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Autore: Mitsuki Loveless    01/12/2011    3 recensioni
Tutti abbiamo passato momenti brutti nella vita.
Ma in certi momenti sembra di non poterne uscire.
Bisogna prendere delle decisioni.
Ma non tutti sono capaci di farlo senza soffrire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tenshi
Dedico questa poesia a chi mi vuole bene! Sono convinta che l'inizio non vi piacerà. Ma leggetela fino in fondo. Perchè è vero che questa poesia parla di me. Ma senza i miei amici e le mie persone care non potrei far nulla di decente!!!
GRAZIE DI ESISTERE!!

Paki
Giulia
Serafino
Massimo
Paolo(2)
Luca(2)
Franco
Linda
Dario
Michele
Fabio
Roberta
Stefania
Roxana
Matilde
Vanessa
Grecia
Cristiana
Elisabetta
Valeria
Eduardo
Armando

GRAZIE!!!!

Dear my Mr. Loveless.


Ho passato le mie notti come un vampiro.
Dipendente dal sangue che mi offrivi volontariamente.
Non sapevi neanche tu il perchè,
forse avevi bisogno di una marionetta fra le mani.
Eseguivo i tuoi ordini da brava schiava,
succube della tua droga.
Un fluido rosso scarlatto come il mio amore per te.
Riscoprendomi vaneggiante per un vecchio peluche,
oramai in pezzi, impolverato,
abbandonato nella camera di una bambina infelice e solitaria.
Ho deciso di strappare quei brandelli di stoffa che ne rimanevano,
di leccarmi le dita pregne del tuo liquido rosso,
liberandomi dai rovi spinosi, desolatamente marci, che ci uniscono flebilmente.
Ferendoci.
Mi sono sentita colpevole di un delitto non mio,
ti ho chiesto scusa in miliardi di circostanze
e ripercosso i miei passi verso di te il doppio delle volte.
Seppur chiamandoti da idiota,
seppur innocente e tua vittima,
seppur solo per chiederti un pò di falso amore,
per non sentirmi ancora sola avrei accettato qualsiasi atroce tortura,
morsi, lividi, dolore in tutto il mio corpo
bastava fossi tu a procurarmele con ogni parte di te.
Ero stanca.
Non sei riuscito a tenermi gli occhi chiusi,
pian piano le tue dita si sono allentate dalla presa sul mio viso,
cominciando a vedere nitidamente altri individui,
comparse di un film non ancora messo in produzione.
Alla fin fine ghignando mi sono allontanata,
imparando a cibarmi da sola di me stessa e delle mie passioni.
Sulla schiena portavo il peso della tua lontananza,
adesso un carico molto più grave,
la decisione di cosa farne di me e di queste ali bianche e grandi sulla schiena.
Spezzarle?
Volare?
Rido.
Cosa importa?
Inspiro quest'aria gelida che mi attraversa il corpo.
Basta prendere la rincorsa e buttarsi da questo dirupo.
Il destino, crudele o lieto che sia, non deciderà per me.
Sarò solo io a sapere cosa farne di questa breve vita e stanne certo.
I miei desideri spiccheranno il volo e mi porteranno sulla cima più alta di questo sporco mondo
tra questo teatrino di attori che cercheranno di bloccarmi.
Riuscirò.
Assieme alla volontà,
agli amici che mi tenderanno la mano se per caso dovessi perdere le forze.
Ti piacerebbe se soffrissi ancora per te?
Forse.
Non importa.
Io non sono mai,
mai,
mai,
mai,
mai rimasta sola.



Owari
Mitsuki Loveless

   
 
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