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Autore: Mad Hatter_    06/12/2011    9 recensioni
Partecipa al Contest '' Sweet Merry Christmas''.
E' la Vigilia di Natale al Sun Garden e Kira si arresa all'evidenza che i suoi alunni hanno in mente solo la neve.
( con la collaborazione di: Nagumo e Suzuno, che non sono elencati nella lista personaggi >.<)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La campanella dell’orfanotrofio Sun Garden trillò allegramente, diffondendo il suo suono per tutto il quartiere.
Puntale e precisa come un orologio svizzero, la signora Kira spalancò le porte dell’edificio che andarono a sbattere addosso al muro con un tonfo.
<< Ragazzi! Dentro! >>
Un gruppo di bambini abbandonò giochi e pupazzi di neve per raggiungerla e per mettersi in fila come diligenti soldatini davanti a lei.
Era ormai da una settimana che a Inazuma-Cho nevicava e i bambini erano andati letteralmente in delirio.
Inutilmente la signora Kira aveva tentato di sviarli, proponendoli i più svariati giochi, arrivando fino a promettere una gita a Osaka verso Maggio.
Niente da fare, i bambini rimanevano impassibili davanti alle sue proposte, col naso spiaccicato alle finestre dell’orfanotrofio per vedere la neve scendere.
Il clima nelle varie classi era diventato insostenibile, nessuno badava più allo studio o alle lezioni.
Quello che contava era la neve.
Fu allora che la signora Kira si arrese e progettò che la Vigilia fosse dedicata interamente al Natale, riuscendo tuttavia a farsi promettere che poi non se ne sarebbe più parlato.
I bambini entrarono nell’aula magna, sedendosi per terra davanti a dei banchi sui quali erano seduti sei ragazzi.
Li osservarono bene, chiedendosi cosa ci facessero loro qui, nella loro scuola.
Il primo aveva i capelli rosso pomodoro e due occhi grandi color acquamarina, il secondo aveva i capelli di uno strano color pistacchio e occhi nocciola, il terzo e il quarto si stavano azzuffando tra di loro e i bimbi riuscirono solo a intravedere i capelli candidi del primo e quelli rossi del secondo.
Le due ragazze invece erano sedute composte sui banchi e avevano entrambe i capelli blu, solo che la prima li portava sciolti e la seconda raccolti in due odango che assomigliavano parecchio a due ventilatori.
Inutile dire che partì qualche urlo dalle ragazze e dai ragazzi più grandi.
La signora Kira scosse divertita la testa e raggiunse quelli che una volta erano stati i suoi alunni.
<< Allora ragazzi, come sapete, vi avevo promesso che quest’anno avremo dedicato la Vigilia in preparazione del Natale. Ho pensato che un aiuto sarebbe stato gradito, quindi ho chiamato alcuni miei vecchi alunni. Sono sicura che non ci sia bisogno di presentazioni >>.
<< Veramente io non so chi siano >> la direttrice fu interrotta dalla voce insolente di una ragazzina seduta in seconda fila.
Braccia incrociate al petto, guardava con aria di sfida i ragazzi vicino alla signora Kira.
Quest’ultima sospirò, stanca.
<< Sono Hiroto Kyama, Ryuji Midorikawa, Suzuno Fusuuke, Nagumo Haruya, Reina e Maquia. Sicuramente ne avrai sentito parlare Chibiusa.  Hanno partecipato al Football Frontier International >>.
<< Veramente no, signora. Sa, io non mi curo di gente montata come i calciatori. Anzi, non capisco per quale motivo abbia deciso di chiamare loro e non qualsiasi altro ragazzo di Inazuma-Cho. Cos’hanno loro di speciale? >> Chibiusa assottigliò gli occhi e guardò nuovamente i ragazzi come se volesse sbranarli vivi.
<< Montati??? >> sia Nagumo sia Suzuno smisero di azzuffarsi e scattarono in piedi.
<< Suvvia ragazzi … >> Reina e Maquia appoggiarono le mani sulle spalle dei due ragazzi nel tentativo di calmarli e i due sbuffarono.
<< Comunque, riprendendo il discorso, i ragazzi passeranno con noi la Vigilia e ci aiuteranno con i preparativi. Bene, adesso vorrei che vi metteste in fila e ci seguiste in soffitta, andiamo a prendere materiale >>.
E si misero ancora in fila, prodi soldatini, pronti per andare nel campo di battaglia chiamato ‘‘soffitta’’. Ciò strappò un sorriso agli aiutanti, sì anche a quel polaretto di Suzuno.
Salirono le cigolanti scale di legno e arrivarono sul pianerottolo, dove si trovava la porta della soffitta.
Dalla tasca dei pantaloni, la signora Kira, estrasse una vecchia chiave arrugginita che inserì nella toppa.
La fece girare due volte e poi si appoggiò con il corpo alla porta, spingendo con tutta la sua forza.
Con uno scatto la porta si aprì, facendo quasi cadere la donna.
I bambini e i ragazzi entrarono, osservando la stanza.
Sul soffitto vi erano decine di ragnatele, dove correvano piccoli ragnetti neri il cui sonno disturbato dall’arrivo della comitiva.
Un brivido percorse la schiena di Maki che si nascose dietro a Reina.
Sul pavimento vi era un tappeto logoro e ammassi di scatoloni.
Kira si avvicinò a uno di loro e tolse lo scotch.
Lo svuotò sul tappeto, rivelando il suo contenuto:
Nastri rossi, blu, argentati e dorati, i personaggi di un presepe con tanto di capanna, palline colorate e una grande stella gialla.
<< Forza, venite ad aiutarmi. Cercate ciò che è in buono stato e rimettetelo nello scatolone. Invece le decorazioni rovinate ammucchiatele davanti alla cassapanca là in fondo. >>
Tutti i bambini si lanciarono nel lavoro, gridando “ questo va bene” “questo no “, meno Chibiusa.
La ragazzina era appoggiata al muro e giocava nervosamente con una ciocca dei lunghi capelli dallo strano colore rosa confetto che portava sciolti, trattenuti da un cerchietto nero.
Era esile di corporatura e nemmeno tanto alta, gli occhi color ghiaccio saettavano da un bimbo all’altro, evitando gli aiutanti come la peste.
<< Ehi Chibiusa, tu non vieni a dare una mano? >> la voce di Haruya la fece ridacchiare.
Non rispose, e volse lo sguardo da un’altra parte.
Haruya stava per risponderle per le rime, se la signora Kira non lo avesse fermato, scuotendo la testa.
Il tulipano sbuffò e riprese ad aiutare due bambini con i personaggi del presepe.
Quando tutto fu pronto, la donna ordinò a Hiroto e Ryuji di prendere lo scatolone e la comitiva ridiscese le scale.
Arrivati nell’aula magna, i due, appoggiarono lo scatolone sui banchi, asciugandosi la fronte con una mano.
Improvvisamente bussarono alla porta e Kira fece entrare due signori che tenevano in mano un pino.
<< Oooh… >> i bambini spalancarono la bocca e sgranarono gli occhi davanti all’albero.
Chibiusa, invece, commentò acidamente:
<< Non capisco a che cosa serva festeggiare il Natale >>.
Con poche parole riuscì a gelare i due signori che in fretta e furia si fecero pagare e sgattaiolarono fuori dall’aula.
<< Mi ricorda vagamente qualcuno >> Nagumo ammiccò a Suzuno e i due ricominciarono ad azzuffarsi, tar le risate generali.
Hiroto e Ryuji riuscirono a staccarli a fatica, mentre Reina e Maki scuotevano la testa.
<< Allora, i ragazzi di prima e seconda elementare si occuperanno dell’albero assieme a Maquia e Reina, quelli di terza e quarta penseranno al presepe con Hiroto e Ryuji, mentre le quinte e i ragazzi delle medie penseranno a decorare la sala con Suzuno e Nagumo >>.
<< E ti pareva >> commentarono i due, rassegnati all’idea di dover lavorare in coppia.
<< Mi scusi signora Kira… >> una donna entrò nell’aula.
<< Suppongo la cuoca del Sun Garden >> mormorò Nagumo.
<< Davvero? E dimmi lo hai capito dal suo abbigliamento o improvvisamente hai sviluppato poteri psichici? >> lo rimbeccò Suzuno con aria di sufficienza.
<< Taci polaretto >>
<< No, taci tu tulipano >>
<< E non mi chiamare tulipano >>
<< E tu non mi chiamare polaretto >>
<< Sei davvero insopportabile >> gridarono alla fine insieme, per poi darsi le spalle.
<< L’amore non è bello se non è litigarello >> sussurrò Midorikawa a Hiroto e alle due ragazze, che ridacchiarono.
Kira sorrise, rivolgendosi poi alla donna.
<< Dimmi Kakyuu >>
<< Ecco mi chiedevo se vanno bene le lasagne alla bolognese per la cena di stasera >>.
<< Certo, vanno benissimo, grazie. >>
<< Allora io vado. Buon lavoro ragazzi >>
<< Grazie, Kakyuu >> risposero in coro, sorridendo.
<< Bene ragazzi, ritornate al vostro lavoro. Veloci, veloci >>
Kira accese la radio e inserì un cd di canti natalizi.
Maki, Reina e i bimbi di prima e seconda addobbavano l’albero, giocando ogni tanto con i lunghi nastri colorati.
Hiroto, Midorikawa e i bimbi di terza e quarta stavano preparando il presepe, cercando di non far cadere le statuine che, essendo fatte di ceramica, si sarebbero frantumate in mille pezzi.
Nagumo, Suzuno e i ragazzi di quinta e delle medie decoravano l’aula, attaccando striscioni e mazzetti di pungitopo e agrifoglio.
La signora Kira si avvicinò a Chibiusa e le posò una mano sulla spalla.
La ragazzina la guardò infastidita.
<< Senti Chibiusa, so che odi in Natale, ma portasti almeno dare una mano. Per noi >>
<< Io non voglio più niente a che fare con il Natale. Non è cosa che mi riguarda >>
La donna sospirò e riprese:
<< Perché non cerchi di accettare il Natale. Non dico di amarlo, solo di accettarlo >>
<< Mi ha tolto tutto ciò che avevo. Lei perdonerebbe chi le ha tolto tutto? >>
Non ricevendo risposta, la ragazzina se ne andò.
 
 
<< Finito! >> il grido si levò nell’aria, mentre i bambini osservavano compiaciuti il loro comportamento.
L’aula era decorata con luci e striscioni, l’albero e il presepe erano pronti.
Kira spense la radio e batté le mani.
<< Ottimo lavoro ragazzi. Direi che ora di andare a lavarsi le mani, così possiamo mangiare. Ormai si sono fatte quasi le otto >>
I bimbi corsero come tori infuriati verso la porta d’uscita, quasi calpestando la donna.
<< Signora Kira >> i ragazzi le corsero incontro, aiutandola ad alzarsi.
<< Certe volte mi chiedo se sto gestendo un orfanotrofio…o uno zoo >> commentò.
<< Orfanotrofio o zoo, è questo il dilemma >> Nagumo imitò Amleto, venendo però colpito sulla testa da un pugno di Suzuno, tra le risate dei compagni.
<< Forza, adesso andiamo anche noi >>
 
<< Signore, ti ringraziamo per ciò che ci hai donato, grazie per averci fatto passare una bella giornata. Amen. >> finito di recitare la preghiera, i bimbi si gettarono sui piatti, mangiando avidamente.
<< Sono buonissime >> Maki si pulì la bocca nel tovagliolo e si complimentò con la cuoca che arrossì, tornando in cucina.
<< Kakyuu è tanto brava quanto timida >> disse la signora Kira, bevendo un sorso d’acqua.
<< Signora Kira, potrebbe spiegarci cos’ha Chibiusa? >> la donna guardò un istante Hiroto e sospirò per l’ennesima volta.
<< Chibiusa è arrivata qua circa un anno fa. L’avevano portata qui i suoi genitori adottivi che non potevano più occuparsi di lei. In questo periodo è molto scorbutica, odia il Natale. >>
<< E perché? >> domandò Ryuji.
<< I suoi genitori naturali sono morti in un incidente aereo il giorno di Natale. Erano imprenditori e viaggiavano spesso da una parte all’altra del globo. Stavano sorvolando l’Oceano Pacifico quando l’aereo ha iniziato a precipitare, finendo in acqua. Non si è mai saputo il perché di questo calo di quota, e i corpi dei passeggeri non furono più ritrovati. L’acqua inghiottì tutto, affamata.
Inoltre i suoi genitori adottivi la portarono qui la sera di Natale. Gente meschina. >>
Un attimo di silenzio calò tra i ragazzi che ripresero a mangiare svogliatamente.
<< E se le facessimo amare il Natale? >> l’entusiasmo di Maki fu immediatamente smorzato da Suzuno.
<< Farle amare il Natale? E’ un’impresa più ardua del far imparare a Nagumo la tabellina del due >>.
<< Prego? Guarda che io so la tabellina del due! Due, quattro, sei…sei…ehm, dodici… >>
<< Ecco appunto >> l’albino guardò il tulipano con aria di sfida.
<< Beh ma potremo almeno provarci…Maki, che idea avevi in mente? >> Reina sorrise all’amica.
Maquia appoggiò i gomiti sul tavolo, intrecciando le mani.
<< Beh…avete mai sentito parlare del romanzo ‘’ Il canto di Natale? ‘’ >>
 
 
Chibiusa era seduta sul suo letto e stava svogliatamente disegnando su un bloc-notes.
Improvvisamente la porta si spalancò e una figura entrò nella stanza.
<< Mph, Motoki te lo ripeto, non ho rubato il tuo orsac…Motoki? >> la ragazzina inclinò la testa nel vedere a figura incappucciata davanti al suo letto.
<< Suppongo che tu sappia chi sono >>
<< Se non credessi a Babbo Natale… >>
<< Babbo  Natale??? >>
 
Nella sala video quattro ragazzi se la ridevano, guardando la scena dal computer collegato alla telecamera nella stanza di Chibiusa.
<< Non sapevo della somiglianza tra Babbo e il pistacchietto >>
<< Se ci fossi andato tu, ti avrebbe scambiato per un clown >>
<< Che cosa hai detto polaretto? >>
<< Niente, tulipano >>
<< E non chiamarmi tulipano! >>
<< Tu allora non chiamarmi polaretto >>
<< Ci risiamo >> Hiroto e le due ragazze sospirarono.
 
<< Non sono Babbo Natale. Io sono lo spirito del passato e adesso voglio che mi ascolti bene >>
Chibiusa mise le braccia dietro la testa e si appoggiò al muro dietro al suo letto.
<< Parli dunque >>
<< So perché odi il Natale. Essendo lo spirito del passato so dell’incidente dei tuoi genitori e dell’abbandono di quelli adottivi. So anche di aprire una ferita, vero >>
<< No assolutamente >> rispose lei, risoluta
<< I tuoi occhi lucidi dicono il contrario >> sorrise Ryuji
Non vi fu risposta dalla ragazza, quindi decise di continuare.
<< Credi davvero che sia colpa del Natale? Lui cosa centra poveretto, è colpa sua forse? E come incolpare te per essere nata il 3 Marzo >>
<< 15 Giugno >>
<< Ehm, è come incolpare te di essere nata il 15 Giugno e non il 3 Dicembre. Ha senso? >>
<< … Io…non credo… >>
<< Pensaci cara. >> Ryuji uscì dalla stanza, lasciando Chibiusa imbambolata.
<< Io l’ho detto che nella besciamella di stasera c’erano tracce d’alcol >>
<< Fidati, nessuna traccia di alcolici >> dove poco prima vi era Ryuji, ora si era materializzata un’altra figura.
<< E tu chi diamine sei? >>
<< Sono lo spirito del presente >>
 
Sala video
<< Vai Reina >> sussurrò Maki
 
 << Anche tu qui a dirmi che il Natale va amato? >> sbuffò l’orfana
<< No tesoro, veramente volevo solo farti riflettere sul tuo presente. Sei felice, Chibiusa? >>.
Quella domanda fece sussultare Chibiusa che portò le gambe sotto il mento.
<< Credo di sì >>
<< Davvero? Sai, non mi sembrava che oggi tu fossi felice >>
<< Io odio il Natale. Come potrei essere felice? >>
<< Accettandolo. Devi. Perché il Natale tornerà inesorabile ogni anno. Vuoi vivere tutta la tua vita in depressione per questo? Vuoi piangere anche stasera? >>
<< Io… >>
<< Pensaci. Adieu, ma chèrie >> anche Reina se ne andò mentre l’ultima figura entrò.
<< Suppongo lo spirito del futuro >>
<< Uh, siamo perspicaci >>
In sala registrazioni Suzuno sorrise divertito.
<< Non sa nemmeno cosa vuol dire “ perspicace” >>
<< Allora, sentiamo un po’ cos’hai da dirmi tu >> Chibiusa sbadigliò, in attesa di risposta.
Nagumo tossì prese in mano un foglio di carta.
La ragazzina storse il naso, mentre il tulipano iniziava a leggere.
<< Mia cara Chibiusa, il tuo futuro dipende da tuo presente. Ho visto nella mi sfera di cristallo, rubata illegalmente da una zingara, la tua tomba senza nemmeno un fiore. Se ne stava là, abbandonata, e tutti i bambini che passavano di là, dicevano che brutta la tomba di Chibiusàààà >>
 
Sala video
Suzuno sta lucidando un coltellino.
<< Menu di domani sera: affettato di tulipano >>
 
<< Spiritoso >> commentò la ragazzina
<< Guarda che dico sul serio! Comunque poi fa come ti pare, poca gente ti vorrà bene a questo mondo se continui a comportarti così. Bah, ciao >> e anche Nagumo se ne andò, mentre Chibiusa si nascondeva sotto le coperte e, trattenendo una lacrima, si addormentava in preda a Morfeo.
 
Il giorno dopo…
<< E’ NATALE A CASA MIAAA, TRA REGALI ED ALLEGRIAAAAAAAAAAAAAAA >>
<< TACI TULIPANO! >>
<< NON CHIAMARMI TULIPANO, STUPIDO POLARETTO! >>
<< E TU NON CHIAMARMI POLARETTO, STUPIDO TULIPANO >>
<< Ah, l’amore è così forte tra loro due  >> commentarono Reina e Maki, sospirando
Il gruppetto di ragazzi uscì dalla camera e si diresse in sala a pranzo, dove i bambini stavano facendo colazione.
<< Buongiorno ragazzi, dormito bene? >> la signora Kira li saluto allegramente.
<< Sì, grazie per averci ospitato >> disse Ryuji, proprio nell’istante in cui entrò Chibiusa.
La ragazzina sembrava quasi titubante nel voler entrare e teneva nascosto qualcosa dietro la schiena.
<< Tutto bene, cara? >> le chiese Kira, preoccupata
<< Ecco io… volevo solo dirle che ieri in soffitta… beh, avete dimenticato di prendere questo >> porse alla donna un cd di canti natalizi.
<< Chibiusa… >>
<< Mi spiace di essere stata tanto odiosa in questo tre anni >>
<< Chibiusa… >> Kira sorrise << Come mai questo cambiamento? >>
<< Diciamo che è stata una notte…piena di riflessioni >>
I ragazzi dell’Inazuma Japan si guardarono e sorrisero.
Anni dopo, Vigilia di Natale al Sun Garden.
 
<< Quindi, idee per la recita natalizia di quest’anno? >> una giovane donna stava parlando  ai suoi bambini.
<< Che ne dici de “ Il Canto Di Natale? “ >>
La donna si alzò, guardando bene il gruppetto che si trovava in fondo all’aula magna.
Sorrise nel rivederli.
<< Hiroto, Ryuji, Nagumo, Suzuno, Reina, Maki. Come avete fatto a… >>
<< Entrare? Beh, diciamo che abbiamo chiamato un amico… >>
 
Fuori dall’edificio.
La bidella saltella da un piede all’altro, aspettando con ansia che Afuro Terumi finisca di  fare un autografo.
 
<< Siete matti >> ridacchiò lei
<< Beh, ormai dovresti conoscerci, Chibiusa >> disse Maki, sorridendo
<< Già…solo dei pazzi come noi avrebbe inscenato ‘’ Il Canto Di Natale’’ per farti amare questa festa >> continuò Reina.
<< Già…Bambini! Direi che abbiamo trovato il tema per la recita natalizia! >>
<< Sai potresti avere bisogno di gente come noi per i preparativi >> Nagumo si passò una mano tra i capelli.
<< Non ascoltarlo, vuole solo scroccare il cenone >> lo rimbeccò Suzuno.
<< Invece credo che abbia ragione… divideremo il lavoro a coppie! Maki e Reina insieme ai bimbi di prima e seconda si occuperanno degli scenari, Hiroto e Ryuji con i bambini di terza e quarta si occuperà della decorazione delle sale e dei volantini, mentre i ragazzi di quinta e delle medie impareranno a recitare con >>
<< Con l’ aiuto di Nagumo e Suzuno, ti pareva  >> risposero i due all’unisono.
<< La sfiga ci perseguita >> disse l’albino, mentre il tulipano annuiva vigorosamente.
 
Tre figure sospese in aria  osservavano ragazzi e bambini occuparsi della recita natalizia.
<< Questa volta non c’è stato bisogno di noi >> disse Passato
<< Meno male ci voleva un po’ di vacanza >> continuò Presente
<< Ora però torniamo a casa >> Futuro si voltò, seguito dagli altri due.
<< Secondo voi… >>
<< Sì, Passato? >>
<< … Assomiglio veramente a Babbo Natale? >>


Sì, questo schifo partecipa ad un Contest.
Chiedo immediatamente scusa se non ho recensito molte storie, ma ho problemi ad Internet e adesso sto scroccando dall'ufficio di papà.
però le ho lette :3 appena torno le recensirò <3
Notte notte
Marika

  
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