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Autore: visbs88    07/12/2011    1 recensioni
[…]Due notti dopo sarebbe arrivato il 25 dicembre, il giorno tanto atteso dai piccoli di tutto il mondo. E Babbo Natale sarebbe partito con il suo sacco e le sue renne per consegnare i regali. Avrebbe solcato il cielo che in quel momento osservava e sarebbe andato da un capo all’altro del pianeta. Tutto quanto, a bordo della sua amata slitta.[…]
Alcune riflessioni di Babbo Natale, in particolare riguardo al suo rapporto con la sua famosa slitta.
[Scritta per la Gift Scary Challenge di Fanworld.it, prompt Slitta, "Forse dovrei portarla in manutenzione"]
[Partecipa all'iniziativa Un prompt al giorno di Fanworld.it, prompt Giovane dentro]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COMRADE

 
Iniziative: Gift Boxes Challenge, Un prompt al giorno (Fanworld.it).
Prompts: Slitta, “Forse dovrei portarla in manutenzione” / Giovane dentro.
Titolo: Comrade.
Introduzione: […]Due notti dopo sarebbe arrivato il 25 dicembre, il giorno tanto atteso dai piccoli di tutto il mondo. E Babbo Natale sarebbe partito con il suo sacco e le sue renne per consegnare i regali. Avrebbe solcato il cielo che in quel momento osservava e sarebbe andato da un capo all’altro del pianeta. Tutto quanto, a bordo della sua amata slitta.[…]
Alcune riflessioni di Babbo Natale, in particolare riguardo al suo rapporto con la sua famosa slitta.
Rating: Verde/Per tutti.
Generi: Generale, Introspettivo.
Avvertimenti: One-shot (diciamo pure flash-fic mancata XD).
Numero parole (Contatore Word): 628.
Disclaimer: il personaggio di Babbo Natale com’è ovvio non mi appartiene, né il suo mondo, tuttavia occorre il mio permesso per citare pezzi della storia, tradurla, riprodurla altrove o trarne ispirazione.
 

Buona lettura.
 
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Babbo Natale guardava il cielo sopra di lui, trapunto di stelle scintillanti.
Era un sollievo uscire a fare due passi la sera, dopo giornate passate a leggere lettere, dare istruzioni, controllare che gli elfi lavorassero nel modo più efficiente possibile senza dimenticare nulla. Non potevano permettersi di lasciare nessun bambino buono deluso, però rimaneva un lavoro stancante. Certo, la fatica era ripagata dalla felicità dei bimbi, ma era pur sempre fatica.
Due notti dopo sarebbe arrivato il 25 dicembre, il giorno tanto atteso dai piccoli di tutto il mondo. E Babbo Natale sarebbe partito con il suo sacco e le sue renne per consegnare i regali. Avrebbe solcato il cielo che in quel momento osservava e sarebbe andato da un capo all’altro del pianeta. Tutto quanto, a bordo della sua amata slitta.
Cos’avrebbe fatto senza di lei? Babbo Natale se lo chiedeva spesso, sorridendo fra sé e sé. Da solo di certo non avrebbe potuto fare tutta quella strada. Era lei a trasportarlo, il tintinnio dei suoi campanelli era il suono più atteso dai bimbi nella notte più magica dell’anno. Lo faceva sentire giovane dentro, malgrado gli anni che aveva sulle spalle.
Babbo Natale l’adorava. La trovava bellissima. Se si fosse potuta trasformare in una donna, l’avrebbe sposata. In realtà negli anni era invecchiata un po’, accumulando diversi piccoli graffi di qua e di là dovuti a parcheggi azzardati del suo conducente.
“Forse dovrei portarla in manutenzione” si diceva di tanto in tanto il vecchio vestito di rosso, ma poi scuoteva la testa: la slitta era rossa, lucida e splendente malgrado quelle piccole imperfezioni. Babbo Natale era affezionatissimo anche alle sue renne, certo, ma la soddisfazione che provava sedendosi sui sedili morbidi della sua slitta era impagabile. Era grato ai suoi elfi che mettevano così tanto impegno nel ripulirla dal fango e dalla neve, e un po’ si dispiaceva per non poterli aiutare. Loro non glielo permettevano, ritenendo che fosse un lavoro indegno per il celeberrimo Babbo Natale, e cercavano di convincerlo che fosse solo un loro dovere e che non meritassero né più né meno premi e apprezzamenti dei loro compagni che lavoravano nei laboratori. Inoltre Babbo Natale era sempre così occupato ad osservare i bambini di tutto il mondo durante l’intero anno, per conoscere tutto di loro, dalle marachelle ai gesti più buoni, e comportarsi di conseguenza il Natale successivo.
Certe sere, però, convinceva alcune renne a portarlo a fare un giretto sopra i suoi laboratori, cosicché non passasse troppo tempo senza che lui volasse con la sua slitta. Non voleva perdere l’allenamento, e poi era una sensazione così meravigliosa librarsi nell’aria. Si sentiva ringiovanito, bambino come tutti i piccini che lo adoravano. Era così benefico lasciarsi andare ad una risata con la brezza della notte che gli accarezzava il volto. Sarebbe rimasto per sempre un omone con il cuore gioioso come quello di un bambino, la gioventù era insita dentro di lui. E poi, Babbo Natale era sicuro che pure la slitta fosse contenta di muoversi un po’ di tanto in tanto. La trattava come una vecchia e carissima amica, e in effetti tale era. Una compagna fedele di innumerevoli viaggi da un camino all’altro, non un semplice mezzo con cui volare in giro. Una compagna con cui condividere dei bellissimi momenti nel cielo stellato delle notti d’inverno e anche d’estate. Non importava poi così tanto che potesse succedere che qualche umano, per un caso fortunatissimo, riuscisse a vederli. Si sarebbe detto di aver sognato o di aver immaginato tutto.
Babbo Natale e la slitta però sapevano che la loro magia era perfettamente reale. E che sarebbe durata per sempre, anche se magari il vecchio un giorno o l’altro avrebbe dovuto portare la slitta a farsi dare una sistemata. Magari mezzo secolo dopo sarebbe successo.
 
 
 

Spazio autrice:
Ciao a tutti ^^ premetto: no, sono piccina e ho tredici anni ma non credo in Babbo Natale, a tutto c’è un limite XD però è sempre divertente far finta che esista e beh, provare a mettersi nei panni di un personaggio inesistente non è poi una cosa così brutta x° anzi, mi sono divertita a scrivere questa piccola shot, l’ho fatto con piacere, anche perché mi è sembrato di tornare ai tempi in cui ci credevo sul serio. Era così bello XD via, rimaniamo coi piedi per terra. Non penso che la storia sia un concentrato di originalità, anzi, la trovo semplice, punto. Però mi ha fatta sorridere mentre la scrivevo, e spero che non vi faccia piangere LoL sono leggermente in anticipo rispetto al 25 dicembre, ma accontentatevi ù_ù
Se mi lascerete un segno del vostro passaggio ve ne sarò grata ;)
Un bacio, visbs88 ^^
   
 
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