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Autore: CipLittrell    08/12/2011    2 recensioni
Titty e Brian, lui il famoso cantante dei Backstreet Boys, nonchè idolo della ragazza, lei era soltato una sconosciuta, una fan qualunque, ma che riesce a catturare l'attenzione del cantante grazie ad un messaggio su twitter
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian Littrell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per l’ennesima volta gli scrissi su twitter, come ero solita fare da un anno e mezzo, ma niente lui non rispondeva o meglio sembrava che l’unica a cui non volesse rispondere fossi solo io; intristita spensi il computer e me ne andai a dormire.
Il mattino seguente quando mi svegliai il mio primo pensiero fu di controllare twitter e mentre lo facevo nella mia mente continuavo a ripetermi: “non ti ha risposto, non illuderti”, di blocco mi fermai… Brian mi aveva risposto, in me si scatenarono mille e più emozioni, saltavo piangendo, urlando e ridendo per tutta casa, mi sentivo impazzire di gioia.
Presa dalla più totale euforia afferrai il cordless e composi il numero della mia migliore amica.
Amica: cosa c’è? - mi chiese con voce ancora assonnata.
Io: Brian mi ha risposto ad un tweet, mi ha risposto capisci? - le dissi e subito dopo anche lei esultava di gioia con me al telefono.
Qualche ora dopo mi ricollegai per scrivere nuovamente a Brian, mi sentivo davvero entusiasta; tempo addietro quando la tecnologia ed internet erano ancora un lusso per pochi, avevo sempre desiderato un metodo, un qualcosa per poter comunicare con lui, e con twitter il mio sogno era diventato realtà.
La sera quando mi collegai guardai nella cartella menzioni, ma Brian non aveva risposto, poi aprii la cartella messaggi privati erano un bel po’ di giorni che non la controllavo e lì rischiai il primo infarto, c’era un messaggio di Brian con scritto solo “ehi”, ad alta voce dissi: (no, non è possibile), controllai la lista delle persone che mi seguivano ed il suo contatto era lì al primo posto, ancora incredula aprii il suo contatto e guardai il suo profilo: “account verificato”, velocemente tornai nella cartella messaggi e gli scrissi: “non ci credo, sei proprio tu!?”.
Ma niente lui non rispondeva, finché un paio di ore dopo rispose: “si sono proprio io! Perché non ci credi? Come stai?”.
Io: “è un po’ strano credere che tu stia seguendo proprio me, non trovi? Io bene e tu?”.
Brian: “beh si in effetti si, io? Molto bene grazie…mi parli di te?”.
Io: “che vorresti sapere?”, mentre scrivevo non riuscivo a smettere di pensare a quello che stava succedendo e più ci pensavo e più non riuscivo a crederci.
Brian: “ tutto, voglio sapere tutto quello che hai da dirmi, dal tuo vero nome a…tutto ciò che vuoi”.
Io: “ mi chiamo Tiziana ma tu puoi chiamarmi Titty, ho 23 anni e sono italiana, la mia città è Napoli, inutile descriverti le mie caratteristiche fisiche dato che hai visto la foto, mi reputo una ragazza semplice e…sai il mio gruppo preferito sono i backstreet boys”.
Brian: “ahah strano non li conosco. Okay Titty, hai skype?”.
“Si!”, risposi incredula, ma allo stesso tempo eccitata.
Brian: “saresti così gentile da aggiungermi?”.
Io: “si che lo sarei”, avrei voluto aggiungere (per te questo ed altro), ma mi trattenni nel farlo non volevo sembragli una stupida e né tanto meno volevo mostrargli tutto il mio interesse per lui.
Mi scrisse il suo contatto e feci ciò che mi disse; continuammo a parlare ancora per molto, ed era così piacevole e lui era davvero come si mostrava sotto i riflettori: un giocherellone, ma allo stesso tempo molto dolce.
Poi mi decisi a formulare la mia fatidica domanda: “perché hai scelto di seguire proprio me?”.
Brian: “perché? semplice, sono rimasto affascinato da ciò che mi hai scritto, nessuno mai mi ha detto cose simili! Stesso posto, stessa ora domani?”.
Io: “stesso posto, stessa ora!”.
Nel letto non facevo altro che pensare a quello che era successo, dormii poco e niente quella notte, ma non mi importava ero felice, troppo felice.
La sera successiva quando mi collegai aspettai più di due ore, ma niente lui non si fece vivo, dovevo esser stata davvero una stupida a pensare che lui potesse dedicarmi un po’ del suo tempo.
 
  
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