Mi sono chiesta: come festeggiare degnamente un anno dalla mia iscrizione a questo fantastico sito? Pubblicando una bella falsh senza troppe pretese con protagonista una bellissima coppia di svampiti XD
Dedicato a EFP, che mi ha regalato tante emozioni e ancora me ne regalerà <3

Un’importante ricorrenza

-Tesoro, fiorellino mio, luce dei miei occhi!-
Haruhi aprì lentamente gli occhi, mugugnando con la bocca ancora impastata dal sonno. Cosa diavolo aveva da strillare Tamaki a quell’ora del mattino?
Rigirandosi goffamente nelle lenzuola, si trovo il naso a pochi centimetri da un elegante vassoio di legno, colmo di cose da mangiare.
-E questo che significa?- Esclamò allora lei, aprendo finalmente gli occhi, nel panico più assoluto. Era forse il suo compleanno?
Suo marito assunse allora un’espressione mortificata.
-Ma...ma biscottino mio…non ricordi?- Mormorò coi lacrimosi negli occhi.
Prima che Haruhi potesse rispondere, colta alla sprovvista, la piccola Hinata piombò nella stanza come un uragano, pronta a salvare la situazione.
All’insaputa della mamma, infatti, Tamaki si consultava sempre con lei riguardo regali e simili. Lei, per i sei anni che aveva, si dimostrava anche piuttosto sveglia.
Ma da chi aveva preso?!
-Papà! La mamma lo scoprirà da sola, vero? Hai 24 ore di tempo!- Trillò, facendo l’occhiolino a entrambi i genitori. Tamaki sgranò gli occhi, felice come un bimbo, applaudendo all’idea. Haruhi invece la guardava curiosa e confusa.
-24 ore per fare cosa?-
-Per capire cosa si festeggia oggi!- Urlarono insieme padre e figlia, con le mani giunte all’altezza del petto e gli sberluccichini negli occhi.
Haruhi, affranta, si limitò a prendersi la testa tra le mani.
Ma cosa aveva fatto di male?
La giornata trascorse tra riflessioni e gesti stucchevolmente zuccherosi di Tamaki, che cercava in ogni modo di farle ricordare. Inutilmente.
-Hinataaaa! Posso darle un suggerimento?-
La bimbetta trotterellò in salotto con aria solenne e, sventolando un ditino come un monito, disse: -Mi raccomando! Solo uno!-
Il papà si prese il mento con una mano, guardandosi intorno e pensando intensamente.
Ad un tratto, vide ciò che cercava e una lampadina si accese sulla sua testa.
-Rosellina mia, guarda qua!- Esclamò, tutto contento.
Seguito dallo sguardo sempre più confuso della moglie, Tamaki afferrò il vaso sulla mensola e…crash!! Lo scaraventò per terra frantumandolo.
-Ma…ma…-
Hinata rideva a crepapelle, aspettandosi già la sgridata della mamma. Ma non la conosceva ancora abbastanza, come solo Tamaki poteva.
-Ma…ma…ora ricordo!- Disse, più a se stessa che agli altri.
-Massì, è il giorno in cui io sono entrata la prima volta nel club e ho rotto il vostro prezioso vaso!-
Tamaki le volò praticamente in braccio, sommergendola di baci, mentre lei cercava di riemergere dall’abbraccio, sul punto di soffocare.
-Sì…sì ho capito… anche io ti amo… adesso basta dai… bastaaaa-