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Autore: Kary91    19/12/2011    15 recensioni
Spin off della long fiction "History Repeating" e/o della raccolta It calls me home
Tyler sospirò, avvertendo le prime avvisaglie del mal di testa farsi incombenti.
“Non avremo mai un Natale tranquillo.”
Commentò prendendo posto a tavola in compagnia degli altri adulti.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alaric Saltzman, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Tyler Lockwood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'It calls me home.'
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Premessa. Questa one-shot è uno spin off della long fiction History Repeating e/o della raccolta di one shot It Calls Me Home. I pargoli che popolano questa follia, li ho prelevati da lì.

Tanto per andare sul sicuro: Ricki, Caroline e Mason Jr.  sono i figli di Tyler e sua moglie Lydia. Jeffrey e Vicki Jr. sono i figli di Elena e Matt. Xander e Oliver sono i figli di Jeremy e sua moglie Hazel.

Ricki e Jeff hanno 8 anni; Vicki ne ha 7. Xander e Caroline, 5. Oliver e Mason ne hanno 3.

Enjoy!

 

Dedicata a quelle meravigliose personcine che sono le lettrici di History Repeating.

[E a Ricki, perché è stato uno dei primi.]

Vi voglio bene!

 

 

A very merry scary Christmas.

“Quando arrivano?”

Richard Junior saltellò fino all’ingresso di casa Lockwood e sbirciò in cortile con aria impaziente.

“Fra venti minuti, Ricki.”

Tyler ripeté per l’ennesima volta al figlioletto, trafficando con le scarpette nuove del piccolo Mason.

“Ecco fatto!”

Annunciò poi dopo averle allacciate ai piedi del bimbetto.

“Adesso hai un paio di scarpette rosse, proprio come il vestito di Babbo Natale. Sei contento?”

Mase si toccò le punte dei piedini con aria affascinata e sorrise al padre.

Ba-Babbo Natale!”

Ripetè soddisfatto.

Ma quando arrivano?”

Domandò nuovamente Ricki calciando il pallone in direzione della porta e lasciandosi cadere sul divano. Il padre gli rivolse un’occhiata seccata.

“Ricki, se me lo chiedi ancora una volta, giuro che chiamo i Donovan e dico loro di non venire proprio.”

Lo minacciò. Richard soppesò la proposta con aria indecisa, poi diede una scrollata di spalle.

“A me basta che c’è Jeff. Vicki può anche stare a casa!”

Annunciò candidamente incominciando a fare il solletico al fratellino; Mason scoppiò a ridere, rannicchiandosi per sfuggire all’attacco del maggiore.

Il trillo del campanello li fece scattare tutti sull’attenti.

“Vado io, vado io!”

La voce squillante di Caroline si frappose alle risate dei due maschietti. La bambina si affrettò a raggiungere l’ingresso, precedendo Ricki che era balzato a terra di scatto.

“Chi è? Sono i Donovan?”

Domandò il ragazzino spingendo via la sorella. Caroline ricambiò lo spintone.

“Smettila!”

“Smettetela entrambi!”

Il padre li divise, riuscendo finalmente ad aprire la porta.

“Ehilà! Si può entrare?”

Jeremy Gilbert sorrise, tendendo il braccio per stringere la mano di Tyler, mentre con l’altro teneva saldamente un bimbetto accoccolato sul suo petto.

“Buon Natale, Jer! Oliver…

Aggiunse Tyler rivolgendosi al piccolo. Il bimbo gli sorrise, sereno.

“Hazel sta arrivando…

Spiegò Jeremy, mentre un secondo bambino gli passava davanti, guardandosi attorno con aria impaziente.

“Xander!”

Strillò subito un’entusiasta Caroline quando lo vide. Abbracciò con slancio il compagno di giochi preferito, rischiando di farlo cadere. Alexander rise, allacciando le braccia sulla schiena della bambina, per provare a sollevarla.

“Ciao Care!”

Esclamò alzandola a fatica.

Per la felicità di Ricki, i Donovan arrivarono poco dopo, assieme a Hazel.

“Eccoti!”

Annunciò allegramente il bambino a quel punto, correndo incontro a Jeffrey.

“Hai portato…

Si fermò guardandosi attorno con aria cauta.

…quella cosa?” gli sussurrò in un orecchio. Jeff annuì portandosi una mano sullo zainetto.

“L’ho presa ieri dalla videoteca” lo rassicurò il biondino. Ricki esultò.

“Sì! Questo Natale sarà proprio divertente!” annunciò mettendo un braccio attorno alle spalle del migliore amico.

“Ciao Ricki!” Vicki li raggiunse sorridendo entusiasta. Il bambino roteò gli occhi.

Ciao…

La salutò con riluttanza.

“Ehi Rick!” Matt si avvicinò ai due ragazzini.

Visto che è la vigilia di Natale, un bacino potresti anche darglielo a Vicki…

Suggerì arruffando i capelli del bambino. Vicki annuì decisa, allacciandosi alla mano del papà.

Ma neanche per sogno!” saltò su il piccolo Lockwood arretrando disgustato, “Non mi piace, lei!” Tyler e Matt si scambiarono un’occhiata d’intesa.

Vai Vicki, io lo tengo fermo!” la incoraggiò Tyler braccando il figlioletto. Ma Ricki si dimenò in maniera talmente convulsa che alla fine il padre lo lasciò perdere.

Dai, solo un bacino!”

Protestò Vicki incominciando a rincorrerlo.

“Lasciami stare, strega!”

“Sei proprio antipatico! Però io ti amo lo stesso!”

E io invece ti odio!”

“Papà, io e Xander possiamo andare a pattinare dopo? Ti prego, ti prego, ti prego!”

Caroline tirò più volte la mano del padre per attirare la sua attenzione.

Tyler sospirò, avvertendo le prime avvisaglie del mal di testa farsi incombenti.

“Non avremo mai un Natale tranquillo.”

Commentò prendendo posto a tavola in compagnia degli altri adulti.

***

 

“Ci siamo!”

Richard annunciò con aria furbetta chiudendosi la porta della cameretta alle spalle.

Jeffrey si gettò sul letto dell’amico e si affrettò a sganciare le fibbie dello zaino.

“Hai preso il film che avevamo detto, vero?”

Si affrettò a chiedere Ricki atterrando in scivolata vicino ai piedi del biondino. Jeff annuì.

“Santa Killer. Il film più spaventoso di tutti i tempi!” rispose il piccolo Donovan, porgendogli il DVD. Ricki lo rimirò entusiasta, nonostante la copertina non riportasse alcuna immagine.

“S. K. Come Santa Klaus? Nooo come Santa Killer! Il babbo assassino!” recitò imitando il tono minaccioso della pubblicità.

“Accendo il televisore!”

“Possiamo guardare il film anche noi?” Jeff e Ricki sobbalzarono: due testoline spuntarono da sotto il letto.

“Che ci fate voi qui?”

Xander e Caroline strisciarono fuori e la bambina si mise le manine sui fianchi.

“Vi spiavamo! Noi siamo spie!” annunciò seria tendendo la mano all’amico che la strinse.

“Spie in missione segreta!” specificò Alexander.

“Beh andate a spiare qualcun altro.” commentò Ricki guidandoli verso la porta.

“Le femminucce e i piccoli non lo possono vedere questo film.”

“Io non sono piccolo!” si lamentò subito Xander incrociando le braccia al petto.

E io non sono femminuccia!” gli andò dietro Caroline battendo un piedino per terra.

“Io sono più grande di loro.” si inserì Vicki nel discorso facendo ingresso nella stanza con aria furbetta.

“E voglio vedere il film anch’io.”

“No, neanche per sogno! Incomincereste a strillare e poi ci fareste scoprire.

“E poi voi ancora ci credete a Babbo Natale. Non potete vedere questo film.”

Gli diede man forte Jeff.

“No, che non ci credo!” si lamentò Xander, pur lanciando un’occhiatina titubante a Caroline. Dall’espressione esitante dell’amica, intuì che anche la bambina stava pensando la stessa cosa.

“Fuori, fuori!” li cacciò malamente Ricki. Trascinò la sorella e Xander verso il corridoio, mentre l’amico faceva altrettanto con Vicki.

Caroline si liberò dalla presa del maggiore ed esibì un sorriso furbetto.

“Se non possiamo stare qui, allora chiamo papà!” minacciò scoccando al fratello un’occhiata di sfida. Ricki incrociò le braccia sul petto.

“Provaci e poi vedi.” Caroline prese fiato, prima di incominciare a strillare.

Pap…

“Va bene, va bene, tappati la bocca stupida!”

Ricki si spostò con aria seccata, permettendo agli altri bambini di entrare nella sua stanza.

“Sì!”

Xander e Caroline esultarono all’unisono dandosi il cinque.

Ma ricordatevi: se strillate troppo forte, allora vi cacciamo via. Giusto, Ricki? Noi vi abbiamo avvertiti che il film fa paura…

Commentò Jeffrey un po’ titubante, cercando l’approvazione dell’amico. Il piccolo Lockwood annuì.

“Io non urlo, mica sono femmina!” si lamentò Xander alzando le mani con fare difensivo.

“Io sono femmina, ma non urlo!” specificò Caroline sistemandosi sul letto.

E io non ho paura, perché c’è Ricki con me!”

Commentò Vicki con aria sognante prendendo posto di fianco al bambino. Richard roteò gli occhi, infastidito.

“Un momento!”

Aggiunse poi notando un paio di scarpette rosse spuntare da sotto la scrivania.

“Mase, che ci fai tu qui?”

Domandò preoccupato acquattandosi a terra per raggiungere il fratellino.

Mase nascose il visetto dietro le ginocchia, sorridendo con aria timida.

Gio-Gio-Giocavo, io…” balbettò lasciandosi prendere in braccio dal maggiore. Ricki annuì.

“Più tardi puoi tornare a giocare, adesso però non puoi stare qui. Sei troppo piccino per questo film, poi ti fa venire gli incubi!” spiegò portandolo in corridoio. Lo depositò a terra con delicatezza, controllò che entrambe le scarpette del bimbo fossero allacciate, e gli accarezzò teneramente il capo.

“Vai sotto a giocare con Oliver, dai!” lo incoraggiò con un sorriso, prima di tornare in cameretta.

Mason si osservò i piedini, titubante, per qualche secondo. Dopodiché, tornò indietro fino alla porta e la aprì cautamente, sbirciando dentro la stanzetta: i suoi fratelli più grandi erano acquattati sul letto di Ricki in compagnia dei loro amici. Con un sorriso furbetto, il piccolo gattonò fino al centro della stanza e tornò a nascondersi sotto la scrivania.

“Siete pronti?” Richard annunciò in quel momento afferrando il telecomando e gettandosi sul letto fra Vicki e Jeffrey.

“Pronti!”

“Fallo partire, Ricki!”

Il bambino li accontentò premendo il tasto play.

Il primo quarto d’ora di film proseguì in maniera piuttosto tranquilla. Se Ricki e Jeff si erano spaventati quando Babbo Killer aveva tirato fuori dal sacco dei regali una motosega, non lo diedero a vedere. Xander e Caroline si tenevano per mano, lo sguardo puntato contro il televisore e gli occhi sbarrati; Vicki qualche urletto lo cacciò, ma nessuno fece commenti.

Infine, la scena più terrificante arrivò: Babbo Killer sorrise e la barba bianca da nonnetto gentile si scollò dal suo volto, mettendo in mostra un orribile grugno da mostro e una schiera di denti aguzzi e putrefatti.

“Quando finisce, questo film?”

Piagnucolò Caroline nascondendo il visetto nella felpa di Xander.

Erano tutti talmente concentrati sul film, che nessuno notò il paio di minuscole scarpe rosse che spuntava da sotto la scrivania: Mason si coprì gli occhi con le manine spaventato dai rumori che provenivano dal televisore.

***

…lo devo proprio fare?” Alaric borbottò esaminando la casacca rossa che Elena gli aveva rifilato tra le mani.

“Jeffrey e Richard nemmeno ci credono più a Babbo Natale.”

“Non protesteranno, sono troppo furbi. Punteranno direttamente al sacco dei regali.

Lo rassicurò la donna, prendendo posto accanto a Matt. Rick sospirò con aria poco convinta, mentre Elena lo obbligava a indossare la barba bianca.

“Oliver mi ha visto, però.” tentò ancora, indicando il bimbetto che stava disegnando con aria concentrata in braccio al suo papà.

“Ci sono pur sempre Vicki, Xander e Caroline.” puntualizzò Matt.

“E Mason.” aggiunse Tyler.

“Mason sarebbe felicissimo di vedere Babbo Natale: non aspetta altro.”

Gli diede man forte la moglie con un sorriso.

“E poi guarda, Rick: Oliver ti ha perfino disegnato. Non è un quadretto meraviglioso?” scherzò Jeremy mostrandogli il disegno del figlioletto, “Babbo Alaric!” specificò con un ghigno divertito mentre Oliver gli allacciava le braccia al collo per farsi coccolare.

“Ti piace?” domandò poi il piccolo con un sorriso timido, rivolto ad Alaric. L’uomo non riuscì a non sorridere a sua volta.

“Molto. Grazie.” scoccò un’occhiata rassegnata a Elena che gli infilò in testa il berretto di Babbo Natale.

“Per favore, Rick!” lo supplicò.

“Oh, e va bene.” acconsentì infine l’uomo.

Ma è l’ultima volta che mi presto per una roba simile.”

“Oh, lamentati di meno e pensa a sistemare quella barba: sei terrificante, con il mento mezzo scoperto e mezzo no!”

Commentò Elena aiutandolo a vestirsi.

“Mi piace il Babbo Alaric!” annunciò Oliver entusiasta indicandolo con il dito.

Alaric gli sorrise con impaccio, infilandosi la casacca rossa.

Dieci minuti tardi, stava salendo le scale con il sacco sulle spalle, imprecando in silenzio contro gli adulti che stavano ridacchiando al piano di sotto.

***

“Che cosa sta facendo, Babbo Killer?”

Domandò Caroline a bassa voce, socchiudendo gli occhi. Xander scosse il capo in fretta, con aria terrorizzata.

“Vuole uccidere la renna.” mormorò rabbrividendo.

Nooo!”

La ragazzina piagnucolò stringendosi le ginocchia al petto.

“E i bambini? Vuole uccidere anche i bambini?” chiese Vicki con lo stesso tono di voce facendo capolino da dietro il cuscino. Si aggrappò al braccio di Ricki, ma il ragazzino era talmente impegnato a sforzarsi di non urlare, che nemmeno ci badò.

È…è quasi finito il film, vero?” Jeffrey cercò rassicurazioni, recuperando la custodia del DVD con mano tremante. In quel momento, due colpi secchi li colsero di sorpresa alle loro spalle.

“Che cosa è stato?” Ricki si voltò di scatto, imitato dagli altri quattro bambini. Ai loro piedi, il piccolo Mason si rannicchiò su se stesso, tenendosi alle scarpine con aria spaventata.

“Oh oh oh!”

Alaric recitò allegramente facendo ingresso nella stanza.

“Santa Klaus è arrivato!”

Aaaaaaaaaah!”

Le urla terrorizzate di cinque bambini sconcertarono sia l’improvvisato Babbo Natale, che gli adulti curiosi al piano di sotto.

“Perché stanno urlando?”

Elena rivolse un’occhiata perplessa al marito.

“Gli sarà cascata la barba e si saranno impressionati.”

Ipotizzò Matt.

“È più probabile che si stiano divertendo a prenderlo in giro… 

Commentò invece Jeremy, appoggiando il mento sul capo di un addormentato Oliver.

“Tra l’altro, a proposito di Babbo Natale…

Tyler si introdusse nel discorso sorridendo divertito.

…avete sentito parlare di quel nuovo film horror?”

 

***

 

Tyler sbadigliò, voltandosi su un fianco, per cercare di prendere sonno. Aggrottò le sopracciglia nell’individuare un’ombra insolita ai piedi del letto e quando accese la lampada sul comodino, riconobbe all’istante gli occhioni spaventati del suo figlio più piccolo.

Mason…

Mormorò estenuato lasciandosi ricadere sul letto. Il piccolo gattonò fino a raggiungerlo.

“Anche la notte di Natale no, eh? Fai il bravo e torna a nanna, dai.”

Ma ho pa-paura io.”

Si giustificò il bimbetto afferrandosi le punte dei piedini scalzi.

“Ha avuto un altro incubo?”

Domandò Lydia sollevandosi preoccupata.

“Di che cosa hai paura, amore?”

Mason rabbrividì.

“Ho pa-pa-paura di Ba-a-bbo Natale.”

Spiegò chinando il capo, spaventato.  Tyler si passò una mano fra i capelli.

 “Babbo Natale non esiste, piccolo”.

Lo rassicurò poi, chiudendo  gli occhi.

“Non devi averne paura.”

Lydia gli diede un colpetto sul braccio.

“Tyler!”

 “Che c’è? Tanto prima o poi lo verrà a scoprire comunque”.

ma ma ma io ho p-paura!”

Insistette il piccolo Mase stringendosi nelle braccia.

Il padre si tirò via le coperte dal petto, sbuffando.

“Oh, vieni qui, nanerottolo.”

Si arrese afferrando il bimbetto per la vita e appoggiandolo sotto le lenzuola a fianco a lui.

“Papà lo fa nero a Babbo Natale, se prova ad avvicinarsi, però adesso dormi, va bene?”

Mason annuì con aria soddisfatta, accoccolandosi sul petto di Tyler.

“Questa sparata di Santa Klaus che porta i regali, potevamo decisamente risparmiarcela.”

Aggiunse poi, crollando sul cuscino.

“Ricki e Jeffrey, sono comunque troppo grandi. Oliver e Mase, troppo piccoli. E poi Alaric… io non capisco che diavolo possa aver fatto per terrorizzare un bambino così... Babbo Natale non può far paura.

“Vorrà dire che il prossimo anno lo assolderemo per qualche scherzo di Halloween.”

Buttò lì Lydia sforzandosi di reprimere uno sbadiglio, accarezzando poi il capo di Mase. Il piccolo era già prossimo all’addormentarsi, gli occhietti chiusi e la manina appoggiata al petto di Tyler.

Accoccolato tra la mamma e il papà, non aveva più motivo di essere spaventato… almeno lui.

***

 

“Chi c’è?”

Xander sobbalzò, mentre una mano si aggrappava al suo polso.

Xan, sono io!”

Lo rassicurò Caroline in un sussurro. Il bambino sospirò sollevato, rannicchiandosi per fare spazio all’amica nel proprio sacco a pelo.

Si stava un po’ stretti lì dentro, ma Caroline proprio non se la sentiva di dormire da sola.

E a dirla tutta, nemmeno suo fratello più grande.

“Ahi! Ricki, mi hai dato un calcio!”

“Scusa Jeff…

Richard si girò dall’altra parte, cercando di non colpire nuovamente l’amico accoccolato al suo fianco. Il sacco a pelo di Jeff era abbandonato in un angolo della cameretta, vuoto, così come il lettino di Caroline e quello di Mason.

“Mase, dove sei?” mormorò Ricki spaventato, frugando la stanza alla ricerca del fratellino.

“È andato da mamma e papà.” mormorò Caroline stringendosi a Xander.

“Ci voglio andare anch’io.” Piagnucolò, invidiando Vicki che aveva furbamente deciso di non restare a dormire dai Lockwood, per potersi rifugiare nel lettone dei genitori: Ricki, il suo principe Ricki, - aveva candidamente dichiarato - non le sarebbe di certo stato d’aiuto, in caso Santa Killer avesse deciso di fare visita a casa sua. Non era mica muscoloso quanto il suo papà!

“Ti prego, mattina, arriva in fretta!” sussurrò Jeffrey nascondendo il capo sotto le lenzuola.

Ricki fece altrettanto, strizzando con forza gli occhi, per evitare di notare le ombre inquietanti che popolavano la stanza: non era più sicuro che noleggiare Santa Killer fosse stata una buona idea.

Di una cosa, però, era certo: stava decisamente meglio, quando era convinto che Babbo Natale non esisteva.

 

***

Ma stiamo scherzando?”

Tyler scosse il capo esasperato, passandosi una mano sul viso.

Caroline slacciò la manina da quella di Xander e si arrampicò sul lettone dei genitori.

“Solo per questa notte, papà, ti prego!” lo supplicò, cercando l’appoggio del fratello con lo sguardo. Rosso come un pomodoro, Ricki annuì.

Tyler imprecò a denti stretti, infilando la testa sotto le coperte.

“Cristo, io domani Alaric lo uccido!”

 

Nota dell’autrice.

Decisamente, non sono capace a scrivere le cose comiche. Ancor meno so scrivere le cose brevi… Le dieci pagine sono scattate e io mi detesto per quello, ma ehi, io ci ho provato a stringare il più possibile: non ci sono riuscita XD

Voglio intanto ringraziare tanto tantissimo la mia beta Mary che mi ha dato una mano enorme con il finale della storia e che ha sopportato tutti i miei scleri ( “è troppo lunga!” “è noiosa!” “Baaaaaah!”) sei un amore e io ti voglio bene <3

Che altro dire? Ho scelto loro come protagonisti, perché sono un po’ i più amati (parlando dei Lockwood e di Xander). Jeff, poi, sguscia fuori in automatico se penso a Ricki. E Vicki andava inserita di conseguenza. Ho cercato, poi, di aggiungere anche un po’ di riferimenti allo Xanderine, perché so che è amato, al Rictoria per la gioia di Tailer (<3) e poi c’è la partecipazione straordinaria di Alaric che ancora non aveva fatto comparsa nel mio casinoso futureverse. Poveretto, non è che se la sia passata proprio bene. Che altro aggiungere? Mase da piccolo segue il suo canon generale, così come gli altri, ed è dunque pauroso (e ovviamente, balbetta). Ricki è iperattivo come suo solito, mentre Jeff è quello più pacato. Xander e Caroline stanno sempre appiccicati e Vicki non perde mai occasione di correre dietro al suo Ricki. Ho dimenticato Oliver, che c’è poco, ma che è praticamente uguale a come è da adolescente, anche in versione baby.

E niente, spero vivamente che vi sia piaciuta, poiché ci tenevo davvero tanto a scriverla.

Un abbraccio grande a tutti, Buon Natale in anticipo e mi raccomando: fate attenzione a Santa Killer! D:

 

Laura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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