- Sin Vida -

 

 

-Muta Disperazione-

 

Le ferite bruciavano come fuoco sulla pelle, il sapore del sangue era sulle sue labbra, voleva vomitare, ma l’unica cosa che usciva dalla sua bocca era aria … respirava a fatica. 

Di trovarsi prima o poi davanti alla morte se l’era immaginato tante volte, fin troppe.

Gin era cosciente che ciò che aveva fatto era una cosa giusta, si era sacrificato per la persona che amava… ma non riusciva a ignorare quella profonda sensazione di delusione che aveva sentito quando la spada di Aizen lo aveva trapassato.

Anni e anni di piani che poco a poco aveva rifiutato uno a uno … solo perché si era innamorato de suo peggior nemico.
 

E di questo si odiava più di chiunque altro.

“GIN!” Rangiku era lì, con lui, finalmente poteva morire davanti alle due persone che amava di più, poteva morire contento perché era consapevole che loro avevano capito.

Rangiku aveva capito finalmente, mentre Aizen, beh, lui già lo sapeva.

Almeno non doveva spiegazioni a nessuno dei due…

Voleva dire a entrambi quanto gli dispiacesse, ma non poteva nelle sue condizioni.

E anche se avesse potuto non ne avrebbe avuto il coraggio, quel “mi dispiace” che si ostinava a voler uscire dalle sue labbra non sarebbe stato altro che un flebile sussurro.

 

 

“Se hai intenzione di tradirmi, Gin, sappi allora che non esiterò nell’ucciderti” 

“Non verrò ucciso da Kyouka Suigetsu Aizen-sama”

Ciò non voleva dire che non lo avrebbe tradito.

 

“Perché dovresti diventare uno shinigami, Gin?”

“Per rendere questo posto migliore” 

E si allontanò da lei sotto il freddo pungente dell’inverno.

 

Gin ebbe solo il tempo di ricordarsi di questi due episodi… e poi nient’altro fu più dolce delle fredde braccia della morte che lo avvolgevano lentamente.