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Autore: GiuEGia    07/08/2006    4 recensioni
Un altra piccola storia romanticona tipica di me....Due ragazzi, il cui primo incontro sarà un pò burracoso, si rincontreranno e s'innamoreranno in uno splendido viaggio in Egitto... Recensite!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1 – I preparativi.

 

In una lussuosa villa immersa nelle campagne Milanesi una ragazza stava stipando le valigie con ogni vestito che aveva nell’armadio.

Sul suo viso appena abbronzato era disegnata un espressione vittoriosa, i suoi occhi color cielo sprizzavano pura felicità.

La ragazza, di nome Sara, si fermò un attimo ad osservare l’armadio ormai sgombro, pettinandosi con le mani ben curate i capelli biondi e riccioluti.

Stava per partire per la vacanza più bella ed emozionante della sua vita e non aveva niente di adatto da portare.

Aveva discusso molto con i suoi genitori, che la volevano assolutamente portare con loro in Messico pensando che fosse ancora troppo piccola per andare in vacanza da sola, ma alla fine dopo tanti litigi e fatiche era riuscita a vincere e ad ottenere il permesso di partire insieme alla sua amica.

Era da anni che lei e la sua migliore amica Valentina programmavano questa fantastica vacanza per festeggiare alla grande il compimento dei desiderati diciotto anni.

Dovevano partire il giorno dopo dall’aeroporto di Linate per passare un mese nel Villaggio Turistico più IN del Mar Rosso, in Egitto: per una vacanza all’insegna del divertimento tra feste favolose e gite in luoghi spettacolari.

Sara non stava più nella pelle, non vedeva l’ora di allontanarsi dai suoi ossessivi genitori e di rilassarsi in uno dei luoghi più belli del mondo.

Dopo un attenta osservazione del contenuto della valigia, per nulla soddisfatta, impugnò il cellulare e compose il numero di Valentina, sperando di convincerla ad accompagnarla a fare spese.

Restò qualche secondo in attesa, tamburellando con le dita sulla scrivania, fino a che una voce allegra e gentile non fuoriuscì improvvisamente dal telefono.

Valentina: Heilà, Tesoro, come va? Qualche problema con i vecchi?

Sara sorrise divertita dalla risposta raggiante della mora.

Sara: Nono, con i miei è tutto a posto, si sono arresi!

V: Per fortuna, la vacanza non sarebbe stata la stessa senza di te!

La bionda sorrise ancora, lei e Valentina si conoscevano dall’asilo e erano inseparabili, come sorelle.

S: Ti ho chiamato perché volevo sapere se per caso avevi voglia di accompagnarmi in centro per fare un po’ di Shopping…

V: Ma certo! Dammi il tempo di cambiarmi e passo a prenderti!

S: Ok, ci vediamo tra poco!

Chiuse la telefonata e si vestì, preparandosi a un ora di spese pazze.

Dopo qualche minuto sentì suonare un clacson dal cortile e, afferrando in fretta e furia la borsa, si precipitò fuori.

Arrivata nel atrio si guardò intorno per capire dove si trovassero i suoi genitori.

Una volta accurato che non si trovavano nei dintorni agguantò il portafoglio del padre, estrasse la carta di credito e la infilò velocemente nella sua borsa.

Dopo aver riposto ogni cosa dove l’aveva trovata, uscì trionfante e saltò nella decappottabile di Valentina, che partì all’istante a tutto  gas verso il centro.

 

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

 

In un bar del centro di Roma, cinque ragazzi discutevano allegramente davanti ad una birra della vacanza programmata da tanto tempo.

Infatti il gruppo sarebbe partito il giorno dopo per il Mar Rosso, avrebbero passato un mese in un villaggio pieno di ragazzi e ragazze di tutte le età, dove ogni sera ci sarebbe stata una festa o un altro divertimento.

Erano ormai le venti, quando finalmente il gruppo si salutò e ognuno se ne tornò a casa sua, dandosi appuntamento il giorno dopo all’aeroporto di Ciampino.

Un ragazzo alto e moro saltò in groppa alla sua moto e si diresse a grande velocità verso casa sua.

Una volta arrivato si tolse il casco e volse la testa verso il parcheggio privato della palazzina dove abitava e passò lo sguardo sulle auto parcheggiate lì.

Abbassò lo sguardo e scosse il capo: lui non c’era.

Oramai era abituato a stare da solo, senza il padre, a non vederlo per mesi interi.

Avrebbe voluto soltanto salutarlo prima di partire per l’Egitto, chissà se l’avrebbe trovata a casa al suo ritorno dalle vacanze .

Parcheggiò la moto e si diresse verso l’entrata del edificio.

Quando passò davanti alla portineria una voce cordiale lo salutò.

Portiere: Ciao Davide!

Ma l’uomo non ricevette risposta: il ragazzo si avventurò su per le scale immerso tra i suoi pensieri.

L’anziano uomo lo inseguì per la prima rampa, ricordandosi di dovergli dare un messaggio urgente.

Portiere: Hei, Davide, ha chiamato tuo padre…è dovuto partire per lavoro prima del previsto……ti saluta e ti augura una buona vacanza! Ok?

Il moro si fermò e si voltò verso l’affaticato uomo, con un finto sorriso stampato in viso.

Davide: Va bene! Grazie, Antonio!

Portiere: Di niente! Infondo faccio soltanto il mio lavoro!

Davide salutò il portiere ed entrò in casa, iniziando a preparare le valigie.

Era così soprappensiero che non si rese conto di cosa infilava nelle borse.

Si risvegliò dallo stato di trance solo quando il suo cane, Sisar, non saltò dentro alla sua valigia e iniziò a scavare tra i vestiti buttando tutto fuori.

Davide sorrise divertito cominciando a giocare con il Labrador.

Solo dopo un ora, quando Sisar se ne fu andato a mangiare, il moro tornò a fare i bagagli, con molta più attenzione di prima.

Era gia mezzanotte quando terminò di preparare l’occorrente per il viaggio e sfinito, dopo aver programmato la sveglia per le sei del mattino, si butto sul letto.

Si addormentò all’istante, con Sisar appallottolato in fondo al letto.

 

 

 

 

  
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