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Autore: KuromiAkira    15/12/2011    1 recensioni
In pochi minuti, Kotetsu organizzò la festa e venne scelto per comprare un regalo.
Barnaby dapprima lo sconsigliò, poi si offrì almeno di aiutarlo nella scelta. Ma gli altri colleghi affermarono che poteva farcela anche da solo.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Regalo
Fandom: Tiger&Bunny
Personaggi: Karina Lyle/Blue Rose, Kotetsu T. Kaburagi/Wild Tiger, un po' tutti
Genere: commedia
Rating: verde
Avvertimenti: spoiler, one shot
Conteggio Parole: 2109
Note: Ambientato poco dopo la puntata 25, quando Tiger e Bunny tornano a lavorare XD
No pairing. C'è solo la canonica cotta di Blue Rose per Wild Tiger.
Nathan a un certo punto dice un frase maliziosa, ma è intesa come insinuazione sua, non come 'certezza' sulla relazione tra Kotetsu e Barnaby XD
Ho tenuto il '-chan' come suffisso in quanto non esiste una traduzione esatta italiana (nel sub inglese lo tradicono come 'piccolo' ma non sono certa che sia la traduzione esatta quindi la lascio in originale) mentre non ho tenuto il '-san' dato che significa 'signore'. Solo che scriverlo in italiano mi suona male quindi l'ho proprio tolto, scusate l'imprecisione.





Quel giorno alla palestra si era fatto di tutto tranne che allenarsi.
Karina Lyle si alzò dalla poltroncina, ormai pronta a tornare a casa, senza aspettarsi altro dalla giornata. Era stata circondata dagli altri colleghi per tutto il tempo, protagonista della discussione. Non che non le spiacesse essere al centro dell'attenzione, era una idol d'altronde, ma negli ultimi mesi le pesava stare in quel posto.
Erano tutti molto amici, pur conservando una certa rivalità nel loro lavoro di eroi, pronti ad aiutarsi a ogni difficoltà e disponibili a passare del tempo assieme, ma Blue Rose non riusciva a fare a meno di sentire una certa malinconia, in mezzo ai colleghi.
Sapeva perfettamente a cosa fosse dovuta.
Era ormai un anno che erano rimasti in sei, nel gruppo. Un anno da quella assurda disavventura, dove scoprirono che l'affidabile presidente Maverick non era altri che il loro vero nemico, dal giorno in cui venne messa alla prova la loro lealtà e fiducia verso il prossimo.
Un anno dal ritiro di Barnaby e Tiger.
Ed era sopratutto di quest'ultimo che sentiva la mancanza.
I primi tempi furono veramente difficili, per lei. Abituarsi all'idea di non passare più del tempo con quell'uomo fu impossibile e la speranza di farsene una ragione, presto o tardi, e di farsi passare quella stupida cotta fu infranta quando lo rivide inseguire goffamente il ladro pochi giorni prima. L'emozione di rivederlo all'opera dopo tanto tempo fu abbastanza intensa per farle capire che lo amava ancora esattamente come l'anno precedente.
Kotetsu e il 'partner di lavoro' erano sicuramente tornati a fare gli eroi, ma non si fecero mai vedere nella palestra. Forse era dovuto all'indebolimento dei poteri del più anziano dei due, che non gli permetteva di tornare in mezzo a loro?
Karina poteva chiederselo all'infinito (che poi era effettivamente quello che stava facendo da qualche giorno) ma la situazione non sarebbe cambiata e lei non riusciva più a sorridere come prima, con gli altri.
Presa dai propri pensieri, avviandosi verso l'uscita, non fece caso né al rumore della porta che si apriva né alle voci dei colleghi, e si ritrovò a scontrarsi con qualcuno.
Solo allora tornò alla realtà e, alzando di scatto lo sguardo pronta a scusarsi, si trovò davanti proprio la persona al centro delle sue preoccupazioni.
- Tiger! - si trovò a esclamare, facendo un piccolo balzo all'indietro, visibilmente imbarazzata.
Kotetsu alzò appena il braccio in segno di saluto. - Ciao! Vi sono mancato? - esclamò sorridendo, tra lo stupore generale degli altri.
Lo seguì ovviamente Barnaby, salutando più pacatamente.
- Cosa ci fate qui? - non si trattenne dal domandare la ragazza.
- Beh, siamo tornati sul campo, no? - le rispose Wild Tiger, corrucciando appena la fronte, come se trovasse molto strana quella domanda che, invece, a Blue Rose sembrava più che lecita.
- Potevate venire prima, no? - ribatté la idol, con espressione quasi offesa.
Nathan si mise a ridere - Su, su. Li abbiamo chiamati io e Bison - spiegò gesticolando teatralmente come era solito fare. - Abbiamo fatto male? - si rivolse poi a Karina, ammiccando. Era consapevole quanto in realtà le facesse piacere rivedere Kotetsu.
La ragazza distolse lo sguardo, arrossendo appena. - No, no... - mormorò.
Wild Tiger sorride. - Torneremo ad allenarci qui, vero Bunny? - si rivolse al collega che si limitò ad annuire con un cenno della testa.
- I-io torno a casa, ci vediamo! - esclamò Blue Rose, correndo fuori dalla stanza.
Una volta nei corridoi si strinse la borsa al petto, piegando la testa per nascondere il volto sulla stoffa, senza riuscire a evitare di ridacchiare, finalmente felice.

Nella palestra, Nathan si avvicinò ai due eroi appena arrivati, sorridendo. - Non potevate scegliere giorno migliore, per tornare qui. Stavamo discutendo di una cosa importante, prima. -
- È successo qualcosa? - chiese allora Barnaby, pensando si trattasse di lavoro.
- Oh no, non si tratta di quello - rispose Fire Emblem. - Abbiamo scoperto che tra poco è il compleanno di Blue Rose, volevamo convincerla a farsi festeggiare anche da noi - spiegò.
- Compleanno? - si illuminò subito Kotetsu.
- Non dirmi che vuoi organizzare una festa a sorpresa anche per lei... - lo precedette subito il partner di lavoro.
- Spero reagisca meglio di te - ribattè l'altro, ghignando. Ricordava con tenerezza il comportamento di 'Bunny' i primi tempi.
- Quest'anno non ho fatto storie, anche se mi hai devastato l'appartamento - commentò il giovane Brooks, incrociando le braccia al petto con fare rassegnato.
- L'idea di fare una festa era venuta anche a noi, - spiegò Keith, - ma non possiamo certo farla qui. O a casa di Blue Rose, dove ci saranno i genitori. Inoltre, festeggerà già con i suoi. -
- Eh, è un bel problema. La nostra identità deve rimanere segreta quindi non ci rimane che organizzare qualcosa il giorno dopo. A casa di Bunny - sentenziò Wild Tiger, annuendo con convinzione muovendo la testa mentre parlava.
- Perchè a casa mia? E poi prima di decidere chiedimelo, per favore. -
- Perché abiti da solo ed è il posto più sicuro per non farci vedere. Dai, Bunny-chan! Fallo per lei! - tentò di convincerlo il collega, congiungendo le mani e cercando di fare un sorriso rassicurante.
Barnaby sospirò. Qualcosa nello sguardo dell'uomo gli diceva di farlo per lui, più che per la festeggiata. Non ce la poteva proprio fare, con Kotetsu...
- Mh, anche se Hansome cerca di darsi un tono, alla fine tra i due a dominare è Tiger - sussurrò Nathan con evidente tono malizioso.
- Cosa stai blaterando? - si rivolse a lui Antonio che, essendogli accanto, fu l'unico a sentirlo.
- Nulla, riflettevo ad alta voce - gli rispose Fire Emblem posandogli con molta naturalezza la mano sul sedere.
Rock Bison non ebbe nemmeno voglia di spostarsi o arrabbiarsi, limitandosi a sbuffare e a voltare la testa dall'altra parte, accorgendosi che il gesto del collega non era passato inosservato.
Poco distanti da loro, infatti, Dragon Kid e Origami Cyclone li stavano osservando con curiosità, senza tuttavia sembrare molto turbati dalla situazione né intenzionati a dire qualcosa.
In pochi minuti, Kotetsu organizzò la festa e venne scelto per comprare un regalo.
Barnaby dapprima lo sconsigliò, poi si offrì almeno di aiutarlo nella scelta. Ma gli altri colleghi affermarono che poteva farcela anche da solo.

Com'era prevedibile, Karina scoprì quasi subito della festa e la colpa fu ovviamente di Wild Tiger.
Pur reagendo in modo quasi indifferente e molto imbarazzato, Blue Rose era veramente felice di sapere che a organizzare tutto era Kotetsu. Assicurò la propria presenza e passò i giorni successivi in uno stato di euforia ben poco nascosta.
Si ritrovò quindi davanti alla porta dell'appartamento di Barnaby il giorno prestabilito, dopo aver passato almeno un ora a scegliere i vestiti più adatti per cercare di farsi notare da Kotetsu, tremante per l'ansia.
Decise di entrare dopo un bel respiro profondo. Poi dopo un altro. E un altro ancora.
"Coraggio, Karina! È solo una festa! Sarai con tutti gli altri come sempre. Mi sento così stupida a essere così nervosa..." si ritrovò a pensare.
Non fece in tempo a suonare che proprio Wild Tiger le aprì, per puro caso dato che stava semplicemente uscendo, la porta.
Ovviamente, non fece alcun commento sull'abbigliamento della ragazza e la cosa non la stupì nemmeno.
Per qualche oscuro motivo, pur sapendo che lo sforzo sarebbe stato inutile, una parte di lei ci sperava sempre.
Questa consapevolezza, così familiare ormai, riuscì a metterla a proprio agio e a farle godere la festa organizzata solo per lei.
La torta con le candeline, gli auguri dei suoi amici, gli scherzi, le risate e persino il karaoke. E poi, i regali.
Kotetsu si stupì del fatto che, pur essendo stato scelto per comprare IL regalo, qualcuno avesse comunque preso qualcosa.
Ma Karina si irrigidì al pensiero di riceve qualcosa anche da lui.
Lo osservò quindi prende un grosso pacco colorato, che afferrò impaziente.
Un regalo da Tiger. Un altro regalo da Tiger, oltre l'asciugamano che le fu però donato solo a causa di un precedente incidente.
Mentre cercava di scartarlo (agitata com'era le riusciva difficile) Kotetsu si mise a ridere.
- A dire il vero non sapevo proprio cosa potesse andare bene per una ragazza - esclamò come per giustificarsi in anticipo per un eventuale dono sbagliato.
E a Blue Rose non sarebbe importato nulla, nemmeno quando vide che si trattava di un peluche, in conferma che l'uomo non avesse poi tanta fantasia nel scegliere i regali, se non fosse per la successiva frase che proferì: - Ho pensato a cosa avrei invece regalato a mia figlia, sperando andasse bene anche per te. -
A quella dichiarazione seguì un silenzio tombale.
Karina aveva davanti il regalo. Lo fissava in silenzio con quell'ultima frase a riecheggiarle in testa.
Qualcuno sospirò sconsolato. Keith scosse la testa e Nathan mormorò un 'mi fa cadere le braccia, quell'uomo'.
Kotetsu si guardò attorno, confuso. - Che c'è? -
L'attimo dopo Blue Rose fuggì in bagno, stringendo il peluche, e lì rimase.
- Ho... sbagliato? - azzardò a chiedere Wild Tiger.
- Secondo te? - gli rispose sospirando Antonio.
- Aaaah, lo sapevo che non era il regalo adatto... si sarà offesa? -
- Tiger, non è questo! Non puoi certo dire a una fanciulla che per scegliere il suo regalo hai preso ad esempio tua figlia di dieci anni! - spiegò Fire Emblem mettendosi le mani sui fianchi.
Altre cinque persone annuirono con la testa e Kotetsu si trovò fissato da tutti.
- Quindi... - mormorò l'uomo guardandoli ad uno ad uno. -...che devo fare? -
- Chiedile scusa! - esclamarono i colleghi all'unisono, puntando ognuno il dito verso la porta del bagno.
- Giusto - sussurrò l'eroe, desolato. Non ne faceva mai una giusta, sopratutto quando si trattava di donne.
- Mi raccomando, assicurale che non la consideri una bambina! - consigliò Pao-Lin.
Wild Tiger annuì. Bussò quindi alla porta del bagno.
- Blue Rose... dai esci. Mi dispiace per quello che ho detto. È che davvero non sapevo cosa prenderti - spiegò con insicurezza. - Non arrabbiarti, dai. -
Karina rimase appoggiata alla porta, con le lacrime agli occhi. Aveva ragione, non c'era motivo di arrabbiarsi. Il regalo non era affatto un problema. E non doveva nemmeno esserlo il ragionamento fatto da Kotetsu.
In fondo, non poteva aspettarsi altro. Lei aveva diciotto anni, Tiger quasi il doppio. Era ovvio che la considerasse una bambina, non poteva essere altrimenti.
Non le avrebbe mai fatto i complimenti per il vestito, né l'avrebbe guardata come una donna interessante.
Più che giusto. Non era certo uno che andava dietro alle ragazzine.
Lo sapeva, l'aveva sempre saputo. Non aveva speranze, con lui. Quindi era stato stupido scappare via così, facendo un figuraccia e mostrandosi debole davanti agli altri.
Ed era stupido piangere chiusa in un bagno che non era nemmeno il suo, stringendo quel dannatissimo pupazzo.
Sentì ancora bussare.
- Dai... cosa devo fare per convincerti a uscire da lì, Blue- -
- Karina! - disse improvvisamente, con la voce che tradiva il suo stato d'animo.
- Cosa? -
- V-voglio... che tu mi chiami per nome, da ora in poi - mormorò. Una parte di se stessa si considerava ancora una stupida, sopratutto per aver tirato fuori quella richiesta proprio in quel momento.
Kotetsu fissò la porta domandandosi se bastasse davvero chiamarla per nome per farsi perdonare. Ma se lo diceva lei...
- Va bene - rispose, grattandosi la nuca.
- Davvero? E posso chiamarti per nome anche io? - esclamò voltandosi verso la porta, sorridendo come se avesse l'uomo davanti.
- Certo, se è questo che vuoi non ho problemi. Coraggio, esci Blue... no, cioè, voglio dire... -
Ma la porta si aprì in quell'istante e Blue Rose si affacciò imbarazzata, guardandolo con insicurezza.
Tiger le sorrise.
- Coraggio, Karina. Questa è la tua festa, devi solo divertirti e sorridere -
L'idol sorrise, annuì e uscì finalmente dalla stanza.
- Ah, grazie del regalo... Kotetsu. - bisbigliò passandogli accanto e tornando subito dopo dagli altri, continuando a stringere il prezioso regalo.
Non lo lasciò per tutto il resto della giornata, portandoselo persino a letto una volta tornata a casa e fissandolo con tenerezza.
Va bene, Wild Tiger l'avrebbe sempre vista come una bambina, senza mai ricambiare il suo amore. Ma in confronto al passato, quel giorno aveva potuto festeggiare il compleanno insieme a lui e agli altri colleghi, l'aveva finalmente convinto a chiamarla per nome e aveva ricevuto un dono da lui. Che era persino qualcosa di davvero grazioso, cosa affatto scontata quando era Kaburagi a scegliere.
  
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