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Autore: Dean    09/12/2011    2 recensioni
Nei racconti popolari si narra di creature sovrannaturali, Vampiri, Demoni, Dei sanguinari Licantropi e chi più ne ha più ne metta.
Si sà, le leggende hanno in sè un che di anomalo o alle volte un che di veritiero, sta a chi le ascolta credervi o ignorarle.
Le vicende che sto per narrarvi provengono dal diario di un Cacciatore, ma non di codeste creature bensì un cronista che in una notte di luna piena , mentre Obama accendeva l’albero di Natale, varcava la soglia di uno squallidissimo bar sulla route 66.
A voi il compito di credere alle parole di quest’uomo, oppure no, in ogni caso che il brivido vi accompagni .
Buona Lettura anime dannate.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era una di quelle notti che alcuni definirebbero da brividi, ma io preferisco definirla una giornata del Diavolo, e inconsapevole era proprio quello l’argomento con cui sarebbe iniziato tutto. Mi chiamo Chester McKeller, ho 30 anni, una figlia e forse una moglie, dico forse perché non la vedo da circa 5 anni, in compenso non vedo mia figlia da sei il che rende la cosa un po penosa, ma si faccio parte di quella cerchia di Padri che non hanno la minima idea di cosa significhi esserlo. Beh, se voi trovaste vostra moglie con un certificato di divorzio sul tavolo al posto di un piatto caldo forse direte o almeno penserete che ho ragione, chissà, comunque come stavo narrandovi lavoro per il più grande giornale di New York, Il Times , e una settimana fa mentre fumavo della marijuna cubana, e si signori nella città che non dorme mai si trova di tutto, squillò il telefono e il mio capo redattore mi ordino di spegnere quella fastidiosa musica metal che lo assordava. “Mc Keller!” sbraitò e il tono era quasi amichevole, il che è preoccupante. “Sto lavorando al pezzo, dammi ancora qualche ora.” “Lascia perdere quel pezzo, lo finira Jennifer, tu sbrigati a venire nel mio ufficio!!”. Ed ecco come avevo appena perso tre ore della mia vita in favore della biondina che entrava e mi faceva l’occhiolino, non male per una vent’enne, fisico statuario, cosce in grado di far perdere la testa anche a Ivan, il russo che amava la sua famiglia ma che al cospetto di Jennifer diventava un Americano e ci siamo capiti, certo non mi dispiaceva renderle il lavoro facile chissà magari ci scappava un caffè. “Mc Keller!!!!” Avevo varcato la soglia dell’ufficio di Hansel, un olandese di sessant’anni che stranamente non aveva problemi ad urlare come una donna incinta, e il mio sognare ad occhi aperti s’interruppe. “Sono tutt’orecchi”. E per tutta risposta il vecchio Hans m’indicò la poltrona, il che cominciò a mettermi addosso quella tipica ansia da attesa, forse ero licenziato? O magari ero stato promosso? No niente di tutto questo, mi porse dei giornali, tutti giornali di zona, dai titoli si direbbe basso Nevada e California,di per se in comune non avevano nulla a parte la prima pagina, in tutte vi erano gli stessi articoli, o meglio, la fonte degli articoli era riferita a quello che avevano soprannominato il Diavolo della Sierra, inarcai un sopracciglio per poi tornare a osservare Hans. “Cos’è una specie di pistolero che ha letto troppi Tex?” dissi con un tono sarcastico. “Non c’è da scherzare, questo pazzo ha già ucciso circa dieci uomini, le vittime sono piu che altro mandriani o vagabondi, ma il modo in cui li uccide e decisamente curioso” “Non farti cavare le informazioni con le pinze, dimmi che diavolo devo farci io con questa roba, alla gente di New York non interessano le leggende metropolitane di un maniaco.” “Su questo hai assolutamente ragione mio caro ragazzo, ma se a quelle leggende tu aggiungi svariati morti e magari un cadavere mutilato, chissà, per ora abbiamo i primi due, ora ci serve quacuno che interroghi i vari vagabondi e che magari si butti all’inseguimento”. “Aspetta, vuoi farmi credere che io dovrei andare in Texas per dare la caccia a un maniaco? Mi hai forse scambiato per un poliziotto? Io sono un reporter e vado a caccia di notizie vere.” “Esatto, è questo è un ottimo scoop per la nuova rivista Hunter che ho intenzione di pubblicare entro la fine dell’anno, e quale miglior modo di questo? La strage di un pazzo, un reporter sulle sue tracce, secondo me è da Pulitzer.” “E perchè proprio io e non Jennifer o Ivan?” “Ivan ha la famiglia, quindi direbbe di no, Jennifer usa il tacco dodici per venire in ufficio, non ci faremmo una figura seria e li rischia più la violenza sessuale non trovi?* Sorrise, aveva ragione. “Fammi capire bene, devo mettermi sulle tracce di questo fantomatico essere?” “In stile C.I.A. esatto, lo sapremo solo io, tu e Greta la nostra informatrice sull’occulto, segnati il numero sul cellulare, e lei che ti guidera durante gli spostamenti a quanto pare un mese fà e stata la prima a riuscire fotografare un ufo vero ma sai la Nasa le ha sequestrato tutto, ora vai, prendi la tua roba e fila a prendere l’automobile, niente aereo, usa strade secondarie, muoviti come lui, si la sua ombra!” “Wow, un viaggio da costa a costa alla ricerca del maniaco, sembra l’inizio di un film dell’orrore”. E così ha inizio il mio vagabondare, dopo circa dieci mesi di caccia eccomi in quella bettola penosa ova sembrava fosse passato questo Diavolo, buffo, nessun poliziotto era passato di li.
  
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