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Autore: Brett    03/08/2006    7 recensioni
Renton, messo alle strette da Diane, ha accettato di sposarla. Ma è davvero così che andrà a finire?
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non credevo che sarebbe arrivato quel giorno, il giorno in cui avrei messo la testa a posto. Mi sembra ieri che me ne stavo con Spud e Sick Boy a farmi di eroina e bere birra per riprenderci da un dopo sbronza. Bei tempi quelli. Poi venne Diane. Fece irruzione in modo violento, con prepotenza, violentò tutte le mie abitudini, finì che mi innamorai di lei. E' riuscita nell'intento quella puttana e ora mi porta all'altare. Non credevo che nella mia vita avrei mai avuto problemi di questo genere.
Almeno non sono stato l'unico a mettere la testa a posto. Spud e Gail si sono sposati l'anno scorso. Io e Diane siamo andati al loro matrimonio, ma siamo stati gli unici del vecchio gruppo. Non ho più sentito Begbie da quando scappai fottendo tutti. Sick Boy ogni tanto lo vedevo, era rimasto nell'ambito della droga ma adesso si occupava anche di prostituzione. Alcune dicono che abbia una storia con una ma niente di serio.
Ora però non vale la pena rinvangare il passato. Devo pensare solo a me, starò facendo la cosa giusta? Diane non è certo la ragazza perfetta ma è come dire, compatibile con il mio carattere, dopotutto è stata lei che mi ha aiutato a ricominciare. Le devo molto. O almeno questo.
Dopo di lei non c'è stata più nessun altra, non sono stata capace di tradirla nonostante la mia indole indomabile. Credevo che il mondo si sarebbe inchinato ai miei piedi un giorno. Adesso devo farlo io e per giunta ad una donna.
Mi guardai allo specchio.
Rifletteva un'immagine quasi distorta di un giovane vestito da pinguino e un colorito quasi verdastro. Ero sempre io. Lo stesso io dei tempi d'oro, lo stesso io che si faceva, lo stesso io che andava appresso a Sick Boy per qualsiasi stronzata. Un capitolo della mia vita chiuso, questo è vero, ma che potrebbe comodamente riaprirsi quando mi va a genio. Ma se adesso sposo quella donna accetterò per sempre questo senso di sudditanza verso la vita, dovrò ringraziare Dio di essere ancora vivo, di essere sopravvissuto all'eroina, dovrò pagare un mutuo, magari avere dei figli.
L'altro me mi sorrise amaro.
Bussarono alla porta.
Non risposi.
Vidi riflesso nello specchio uno Spud illusorio che entrava. Era vestito elegante.
- Hei Renton - Spud Mi mise una mano sulla spalla. Aveva sbagliato a venire, mi faceva tornare in mente quello che mi perdevo che incanalavo tutta la mia vita. Il mio unico scopo era sempre stato quello di uscire fuori dagli schemi ma adesso mi stavo uniformando alla massa. - Questa faccenda del matrimonio è una carognata Annuii tenendo la testa bassa. Per un attimo tutto il futuro mi passò davanti agli occhi. Vidi Diane percorrere la navata della chiesa, indossava un abito bianco spudoratamente virginale. Io avrei riso. Il prete avrebbe detto qualche idiozia cattolica. Ho sempre odiato la religione, racconta un sacco di balle e di riempie la testa di amore universale.
Aprii gli occhi. Vidi la stanzetta schifosamente arredata, lo specchio, la cassapanca. faceva tutto schifo. Sentivo una puzza di marcio che stavo per vomitare. Come un animale braccato guardai Spud. Tristemente di disse: - Non farlo, smettila di fuggire davanti ai cambiamenti, cresci una buona volta
Poi lo feci. Mi sciolsi la cravatta, diedi un calcio alla finestra rompendola e saltai giù.
Credevo che sarei rovinato sulla strada invece un sedile di pelle mi avvolse in un abbraccio sensuale. Mi misi seduto.
- Come sapevi che...
- Ti conosco troppo bene
Sick Boy era là, con la sua decappottabile rossa, con i suoi capelli tagliati a spazzola e il suo ghigno beffardo.
- Ce ne andiamo?
- Non aspettavo altro
Mise in moto e partimmo a tutta velocità. Ero talmente confuso. Il ricordo di Spud e di Diane mi tormentavano. Le persone che avevo più care al mondo. Avrei deluso tutti, ma almeno l'avrei fatto in modo spettacolare come al mio solito. Il mio amico non mi parlava ma sapevo che in fondo sperava anche lui che non fossi mai saltato, e invece che fossi andato in quella fottuta chiesa per quel fottuto matrimonio.
Ma io l'amavo Diane? Sì direi ma non potrei dirlo con certezza, o Cristo stavo per sposarmela e manco la amavo. Mi tornarono in mente i bambini, i miei figli, tanti piccoli me. Loro avrebbero vissuto tutti quei momenti che a mio tempo animavano la mia vita di studente. Dopotutto non avrei perso niente anzi, avrei permesso ad altri di imparare da me, io avrei vissuto in loro, sarei diventato immortale. E dper fare questo bastava solo sposarsi.
- Sick Boy portami indietro
Mi guardò.
- Ne sei sicuro?
Non risposi, lui andò direttamente in retromarcia e mi riportò indietro.
La chiesa era già piena.
Frenò e mi aprì la portiera, io scesi e gli porsi una mano.
- Vieni dentro?
- No, meglio di no, non voglio assistere quando ti rovinerai la vita finchè morte non vi separi
- Già hai ragione questa è la fine di tutto
- Ma che fine, è solo l'inizio
- L'avventura continua?
- Sempre
  
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