




QUI